Cos’è il punto cieco della leadership
Il punto cieco della leadership è la condizione interiore dalla quale partiamo per relazionarci, per prendere decisioni e per definire il nostro futuro. Si tratta della sorgente dalla quale prendiamo ispirazione, del punto di inizio dal quale ci lasciamo condizionare per progettare, relazionarci e decidere. Si chiama punto cieco della leadership, perchè è invisibile nell’azione e nel pensiero, in quanto lo precede.
Ovviamente, quando siamo in benessere, in fiducia e allineati con il nostro essere, la nostra sorgente è positiva e riusciamo a prendere decisioni ottimali per noi stessi e per gli altri. Allo stesso tempo, quando siamo stanchi, stressati o provati da alcune esperienze negative, la nostra sorgente cambia e rischia di lasciarsi inquinare da paure, pregiudizi, resistente e dinamiche egoiche. Ne consegue che prenderemo decisioni, assumeremo comportamenti e ci relazioneremo in modo differente, producendo risultati diversi.
Tutto questo rientra nel concetto di punto cieco della leadership su cui dobbiamo imparare ad intervenire se vogliamo creare un futuro diverso per tutti noi e se vogliamo innalzare i nostri livelli di benessere e successo.
Il punto cieco della leadership è un concetto introdotto dalla Teoria-U, una metodologia dedicata la cambiamento profondo individuale e collettivo. Quindi, è necessario fare ampi riferimenti alla Teoria-U per spiegare il punto cieco della leadership.
Definizione di punto cieco della leadership
Per avere una definizione precisa di punto cieco della leadership potremmo utilizzare un esempio: siamo abituati a vedere, conoscere e intervenire sui risultati e sul processo di una decisione, ma cosa succede prima di quella decisioni, quali sono le dinamiche invisibili che hanno portato a quella decisione non riusciamo nè a vederle, nè ad analizzarle. Questo è il punto cieco della leadership.
Sostanzialmente, siamo abituati ad intervenire a valle, ma fino a quando non interverremo a monte, non riusciremo mai davvero a cambiare nel profondo.
Quindi, per esempio, possiamo aiutare un manager, una Risorsa, un leader a cambiare i suoi processi e i suoi risultati, ma solo se interveniamo sulla fonte, sulla sorgente possiamo ottenere un risultato più ampio, duraturo e profondo. Per questo, si chiama punto cieco della leadership, perchè è invisibile a se stessi e agli altri, pur avendo un impatto enorme sia a livello individuale che collettivo.
Come accedere al punto cieco della leadership
Per accedere al punto cieco della leadership è necessario risalire alle proprie intenzioni, alle condizioni interiori di partenza e alla sorgente dei nostri pensieri. Questa sorgente condiziona il nostro essere, determina i nostri risultati e darà forma al futuro che ci aspetta.
Esistono diversi strumenti ed esercizi per accedere al punto cieco della leadership, come per esempio, il journaling, la pratica riflessiva e le domande potenti del coaching. Può risultare complesso farlo individualmente, per questo suggeriamo sempre il confronto con un facilitare o con un coach professionista.
Ovviamente, il modo più potente e veloce per accedere al punto cieco della leadership, è quello di partecipare al laboratorio Teoria-U.
Come intervenire sul punto cieco della leadership
Per intervenire sul punto cieco della leadership è necessario lavorare su tre aspetti:
- La mente. Spesso, la nostra mente è limitata da convinzioni limitanti, pregiudizi e resistenze. Diventa necessario liberarsi da queste dinamiche per poter liberare la propria mente e far emergere una nuova possibilità. Fino a quando resteremo bloccati nel vecchio e nel passato, non potremo intervenire sul punto cieco della leadership.
- Il cuore. Siamo sul piano dell’intelligenza emotiva, della nostra capacità di entrare in empatia con gli altri e di sentire l’altro. Fino a quando la nostra intelligenza emotiva non sarà messa al servizio della relazione con l’altro, saremo limitati.
- La volontà. Anche la volontà gioca un ruolo fondamentale per intervenire sul punto cieco della leadership. Infatti, se la nostra volontà è offuscata da sfiducia, paure ed egoismi, il nostro agire, la nostra idea di futuro e ciò che riusciremo a creare sarà sempre limitato e depotenziato. Invece, con la Teoria-U si lavora sulla volontà, cercando di liberarla da inutili catene e abitudini negative.
Quindi, durante tutta la prima fase della Teoria-U, si interviene con degli esercizi mirati su questi 3 elementi, proprio per favorire l’accesso e l’intervento sul punto cieco della leadership.
Cosa accade quando si interviene sul punto cieco della leadership
Dopo essere intervenuti sul punto cieco della leadership, accadono diverse cose che portano un gran beneficio al singolo e al gruppo di lavoro.
Prima di tutto, si sprigiona una maggiore saggezza interiore. Avendo liberato la testa dai pregiudizi, il cuore dalla diffidenza e la volontà dalla paura, ovviamente, si accade ad una maggiore saggezza, ad una chiarezza interiore più grande e profonda. Le nostre scelte, le nostre decisioni, la nostra visione del futuro diventa più fiduciosa e aperta.
In secondo luogo, quando si interviene sul punto cieco della leadership si riesce ad interagire con l’altro e gli altri in modo più efficace, superando inutili conflitti ed entrando in una connessione più profonda con l’altro, anche grazie ad esercizi molto potenti della Teoria-U come il Social Presencing Theater.
Infine, intervenire sul punto cieco della leadership, significa imparare a co-creare con gli altri il futuro, innalzare i propri livelli di responsabilità collettiva e costruire un futuro più sostenibile.
Punto cieco della leadership e Theory-U
Il punto cieco della leadership è un concetto introdotto nella Theory-U di Otto Scharmer presso il MIT di Boston. Infatti, il prof. Scharmer, insieme ad altri importanti studiosi, ha sperimentato per oltre venti anni questa metodologia di cambiamento profondo individuale e collettivo.
All’interno della Teoria U si lavora sul punto cieco della leadership, come passaggio fondamentale per aiutare i partecipanti a tirare fuori il loro potenziale, sostenerli nel loro cammino evolutivo e liberarli da tutte quelle dinamiche egoiche che impediscono un sano e pieno sviluppo dell’identità e del gruppo di lavoro.
Punto cieco della leadership e coaching
Il coaching si presenta come metodologia molto utile ed efficace per lavorare sul punto cieco della leadership. Infatti, attraverso le sessioni di coaching si può risalire facilmente e velocemente al proprio punto cieco. Inoltre, attraverso i task e i compiti a casa che il coach affida al coachee si può intervenire sul punto cieco della leadership avviando un processo di consapevolezza e cambiamento.
Ovviamente, consigliamo il coaching generativo per intervenire sul punto cieco della leadership, avendo molto aspetti in comune con la metodologia della Teoria-U.
In alternativa, si può iniziare a lavorare sul punto cieco della leadership attraverso il Coaching Canvas. Uno strumento che ti consente di fare self-coaching e di intervenire su alcuni aspetti legati alla leadership.
Scuola di Coaching Master Coach Italia
Il nostro percorso formativo “Scuola di Coaching MCI” è riconosciuto da Asso.Co.Pro. (Associazione Coach Professionisti).
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