Il Coach è il professionista che ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi e lo fa, soprattutto, attraverso le  domande potenti.

Starai pensando: “ma io sono in cerca di risposte!” E’ vero, sei in cerca di risposte, eppure non riesci a trovarle! E sai perchè? Molto probabilmente ti stai ponendo le DOMANDE SBAGLIATE!

Hai visto? Ecco che tornano le domande. Possiamo asserire che le tue risposte dipendono dalle domande che ti poni.

Ovviamente, esistono diverse tipologie di domande.

Quante tipologie di domande esistono?

Esistono diverse tipologie di domande. Durante le sessioni di coaching, è necessario utilizzare tutte le tipologie di domande in base al contesto, al coachee, al momento e all’obiettivo.

Vediamo, ora, quante tipologie di domande esistono.

Le domande chiuse che danno vita a risposte chiuse: “Vuoi davvero cambiare?” Le risposte sono: sì, no, forse.

Di contro, abbiamo le domande aperte, che danno vita a risposte più ampie: “Cosa rappresenta per te il cambiamento?”
In questo caso, le risposte possono essere diverse e stimolano riflessioni più ampie.

Esistono le domande passive, che spingono a trovare risposte statiche: “Quali sono i tuoi obiettivi?” La risposta ti racconterà del qui ed ora. Nel Coaching si chiama Stato Presente.
E, poi, le domande attive, che stimolano all’azione e alla proattività: “Hai fatto del tuo meglio, oggi, per raggiungere il tuo obiettivo?”

Infine, puoi trovare le Domande Potenti. Sono domande che nascono dall’osservazione e dall’ascolto dell’altro e che devono essere poste in modo efficace e nel momento migliore.

Le domande potenti nel coaching sono domande aperte e profonde che aiutano il cliente a riflettere in modo critico sulle proprie esperienze, pensieri e sentimenti, e a sviluppare nuove prospettive e soluzioni. Queste domande sono progettate per aiutare il cliente a esplorare le proprie convinzioni, limitazioni e opportunità in modo più approfondito e a trovare la motivazione e la direzione per raggiungere i propri obiettivi.

Le domande potenti nel coaching sono spesso aperte e iniziano con parole come “cosa” o “come” o “perché”. Questo tipo di domande incoraggiano il cliente a esplorare e articolare le proprie idee in modo più completo, portando a una maggiore consapevolezza e comprensione.

Quindi, le Domande Potenti nel coaching aiutano il Cliente a fare chiarezza sui propri obiettivi, ad attivarsi, ad accedere al cambiamento e al proprio potenziale, ad allargare il quadro di riferimento (reframing) e a scoprire Risorse Interiori preziose.

Vediamo, ora, quali sono le domande potenti nel coaching.

Le 90 domande potenti nel coaching

Qui di seguito puoi trovare 90 domande potenti utilizzate nel processo di coaching. Non devono essere necessariamente usate tutte e, chiaramente, devono essere utilizzate insieme ad altre competenze distintive del coach professionista.
Infatti, l’Associazione Coach Professionisti (Asso.Co.Pro.) ha inserito il saper usare le domande potente tra le competenze distintive del coach professionista.

Imparare a porre domande potenti non può essere ridotto ad una mera lista, però, può darti un’idea di cosa si intende per Domande potenti e quali risposte possono suggerire:

  1. Quali sono le tue priorità nella vita?
  2. Che cosa vale di più oggi dal tuo punto di vista?
  3. Quali sono le cose che odi?
  4. Che ami fare nel tempo libero?
  5. Che cosa ti viene bene fare?
  6. Cosa ti risulta invece complicato?
  7. Quali sono i tuoi punti di forza caratteriali?
  8. Quali sono i tuoi talenti naturali?
  9. Se continui a pensare e ad agire come hai fatto finora, come pensi sarà la tua vita tra 10 anni?
  10. Cosa ti dà la carica energetica?
  11. Cosa invece prosciuga le tue energie?
  12. Mi puoi dire il nome di 3 persone che ammiri e perché?
  13. Quali sono i difetti che non sopporti negli altri?
  14. Se sei qui, la tua situazione non ti piace: come vorresti che invece fosse?
  15. Come funzionano i tuoi autosabotaggi naturali?
  16. Come ti sentiresti se sapessi esattamente dove sta andando la tua vita?
  17. Come immaginavi sarebbe stata la tua vita?
  18. Cosa ti piacerebbe accadesse che non sta ancora succedendo?
  19. Se non dovessi lavorare per vivere, cosa vorresti fare che ti facesse sentire utile al mondo?
  20. Se avessi una bacchetta magica, come la useresti?
  21. Per vivere facendo quello che vuoi nella vita, quale sarebbe la prima cosa di cui dovresti sbarazzarti?
  22. C’è qualcosa che avendone di più o di meno farebbe una gran differenza nella tua vita?
  23. Cosa stai tollerando oggi che non ti rende felice?
  24. Che cosa vuoi assolutamente fare prima di morire?
  25. Che cosa ti fa rilassare davvero?
  26. Che cosa ti diverte e ti fa ridere?
  27. La tua vita sarebbe perfetta se non fosse per…?
  28. Cosa vorresti si dicesse al tuo funerale?
  29. Come posso aiutarti in questa situazione?
  30. Cosa possiamo imparare da tutto questo?
  31. Cosa dovrebbe accadere per superare questa situazione?
  32. C’è qualcosa per cui essere grati in tutto questo?
  33. Se questa situazione avesse un lato comico, quale sarebbe?
  34. Che modi potrebbero esistere per rifare questa cosa in modo diverso?
  35. Che cosa vedi/senti/percepisci nella tua mente quando pensi a questo situazione?
  36. Quali competenze hanno generato questa situazione?
  37. Ti stai ascoltando? Hai sentito quello che hai detto rispetto a questa situazione?
  38. Da quanto tempo pensi e ti ripeti questa cosa?
  39. Quali sono le azioni che dovresti rifare per assicurarti che in futuro si ricreerà esattamente la stessa situazione?
  40. Esiste un collegamento tra ciò di cui stiamo parlando e i tuoi valori?
  41. Hai già vissuto in passato una situazione simile?
  42. Se sentissi le tue parole, che consigli ti daresti?
  43. Se un tuo caro amico ti raccontasse tutto questo per avere un tuo consiglio, cosa gli diresti?
  44. Che cosa ti impedisce di fare ciò di cui stai parlando?
  45. Sembra interessante… Mi puoi dare qualche dettaglio in più? Che intendi, esattamente? (se percepiamo qualcosa di strano)
  46. Quale parola chiave potrebbe riassumere tutta la questione?
  47. Quale sarebbe la migliore domanda che potrei farti per risolvere la situazione?
  48. Di che cosa avresti bisogno in questo momento?
  49. Ripensando a questa situazione, ora ti senti più/meno tollerante rispetto a prima?
  50. Ripensando a questa situazione, ora ti senti più/meno rilassato rispetto a prima?
  51. Qual è l’unica cosa che puoi fare a questo punto?
  52. Mi puoi descrivere in poche parole che risultato pratico vuoi ottenere?
  53. Come potremmo tradurre il tuo obiettivo in qualcosa che vuoi avere, piuttosto che qualcosa che non vuoi più avere?
  54. Possiamo iniziare a lavorare sul tuo obiettivo adesso o dobbiamo prima aspettare qualcosa?
  55. Come vorresti che reagissi per aiutarti se non fai quello che ti impegni a fare?
  56. Qual è la motivazione principale che ti spinge ad agire?
  57. Quali sono i vantaggi del raggiungere questo obiettivo?
  58. E gli svantaggi del non raggiungerlo?
  59. Come sapremo quando hai raggiunto l’obiettivo?
  60. Entro che data vorresti raggiungerlo?
  61. Come si potrebbe mettere il tuo talento a frutto per raggiungere questo tuo obiettivo?
  62. Vorresti avere altri strumenti per capire come si possono raggiungere gli obiettivi più facilmente?
  63. Capisco, ma questo che c’entra con il lavoro sul tuo obiettivo? (se il Coachee divaga)
  64. Rifletti su cosa ti ha portato qui… che devi smettere di fare per realizzare il tuo obiettivo?
  65. In che modo questa abitudine negativa condiziona alla tua vita? Che vantaggi ti dà?
  66. Come stai rinforzando queste abitudini negative che ostacolano il tuo obiettivo?
  67. Rinunciare a questa abitudine significherebbe per te rinunciare a qualcosa? A Cosa?
  68. Chi ha pilotato la tua vita, fino adesso?
  69. Come ti sentiresti se avessi già ottenuto questo obiettivo?
  70. Che cosa potrebbe accadere dopo che l’hai raggiunto?
  71. Che cosa succede se invece non lo raggiungi?
  72. Di cosa hai bisogno per essere pronto ad agire?
  73. Cosa potresti fare che non stai ancora facendo?
  74. Cosa avresti potuto fare per prepararti ad agire?
  75. Che cosa devi fare per far accadere quello vorresti accadesse?
  76. Cosa ti avvicinerebbe di più alla meta?
  77. Proviamo ad essere fatalisti: qual è la cosa peggiore che ti potrebbe accadere lungo la strada verso l’obiettivo?
  78. Quale è la parte migliore di questo obiettivo?
  79. Quale sarebbe la conseguenza peggiore del non farcela?
  80. Che cosa potrebbe motivarti ad agire più che rimandare?
  81. Su quali risorse puoi contare per raggiungere il tuo obiettivo?
  82. Cosa potrebbe cambiare in negativo che non hai previsto raggiungendo l’obiettivo? (verifica ecologica)
  83. Quale potrebbe essere un primo piccolo passo?
  84. Chi potrebbe aiutarti a realizzare questo obbiettivo?
  85. Con chi ti potresti alleare – che sia sulla tua stessa lunghezza d’onda – per raggiungere questo obiettivo?
  86. Chi potrebbe invece sabotarti, anche involontariamente?
  87. Che ostacoli imprevisti potresti eventualmente trovare lungo il cammino?
  88. Che puoi fare per evitarli?
  89. Come puoi agire se una parte di te inizia ad auto-sabotarti?
  90. Se domani ti svegliassi e avessi raggiunto il  tuo obiettivo, da cosa me ne accorgerei, guardandoti e sentendoti parlare?

Ovviamente, non è sufficiente fare una lista delle domande potenti per conoscere le domande potenti. La differenza sta nel saper scegliere la domanda potente da fare nel momento giusto! Per questo, è necessario frequentare un corso per diventare coach professionisti verificando che il corso sia riconosciuto da Asso.Co.Pro., AICP oppure ICF.

A cosa servono le domande potenti nel coaching

Le domande potenti nel coaching possono avere diverse funzioni. Ovviamente, servono al coach per aiutare il coachee a raggiungere i suoi obiettivi e a formulare gli obiettivi in 7 passi. Infatti, elaborare un piano d’azione è uno dei compiti principali del coach.

Inoltre, attraverso le domande potenti, si possono ottenere i seguenti risultati:

  1. stimolare il coachee alla riflessione ampia e approfondita
  2. spostare il punto di vista del coachee
  3. Far emergere nuove consapevolezze
  4. Trovare nuove risposte più funzionali
  5. Migliorare la perfomance
  6. Analizzare in modo più preciso il contesto
  7. Generare il cambiamento
  8. Intervenire sulla motivazione
  9. Rafforzare la forza di volontà
  10. Costruire un piano d’azione più efficace
  11. Far emergere il non detto

Ovviamente, per poter comprendere l’efficacia delle domande potenti bisogna imparare ad usarle e viverle in un percorso di coaching, senza estrapolarle dal contesto come, per necessità, stiamo facendo in questo articolo.

Come usare le domande potenti nel coaching

Ecco alcune indicazioni importanti per usare le domande potenti nel coaching.

  1. Focalizzati sugli obiettivi: le domande potenti devono essere mirate a raggiungere gli obiettivi del cliente. Assicurati di comprendere gli obiettivi specifici del tuo cliente e di fare domande che lo aiutino a raggiungerli.
  2. Fai domande aperte: le domande aperte sono quelle che richiedono una risposta più articolata rispetto a una semplice risposta “sì” o “no”.
  3. Fai domande che portino alla riflessione: le domande potenti dovrebbero aiutare il cliente a riflettere sulle proprie esperienze e a trovare soluzioni. Ad esempio, invece di chiedere “Cosa hai fatto per risolvere il problema?”, chiedi “Quali opzioni hai considerato per risolvere il problema e quale di queste opzioni ti sembra la più adatta?”.
  4. Usa domande che incoraggiano l’azione: il coaching mira a incoraggiare l’azione e il cambiamento. Le domande potenti dovrebbero aiutare il cliente a identificare le azioni specifiche che può intraprendere per raggiungere i suoi obiettivi. Ad esempio, invece di chiedere “Cosa pensi di dover fare?”, chiedi “Quali azioni specifiche puoi intraprendere per raggiungere il tuo obiettivo e quando pensi di poterle mettere in pratica?”.
  5. Fai domande che portino alla consapevolezza: le domande potenti possono aiutare il cliente a diventare consapevole dei propri pensieri, emozioni e comportamenti. Ad esempio, invece di chiedere “Cosa ti fa arrabbiare?”, chiedi “Come ti senti quando ti trovi in quella situazione e come reagisci solitamente?”.

In generale, le domande potenti dovrebbero essere mirate, aperte, riflessive, incentrate sull’azione e sulla consapevolezza. Utilizzando queste domande nel modo appropriato, puoi aiutare il tuo cliente a esplorare e approfondire i propri pensieri, sentimenti e comportamenti in modo efficace e significativo.

Strumenti per le domande potenti nel coaching

Esistono degli strumenti per le domande potenti nel coaching? Esiste un modo per allenarsi alle domande potenti? Attraverso i seguenti due strumenti abbiamo cercato di rispondere a queste domande:

Le coaching card sono carte che non contengono domande potenti, ma che possono stimolare la tua creatività nel formularle. Inoltre, contengono task, esercizi e spunti di allenamento da consegnare al coachee.

Invece, le carte delle domande potenti sono uno strumento perfetto. Un mezzo di 52 carte, ogni carta con una domanda potente e un’immagine evocativa per aiutare l’esplorazione e le risposte più profonde.

Se, invece, desideri uno strumento più completo che contenga sia domande potenti, sia ti consenta di fare un percorso di self-coaching, allora, ti suggerisco il coaching canvas.

A questo punto, non ti resta che iniziare a sperimentare le domande potenti e vivere in prima persona tutta la potenza di un percorso di coaching.

Coach Adamo
Direttore Scuola di Coaching MCI

ps. se desideri entrare in contatto con me e ricevere i mie contenuti sul coaching e la leadership generativa compila il Form che segue: