“Ogni volta che affrontiamo la nostra paura, otteniamo forza, coraggio e fiducia nel fare”. Theodore Roosevelt
La sicurezza in sé stessi è una qualità personale che gioca un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi, nel superamento delle sfide quotidiane e nella costruzione di relazioni sane e significative.
La sicurezza in sé stessi si riferisce alla fiducia che una persona ha nelle proprie capacità, giudizi e valori. Non è semplicemente un sentimento temporaneo, ma una convinzione stabile che permette di affrontare situazioni difficili, prendere decisioni e perseguire i propri obiettivi con determinazione. Questa sicurezza non implica l’assenza di dubbi o di errori, ma la capacità di affrontarli con resilienza e essere responsabili.
Le radici della sicurezza in sé stessi sono complesse e possono derivare da diverse esperienze personali, come successi passati, anche piccoli, che rafforzano la fiducia, oppure fallimenti gestiti in modo positivo che insegnano preziose lezioni. Anche l’educazione e l’ambiente familiare giocano un ruolo cruciale: un contesto supportivo, dove l’autonomia e il valore personale vengono incoraggiati, favorisce lo sviluppo della fiducia in sé stessi. Le relazioni interpersonali sono altrettanto significative, poiché la conferma e il riconoscimento da parte di persone significative possono contribuire a costruire una percezione positiva di sé.
La sicurezza in sé stessi è più di un semplice sentimento di benessere interiore: è un elemento cruciale per affrontare le sfide e per crescere sia a livello personale che professionale. Significa sentirsi sufficientemente a proprio agio con chi si è per agire con autenticità, senza lasciarsi paralizzare dalla paura del giudizio altrui o dal timore di sbagliare.
Questa qualità si manifesta in vari aspetti della vita. Nella comunicazione, una persona sicura di sé tende a esprimere le proprie idee con chiarezza e assertività. Nel lavoro, la fiducia nelle proprie capacità porta a prendere iniziative e a gestire situazioni complesse con efficacia. Nelle relazioni, la sicurezza in sé stessi facilita interazioni equilibrate, basate sul rispetto reciproco.
Le persone sicure tendono a influenzare positivamente coloro che le circondano. Essere in presenza di individui fiduciosi può ispirare maggiore sicurezza negli altri.
Perché è importante la sicurezza in sé stessi
“Agisci come se quel che fai, facesse la differenza. La fa.”
William James
La sicurezza in sé stessi è una qualità che accompagna in ogni aspetto della vita, influenzando profondamente il modo in cui affrontiamo sfide, costruiamo relazioni e prendiamo decisioni. Comprendere l’importanza della sicurezza in sé stessi non significa solo riconoscerne il valore astratto, ma cogliere come questa qualità incida concretamente sul benessere personale e professionale.
Avere sicurezza in sé stessi non significa solo sentirsi meglio, ma è una competenza che influisce su ogni aspetto della vita. Aiuta a sviluppare resilienza, a cogliere opportunità e a superare ostacoli, riducendo il rischio di abbandonare progetti o relazioni a causa di insicurezze. La vita presenta infatti inevitabilmente ostacoli e momenti di incertezza, ma la sicurezza personale e la forza mentale permettono di considerarli come opportunità di crescita anziché barriere insormontabili. Quando una persona è sicura delle proprie capacità, è più incline a perseverare di fronte agli insuccessi, interpretandoli come una parte naturale del processo di apprendimento. Questa prospettiva aiuta a evitare il rischio di abbandonare progetti o sogni per paura di fallire.
La sicurezza in sé stessi è anche un elemento chiave per sviluppare relazioni autentiche e soddisfacenti. Le persone sicure di sé tendono a comunicare con chiarezza e assertività, esprimendo i propri bisogni e sentimenti senza paura di essere giudicate. Questo atteggiamento favorisce l’apertura e la fiducia reciproca, creando basi solide per connessioni significative. Inoltre, chi è sicuro di sé è meno incline a cercare approvazione costante dagli altri, rendendo le relazioni più equilibrate e meno dipendenti.
Sul piano professionale, la sicurezza in sé stessi gioca un ruolo determinante nel raggiungimento degli obiettivi. Una persona sicura delle proprie capacità è più propensa a cogliere opportunità, assumersi responsabilità e proporre soluzioni innovative. Questa qualità non solo favorisce il successo individuale, ma contribuisce anche a ispirare fiducia nei colleghi e nei leader. Essere sicuri di sé non significa però agire senza dubbi o rischi, ma affrontare decisioni con consapevolezza, sapendo di poter gestire le conseguenze, qualunque esse siano.
Un altro aspetto cruciale è il legame tra la sicurezza in sé stessi e il benessere mentale. Chi possiede una solida autostima tende a vivere con meno ansia e stress, poiché non è costantemente preoccupato dal giudizio altrui o dal timore di commettere errori. Questo stato di equilibrio interiore promuove una visione più positiva della vita e delle proprie capacità, favorendo una maggiore soddisfazione generale.
Alcuni studi hanno dimostrato che le persone che sembrano più sicure di sé tendono a essere percepite come più competenti, anche se non lo sono effettivamente. Ad esempio, un leader che parla con sicurezza, anche se non ha tutte le risposte, è spesso considerato più competente di chi si mostra incerto. Questo fenomeno è noto come effetto Dunning-Kruger ed è un buon promemoria di come la percezione di sé influisca sulle impressioni che lasciamo sugli altri.
noltre, la sicurezza in sé stessi è una qualità contagiosa. Quando una persona trasmette fiducia e stabilità, ispira chi le sta intorno a fare altrettanto. Questo effetto positivo si riflette sia nelle dinamiche di gruppo, come il lavoro di squadra, sia nelle relazioni interpersonali, creando un ambiente più armonioso e collaborativo.
Come aumentare la sicurezza in sé stessi
“Credere in sé stessi è uno dei mattoni più importanti nella costruzione di ogni impresa di successo.”
Lydia Maria Child
Rafforzare la sicurezza in sé stessi richiede tempo, impegno e un approccio consapevole.
Per iniziare, è fondamentale stabilire obiettivi realistici che possano essere suddivisi in piccoli traguardi facilmente raggiungibili. Ogni passo avanti, anche se minimo, rappresenta un tassello che contribuisce a costruire fiducia nelle proprie capacità. Questo processo richiede anche la capacità di imparare dai propri fallimenti, considerandoli come momenti di apprendimento invece di vederli come segni di debolezza. Affrontare le difficoltà con questo atteggiamento permette di sviluppare resilienza e una mentalità orientata alla crescita e alimenta anche la resilienza necessaria per affrontare nuove sfide.
Essere gentili con sé stessi, soprattutto nei momenti di difficoltà, è un aspetto cruciale. Praticare l’auto-compassione aiuta a sviluppare un rapporto positivo con la propria persona, riducendo il rischio di autosabotaggio e alimentando un senso di equilibrio interiore.
Un ulteriore strumento efficace è praticare la gratitudine. Riconoscere e apprezzare i propri successi e qualità personali aiuta a mantenere una prospettiva positiva su sé stessi, aumentando la consapevolezza del proprio valore. Affrontare gradualmente le proprie paure, infine, permette di espandere la zona di comfort. Superare anche piccoli ostacoli ci rende più forti e fiduciosi nel gestire situazioni complesse.
Investire nel proprio sviluppo personale è importante per imparare nuove competenze o migliorare quelle esistenti accrescendo così la fiducia nelle proprie capacità aprendosi a nuove opportunità.
La sicurezza in sé stessi è situazionale
“Se avete fiducia in voi stessi, ispirate fiducia agli altri.”
Johann Wolfgang von Goethe
La sicurezza in sé stessi non è uniforme, ma situazionale; non è un tratto che una persona possiede in modo uniforme in tutti gli ambiti della sua vita ma dipende molto dal contesto in cui ci si trova.
Quando si parla di sicurezza di sé, ci si riferisce alla percezione che una persona ha di sé stessa e della sua capacità di affrontare le sfide, sia esterne che interne. Tuttavia, questa percezione può variare notevolmente a seconda del contesto in cui una persona si trova. Per esempio, una persona può essere molto sicura delle sue competenze professionali e sentirsi in grado di affrontare con successo le sfide lavorative quotidiane. Questo potrebbe dipendere da anni di esperienza, dalla padronanza di determinate abilità, o dal riconoscimento che ha ricevuto nell’ambito professionale.
Tuttavia, la stessa persona potrebbe sentirsi insicura quando si tratta di relazioni personali. Potrebbe provare ansia nel momento di socializzare, nel gestire conflitti interpersonali o nel costruire legami affettivi. Qui la persona potrebbe non sentirsi altrettanto preparata o protetta, e la sua autostima potrebbe essere messa alla prova da insicurezze legate a esperienze passate, paura del giudizio o difficoltà nella comunicazione emotiva.
Quindi, la sicurezza non è una qualità assoluta o costante ma è influenzata dalle situazioni specifiche in cui una persona si trova. Ognuno ha aree della propria vita in cui si sente più o meno sicuro, e questo può dipendere da fattori come l’esperienza, la preparazione, la storia personale, ma anche dall’ambiente sociale o culturale. In altre parole, la sicurezza è “situazionale”, cioè legata a una serie di fattori esterni e interni che cambiano in base al contesto.
Il linguaggio del corpo e la sicurezza in sé stessi
“Quando uno è contento di sé stesso ama l’umanità.”
Pirandello
Il linguaggio del corpo gioca un ruolo fondamentale nel comunicare la sicurezza in sé stessi, sia agli altri che a noi stessi. Non è solo un riflesso dello stato emotivo interiore, ma può anche influenzarlo direttamente. La postura, i gesti e le espressioni facciali non solo trasmettono segnali agli interlocutori, ma contribuiscono anche a rafforzare o a minare la nostra autostima.
Studi hanno dimostrato che le persone sicure di sé tendono ad avere una postura più aperta, un tono di voce stabile e un linguaggio del corpo che trasmette affidabilità, il che può influenzare positivamente la percezione che gli altri hanno di loro.
Il linguaggio del corpo è l’insieme di segnali non verbali che utilizziamo per comunicare stati d’animo, intenzioni e atteggiamenti. Comprende movimenti, gesti, posture, espressioni facciali, contatto visivo, prossemica (gestione dello spazio personale) e persino il tono della voce. Questo tipo di comunicazione rappresenta una parte significativa delle interazioni umane: alcune ricerche suggeriscono che una grande percentuale del significato di ciò che comunichiamo venga trasmessa proprio attraverso segnali non verbali.
Il linguaggio del corpo è strettamente legato alla sicurezza in sé stessi. Una postura corretta, un contatto visivo stabile e gesti armoniosi possono trasmettere sicurezza agli altri e, allo stesso tempo, rinforzarla internamente. Ad esempio, praticare tecniche come la “power pose” (posizioni espansive che danno una sensazione di potere) può migliorare lo stato mentale e favorire la fiducia.
Il linguaggio del corpo influenza profondamente la comunicazione e la sicurezza personale, sia a livello conscio che inconscio. I segnali non verbali, come la postura, i gesti e le espressioni facciali, non solo trasmettono informazioni agli altri, ma possono anche condizionare la percezione che abbiamo di noi stessi.
Infatti, il linguaggio del corpo integra e rafforza il linguaggio verbale.
Il modo in cui ci muoviamo e ci comportiamo influisce sul modo in cui gli altri ci percepiscono. Una postura eretta e un contatto visivo stabile comunicano sicurezza e competenza, mentre gesti nervosi o evitamento dello sguardo possono suggerire insicurezza.
Il linguaggio del corpo non è solo uno strumento per comunicare con gli altri, ma anche un mezzo per influenzare la propria mente. Mantenere una postura potente, spalle indietro, mento leggermente alzato, invia segnali positivi al cervello, aumentando la sensazione di controllo e fiducia.
Adottare gesti e posture che esprimono sicurezza crea un ciclo virtuoso. Quando gli altri percepiscono una persona come sicura di sé, rispondono in modo più positivo, rafforzando ulteriormente l’autostima della persona stessa.
Un linguaggio del corpo rilassato aiuta a ridurre lo stress. Tecniche come il controllo della respirazione, il rilassamento delle spalle e la consapevolezza dei propri gesti contribuiscono a un maggiore equilibrio emotivo, che è alla base della sicurezza personale.
Anche il contatto visivo è un elemento chiave del linguaggio del corpo legato alla sicurezza. Guardare le persone negli occhi durante una conversazione trasmette attenzione, interesse e autorevolezza. Al contrario, evitare lo sguardo può essere percepito come un segno di nervosismo o insicurezza. Tuttavia, mantenere il contatto visivo non significa fissare l’interlocutore in modo rigido, ma piuttosto trovare un equilibrio naturale che denoti presenza e coinvolgimento.
I gesti, inoltre, hanno un impatto significativo sul modo in cui comunichiamo sicurezza. Movimenti ampi e deliberati delle mani mostrano apertura e chiarezza, mentre gesti eccessivamente rapidi o il nascondere le mani possono dare un’idea di disagio.
Anche l’uso dello spazio personale può influenzare la percezione della sicurezza in sé stessi. Le persone sicure tendono a occupare lo spazio con naturalezza, mantenendo una distanza adeguata dagli altri senza ritirarsi in modo eccessivo o invadere lo spazio altrui. Questo equilibrio comunica rispetto e assertività, elementi fondamentali nelle interazioni sociali.
Un altro elemento del linguaggio del corpo che rafforza la sicurezza in sé stessi è il tono della voce. Parlare con un tono fermo e ben modulato aiuta a trasmettere credibilità e calma. Al contrario, un tono troppo basso o incerto può dare l’impressione di insicurezza. L’allenamento della voce, ad esempio attraverso esercizi di respirazione e di dizione, può migliorare significativamente questo aspetto.
Infine, le espressioni facciali sono uno degli strumenti più potenti del linguaggio del corpo. Un sorriso autentico, che coinvolga anche gli occhi, comunica apertura e sicurezza. Le persone che sorridono trasmettono una sensazione di calore e affidabilità, elementi che possono migliorare le interazioni personali e favorire la creazione di relazioni positive.
Il linguaggio del corpo per aumentare la sicurezza in sé stessi
“La mancanza di fiducia in sé stessi non è inevitabile. La fiducia in sé stessi può essere appresa, praticata e padroneggiata come qualsiasi altra abilità. Una volta che l’hai imparato, tutto nella tua vita cambierà in meglio.”
Barrie Davenport
Il linguaggio del corpo può anche essere utilizzato in modo consapevole per aumentare la sicurezza in sé stessi. Ad esempio, praticare la power pose può aiutare a sentirsi più sicuri prima di affrontare situazioni impegnative come un colloquio di lavoro o una presentazione pubblica.
Le power pose sono posizioni del corpo che implicano una postura espansiva, ovvero posture che occupano più spazio e che fanno sembrare la persona più grande, più potente e in controllo. Per esempio, una power pose classica è quella in cui si allargano braccia e gambe, si alza il busto e si assume una postura aperta e stabile. Questo tipo di postura, anche se adottato solo per pochi minuti, può avere effetti significativi sulla nostra psicologia e sulle nostre emozioni.
La ricerca condotta dalla psicologa Amy Cuddy e dai suoi colleghi ha mostrato che l’adottare posizioni espansive può aumentare i livelli di testosterone, un ormone associato alla dominanza e alla fiducia, mentre riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. In altre parole, praticare una power pose non solo invia segnali di sicurezza agli altri, ma può anche fare sentire noi stessi più sicuri e pronti ad affrontare sfide impegnative.
L’importanza di queste posizioni non risiede solo nell’aspetto fisico della postura, ma anche nel fatto che il nostro corpo e la nostra mente sono strettamente connessi. La ricerca psicologica ha dimostrato che il linguaggio del corpo non è solo un riflesso del nostro stato interiore, ma può anche agire in modo retroattivo, influenzando il nostro stato emotivo e psicologico. Quando ci sentiamo insicuri, spesso il nostro corpo adotta posture chiuse e raccolte, come incrociare le braccia o abbassare la testa, che inviano segnali di vulnerabilità o di difesa. Al contrario, posizioni aperte e sicure, come quelle tipiche delle power pose, stimolano il nostro cervello a reagire positivamente, accrescendo la nostra autostima e il nostro senso di padronanza.
La power pose diventa, dunque, un’ancora psicologica che favorisce un mindset positivo e proattivo.
Non è necessario praticare la power pose in modo eccessivo o in pubblico; anche semplicemente prendere un momento da soli prima di un evento significativo può fare la differenza. Le posizioni espansive non devono essere forzate o sminuite, ma devono diventare un’abitudine consapevole per migliorare il nostro stato emotivo e psicologico in situazioni sfidanti.
Come sviluppare un linguaggio del corpo sicuro e aumentare la sicurezza in sé stessi
“Se fai quello che hai sempre fatto, otterrai ciò che hai sempre ottenuto.”
Tony Robbins
Spesso, senza rendercene conto, il nostro corpo comunica messaggi che influenzano la percezione che gli altri hanno di noi, ma anche la nostra percezione di noi stessi. Sviluppare un linguaggio del corpo sicuro non significa solo migliorare la comunicazione con gli altri, ma anche rafforzare la nostra autostima e la nostra fiducia.
Il primo passo per sviluppare un linguaggio del corpo sicuro è diventare consapevoli di come ci presentiamo agli altri. A volte, le nostre posture, i gesti e le espressioni facciali riflettono insicurezze o tensioni che nemmeno notiamo. Un buon esercizio è osservare sé stessi in video o chiedere feedback a persone di fiducia. In questo modo, è possibile identificare aree in cui la postura potrebbe sembrare chiusa o timida, e lavorare per correggerle. Ad esempio, evitare di incrociare le braccia, che può sembrare una barriera, o di abbassare troppo la testa, che può dare l’impressione di mancanza di fiducia. L’osservazione consapevole permette di fare delle modifiche strategiche che aiutano a trasmettere un’immagine più sicura.
Le power pose sono un ottimo strumento per aumentare la sicurezza in sé stessi. Sperimentare posizioni come quella con le mani sui fianchi, le braccia sollevate in segno di vittoria, o semplicemente con il busto eretto e le gambe larghe, può avere un effetto positivo sul nostro stato psicologico.
La sicurezza in sé stessi non riguarda solo il controllo delle posture, ma anche la gestione della propria energia emotiva. Una mente calma si riflette in un corpo rilassato e sicuro. La respirazione profonda è un’ottima tecnica per ridurre la tensione fisica e mentale. Concentrarsi sul respiro, facendo inspirazioni lente e profonde, permette di rilassare i muscoli tesi e di recuperare un senso di calma e controllo. Quando il corpo è rilassato, la nostra postura migliora automaticamente, e trasmettiamo all’esterno un’immagine di serenità e autorevolezza. In situazioni stressanti, la respirazione profonda può diventare un alleato fondamentale per ritrovare la centratura e ridurre l’ansia.
Il contatto visivo è uno degli strumenti più potenti nel linguaggio del corpo. Mantenere un contatto visivo naturale e sicuro con gli altri non solo dimostra interesse e rispetto, ma anche fiducia in sé stessi. Evitare di guardare negli occhi, o fare un contatto visivo eccessivamente intenso, può essere interpretato come segno di insicurezza o aggressività. È importante trovare un equilibrio, fissando gli occhi dell’interlocutore per alcuni secondi e poi distogliendo lo sguardo occasionalmente, in modo che il nostro contatto visivo appaia naturale e rilassato. Il contatto visivo aiuta anche a creare connessioni più autentiche e a trasmettere empatia, un aspetto fondamentale per costruire relazioni forti e basate sulla fiducia reciproca.
Lavorare sul linguaggio del corpo è una pratica essenziale per chiunque desideri sentirsi più sicuro e preparato nel proprio percorso di crescita personale e professionale.
Comprendere e migliorare la propria espressività non verbale è un passo fondamentale per sviluppare fiducia personale e relazioni più solide e autentiche.
La sicurezza in sé stessi e il coaching
“La fiducia non viene sempre dall’essere corretta, a volte semplicemente non teme di sbagliare.”
Peter T. McIntyre
La sicurezza in sé è un aspetto fondamentale del benessere psicologico e del successo nelle diverse sfere della vita. Le persone che si sentono sicure di sé tendono a essere più assertive, resilienti e in grado di affrontare le sfide con maggiore determinazione. Tuttavia, non tutti nascono con una sicurezza solida, e in molti casi, la fiducia in sé può essere minata da esperienze passate, insicurezze o difficoltà personali. È qui che il coaching entra in gioco: un percorso di coaching mirato può infatti essere uno strumento potente per sviluppare e rafforzare la sicurezza in sé stessi.
Il coaching si concentra sull’individuo e sul suo potenziale di crescita, aiutandolo a prendere consapevolezza delle proprie risorse e capacità. In un percorso di coaching, il coach guida il cliente attraverso un processo di auto-esplorazione e sviluppo, mettendo a fuoco obiettivi, valori e azioni concrete per il miglioramento. L’obiettivo è non solo affrontare le sfide immediate, ma anche lavorare su un cambiamento duraturo, che porti il cliente a sentirsi più sicuro e in controllo della propria vita.
Uno degli aspetti principali su cui il coaching si concentra è rafforzare la sicurezza in sé e la consapevolezza di sé. Molte persone, infatti, hanno difficoltà a riconoscere le proprie qualità e risorse, spesso a causa di un’autocritica eccessiva o di un’immagine di sé distorta. Il coach aiuta a fare luce su questi aspetti, incoraggiando il cliente a prendere consapevolezza delle proprie forze, successi e competenze. L’esercizio di riflessione su successi passati, abilità naturali e valori profondi è uno degli strumenti chiave nel coaching per rinforzare la fiducia in sé. Quando una persona riconosce ciò che ha già raggiunto o ciò che è in grado di fare, sviluppa un senso di competenza e autoefficacia che alimenta la sicurezza interiore.
Il coach lavora con il cliente per esplorare le convinzioni limitanti sviluppando una mentalità orientata alla crescita. La tecnica del cambio di prospettiva, ad esempio, permette al cliente di vedere le sfide come opportunità di crescita piuttosto che come ostacoli insormontabili, riducendo l’ansia legata al rischio di fallire.
Un altro strumento utile nel coaching per rafforzare la sicurezza in sé è l’adozione di obiettivi realistici e raggiungibili. L’impostazione di piccoli traguardi graduali consente di accumulare esperienze positive, creando un ciclo virtuoso di fiducia e motivazione. Ogni obiettivo raggiunto, per quanto piccolo, rinforza il senso di autoefficacia e consolida la percezione di sé come persona capace di affrontare e superare le difficoltà.
La postura, i gesti e l’espressione facciale sono forme di comunicazione che non solo influenzano come gli altri ci percepiscono, ma anche come noi ci sentiamo dentro. Il coaching si occupa anche di migliorare l’aspetto fisico e non verbale, che ha un impatto significativo sulla nostra percezione di sé e sugli altri. Una persona che lavora sulla propria postura, ad esempio, può sentirsi più sicura non solo internamente, ma anche nella relazione con l’ambiente circostante.
Un percorso di coaching è particolarmente utile per chi desidera un cambiamento duraturo nella propria sicurezza diventando un investimento sulla crescita continua e sul potenziamento del nostro potenziale.
Ti consiglio un libro
“Voi sapete fare una cosa in un modo che non può essere imitato da nessun altro al mondo.”
Deepak Chopra
“Le 7 leggi spirituali del successo” di Deepak Chopra è un libro che esplora il concetto di successo non solo da una prospettiva materiale, ma anche spirituale. Chopra, un noto autore e medico ayurvedico, sostiene che il vero successo arriva quando si riesce a vivere in armonia con le leggi universali che governano l’universo, e che il successo non è solo il risultato di azioni concrete, ma di un allineamento con principi profondi e interiori.
Le 7 leggi spirituali del successo sono strettamente legate alla sicurezza in sé stessi, perché propongono un approccio alla vita che rafforza la consapevolezza di sé, l’autoefficacia, e la fiducia nelle proprie capacità. Queste leggi ci invitano a vedere noi stessi non come entità separate o incapaci, ma come esseri con un potenziale infinito che sono in grado di manifestare i propri desideri, contribuire al bene comune e vivere in armonia con l’universo.
Attraverso l’autoconsapevolezza, il distacco dall’esito delle cose, l’intenzione chiara e il riconoscimento del proprio scopo, un individuo può sviluppare una profonda fiducia in sé. Il percorso proposto da Chopra aiuta a superare la paura e l’incertezza, insegnandoci a vivere con serenità e a lasciar andare le preoccupazioni. La vera sicurezza, quindi, non nasce da un falso senso di perfezione o controllo, ma da una comprensione profonda e accettazione del nostro posto nel mondo e della nostra capacità di contribuire a esso in modo autentico.
Le 7 leggi spirituali del successo” di Deepak Chopra:
- La legge della pura potenzialità: La consapevolezza che siamo tutti parte di un’infinita potenzialità universale, e che dentro di noi risiede un potenziale illimitato.
- La legge della donazione: La legge della donazione suggerisce che quando doniamo qualcosa agli altri – che sia tempo, energia, risorse o amore – l’universo ci restituisce in modi inaspettati.
- La legge del “karma” o causa ed effetto: Ogni azione genera una reazione.
- La legge del minimo sforzo: Chopra afferma che quando agiamo in armonia con la nostra vera natura, senza forzare le cose, otteniamo il massimo risultato con il minimo sforzo
- La legge dell’intenzione e del desiderio: Questa legge suggerisce che i nostri desideri e intenzioni sono come semi piantati nell’universo e che, se alimentati con determinazione e amore, si realizzano.
- La legge del distacco: Il distacco non significa rinunciare ai nostri sogni o desideri, ma significa non essere troppo legati ai risultati specifici.
- La legge del dharma: Questa legge afferma che ogni persona ha uno scopo unico nella vita, un talento speciale che deve essere condiviso con il mondo. Realizzare il proprio dharma (o scopo) è il vero successo.
Scuola di Coaching Master Coach Italia
Il nostro percorso formativo “Scuola di Coaching MCI” è riconosciuto da Asso.Co.Pro. (Associazione Coach Professionisti).
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