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Cos’è la Stanchezza Emotiva?

È proprio una vergogna per un individuo assennato che il rimedio al dolore sia la stanchezza di soffrire: è meglio che sia tu a lasciare il dolore, non il dolore te.” Lucio Anneo Seneca

La stanchezza emotiva è nota anche come affaticamento emotivo o esaustione emotiva ed è il risultato dell’accumulo di emozioni e pensieri negativi, scaturiti da un flusso continuo di stati d’animo che mettono a dura prova l’equilibrio emotivo.

Si manifesta quando ci si sente sopraffatti dalle emozioni, che sono la risposta agli eventi che avvengono esternamente e internamente.

La stanchezza emotiva può essere il risultato di stress cronico, eccessiva pressione sul lavoro, problemi relazionali, o anche solo il peso delle aspettative quotidiane.

Si tratta di uno stato di affaticamento che può rendere difficile gestire le emozioni, provocando sensazioni di apatia, irritabilità, e una diminuzione della capacità di provare gioia o interesse per le attività che solitamente piacciono.

Può avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul benessere complessivo di una persona, influenzando negativamente la qualità della vita e la capacità di funzionare in modo ottimale nelle attività quotidiane.

Da cosa è causata la stanchezza emotiva

Nulla pesa di più del cuore quando è stanco.” José De San Martín

La stanchezza emotiva può essere causata da una combinazione di fattori sia interni che esterni che possono essere protettivi oppure di rischio. Esistono fattori più comuni e più condivisibili che spesso si ritrovano alla base della stanchezza mentale e si possono individuare in:

  • Stress cronico: il costante stato di stress può portare a un esaurimento delle risorse emotive. La pressione costante derivante da situazioni lavorative, familiari o personali può contribuire significativamente alla stanchezza emotiva.
  • Elevato carico emotivo: situazioni che richiedono una grande quantità di energia emotiva, come relazioni conflittuali, perdite personali, difficoltà finanziarie o problemi di salute possono esaurire le riserve emotive di una persona e contribuire alla stanchezza emotiva.
  • Mancanza di sostegno sociale: la mancanza di un adeguato sostegno emotivo da parte di amici, familiari o colleghi può rendere più difficile affrontare lo stress e le sfide della vita quotidiana, aumentando così il rischio di stanchezza emotiva.
  • Sovraccarico di responsabilità: avere troppe responsabilità o sentirsi costantemente sotto pressione per soddisfare aspettative irrealistiche può contribuire alla stanchezza emotiva. Questo può accadere sia nel contesto lavorativo che in quello personale.
  • Mancanza di equilibrio tra lavoro e vita personale: quando il lavoro o altre responsabilità occupano la maggior parte del tempo e dell’energia di una persona, si può verificare uno squilibrio che porta a un aumento dello stress e alla stanchezza emotiva.
  • Mancanza di autocommiserazione: non prendersi cura di sé stessi adeguatamente può aumentare il rischio di stanchezza emotiva. Questo può includere una dieta malsana, mancanza di esercizio fisico, sonno insufficiente o mancanza di tempo per attività ricreative e rilassanti.
  • Problemi di salute mentale: condizioni come ansia, depressione o disturbi dell’umore possono aumentare il rischio di stanchezza emotiva, in quanto possono rendere più difficile gestire lo stress e le emozioni negative.
  • Mancanza di strategie di coping efficaci: non avere a disposizione o non utilizzare strategie efficaci per affrontare lo stress e le difficoltà della vita quotidiana può contribuire alla stanchezza emotiva. Questo può includere mancanza di consapevolezza emotiva, difficoltà nel gestire il tempo o mancanza di abilità nella risoluzione dei problemi.

Come si manifesta la stanchezza emotiva

La stanchezza emotiva può manifestarsi in svariati modi e i sintomi possono variare da persona a persona.

Tra le prime manifestazioni quella di una costante sensazione di esaurimento sia fisico che mentale, anche dopo aver riposato. Chi soffre di stanchezza emotiva si sente ancora stanco e privo di energia. La stanchezza emotiva può anche manifestarsi attraverso sintomi fisici come mal di testa, tensione muscolare, disturbi gastrointestinali o altri disturbi fisici correlati allo stress.

Anche l’irritabilità è una componente. La persona può infatti diventare facilmente irritabile e reagire in modo eccessivo a situazioni che normalmente non causerebbero problemi.

Tra le manifestazioni anche quella di perdere l’interesse per le attività che solitamente si trovano piacevoli o gratificanti. La persona può sentirsi distaccata o emotivamente intorpidita rispetto a ciò che sta accadendo intorno a sé.

La stanchezza emotiva può influenzare la capacità di concentrarsi e di mantenere l’attenzione su compiti o attività quotidiane sentendosi confusi o avere problemi a prendere decisioni.

Anche la sensazione di vuoto è tipica della stanchezza emotiva che permette di provare una sensazione di vuoto interiore o di mancanza di scopo nella vita, come svuotati emotivamente e privi di motivazione.

La stanchezza emotiva può causare difficoltà nel dormire, compresi problemi di insonnia, risvegli frequenti durante la notte o sensazioni di sonno non ristoratore.

Alcune persone possono ricorrere all’uso di sostanze come alcol, farmaci o droghe illecite per far fronte alla stanchezza emotiva o per cercare di anestetizzare le emozioni negative.

Chi è maggiormente esposto a condizioni di stanchezza emotiva

Le persone che sono maggiormente esposte a condizioni di stanchezza emotiva sono spesso quelle che si trovano in situazioni o contesti che comportano un’elevata pressione emotiva, stress cronico o carichi di lavoro eccessivi e includono:

  • Lavoratori sotto pressione: coloro che svolgono lavori ad alta intensità emotiva, come professionisti della salute (medici, infermieri, operatori sanitari), soccorritori, insegnanti, assistenti sociali, operatori di call center e professionisti del settore della sicurezza possono essere particolarmente esposti alla stanchezza emotiva a causa del costante contatto con situazioni stressanti e carichi di lavoro elevati.
  • Lavoratori in contesti di crisi o emergenza: Personale medico, forze dell’ordine, operatori di soccorso e altri professionisti che operano in situazioni di crisi o emergenza possono essere esposti a un’elevata stanchezza emotiva a causa della natura stressante e traumatica del loro lavoro.
  • Genitori: soprattutto quelli con figli piccoli, possono sperimentare una considerevole stanchezza emotiva a causa delle molte responsabilità connesse alla cura e all’educazione dei figli. Le richieste costanti dei bambini, unite alle pressioni finanziarie e alle aspettative sociali, possono essere fonte di stress e affaticamento emotivo.
  • Assistenti familiari: Coloro che si prendono cura di membri della famiglia anziani, malati o disabili possono essere soggetti a una notevole stanchezza emotiva. L’assistenza a lungo termine può essere fisicamente e emotivamente esigente, e la mancanza di sostegno può aumentare ulteriormente il rischio di esaurimento emotivo.
  • Individui con disturbi mentali: Le persone che soffrono di disturbi mentali come ansia, depressione, disturbo bipolare o PTSD (disturbo da stress post-traumatico) possono essere maggiormente esposte alla stanchezza emotiva. La gestione quotidiana dei sintomi, insieme alle sfide connesse alla malattia mentale, può aumentare il carico emotivo e portare all’esaurimento.
  • Coloro che vivono situazioni traumatiche: le persone che hanno vissuto eventi traumatici, come abusi, violenza, perdite o catastrofi naturali, possono essere inclini a sviluppare stanchezza emotiva. Il carico emotivo derivante da esperienze traumatiche può essere difficile da gestire e può richiedere un supporto significativo per superarlo.
  • Coloro che vivono in condizioni socioeconomiche svantaggiate: Persone che vivono in condizioni socioeconomiche svantaggiate, con accesso limitato a risorse finanziarie, supporto sociale e servizi sanitari adeguati, possono essere maggiormente esposte alla stanchezza emotiva a causa dello stress associato alla povertà, all’insicurezza abitativa e alle sfide quotidiane connesse alla sopravvivenza.

Come affrontare e superare la stanchezza emotiva

Poter addormentarsi quando si è stanchi e poter deporre un peso che si è portato per tanto tempo, è una delizia, è un fatto meraviglioso.” Hermann Hesse

Affrontare e superare la stanchezza emotiva richiede un approccio che coinvolge diverse strategie per rigenerare le energie emotive, migliorare la resilienza e ristabilire l’equilibrio interiore.

Il primo passo per affrontare la stanchezza emotiva è riconoscere che si sta attraversando un periodo di affaticamento emotivo. Prendere consapevolezza dei propri sentimenti e dei sintomi che si stanno sperimentando è molto importante.

Imparare a riconoscere, accettare e gestire le emozioni in modo sano ed efficace è necessario, attraverso l’osservazione dei pensieri e sentimenti senza giudizio e lasciarli andare quando necessario.

Prendersi del tempo per staccare la spina e riposarsi durante la giornata aiuta a rigenerare le energie e a ripristinare la concentrazione.

Anche imparare a dire di no è un passo importante per affrontare e superare la stanchezza emotiva. Stabilire limiti sani e imparare a dire di no è opportuno al fine di evitare di sentirsi obbligati a soddisfare tutte le richieste degli altri riducendo così il carico emotivo e a preservare le energie.

Dedicare del tempo ogni giorno a prendersi cura di sé stessi permette di favorire il rilassamento e a rigenerare le energie. Ciò può includere attività come l’esercizio fisico, la meditazione, la lettura, il tempo trascorso all’aperto o qualsiasi altra cosa.

Parlare con qualcuno di fiducia quando ci si sente sopraffatti dalle emozioni, può essere un amico, un familiare, un partner o un professionista della salute mentale, consente di ricevere sostegno e comprensione per alleviare il carico emotivo e aiutare a superare i momenti difficili.

Un punto importante è riflettere sulle priorità nella vita e valutare se ci sono cambiamenti che si possono apportare per ridurre lo stress concentrandosi sulle cose che sono davvero importanti.

Stabilire una routine quotidiana che includa attività rilassanti e riparatorie, come la lettura, la meditazione, il bagno caldo o la pratica dello yoga, può aiutare a gestire lo stress e a mantenere un equilibrio emotivo.

Imparare a gestire lo stress, sviluppando strategie efficaci, come la respirazione profonda, la visualizzazione, la pratica dello yoga o l’esercizio fisico è importante da utilizzare quando ci si sente sopraffatti dalle emozioni.

Ultimo, ma non ultimo per importanza, è essere gentili con sé stessi, accettando che ci saranno momenti di difficoltà nella vita e che è normale sentirsi stanchi ed esausti emotivamente.

Stanchezza emotiva e coaching

La “stanchezza emotivasi può affrontare anche attraverso il coaching. Il coaching può infatti aiutare una persona a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e dei modi in cui queste influenzano il benessere. Questo può includere pratiche come la mindfulness o l’auto-riflessione per comprendere meglio le proprie reazioni emotive e imparare a gestirle in modo più efficace.

Un coach lavora per identificare le fonti di stress e sviluppare strategie pratiche per affrontarle in modo sano ed efficace con tecniche di rilassamento, la pianificazione del tempo e la definizione di confini personali.

Il coaching può aiutare le persone a sviluppare una maggiore resilienza emotiva, consentendo loro di affrontare meglio le sfide e le difficoltà della vita senza essere sopraffatti, implica lavorare sulla mentalità, sull’autostima e sull’ottimismo realistico.

Spesso la stanchezza emotiva è causata da uno squilibrio tra lavoro e vita personale. Un coach può aiutare un individuo a valutare le proprie priorità e a trovare modi per integrare in modo più equilibrato il lavoro e altre attività significative nella loro vita.

Un coach può fornire un sostegno emotivo e motivazionale mentre una persona lavora per affrontare la stanchezza emotiva e prevede la creazione di piani d’azione, il monitoraggio dei progressi e la responsabilizzazione per il perseguimento degli obiettivi stabiliti.

Il coaching è un valido strumento per affrontare la stanchezza emotiva fornendo supporto, guida e risorse pratiche per migliorare il benessere emotivo complessivo di una persona. In caso di gravi problemi emotivi o psicologici, potrebbe essere necessario un intervento professionale più specifico, come la terapia psicologica.

Ti consiglio un libro

Il libro “Sono stanco, ma non so perché…! Come affrontare la stanchezza cronica” di Philippe-Gaston Besson, affronta il tema della stanchezza, sintomo comune e frequente, è la conseguenza di un sovraffaticamento fisico o mentale e, in genere, scompare rapidamente con il riposo. Philippe-Gaston Besson ha condotto un’approfondita indagine sulle potenziali cause della stanchezza, generalmente sottovalutate da gran parte dei terapeuti convenzionali. Eppure, nella maggior parte dei casi si tratta di disfunzioni classiche.

C’è quasi sempre una causa nella stanchezza, Besson esamina in dettaglio tutte queste eventualità, fornendo anche numerosi test di autovalutazione e una serie di consigli utili per risolvere il problema. Si tratta di una guida pratica alla portata di tutti coloro che lamentano una continua stanchezza senza sapere perché.