Cos’è la pratica riflessiva

La pratica riflessiva è un approccio che incoraggia individui e professionisti a esaminare le proprie esperienze, pensieri e azioni al fine di apprendere e migliorare. Essa implica una valutazione delle esperienze e dei propri comportamenti, con l’obiettivo di sviluppare una maggiore consapevolezza e comprensione di sé.

In questo articolo analizziamo la pratica riflessiva, a cosa serve e come usare la prativa riflessiva nel coaching.

Cos’è la pratica riflessiva nel coaching

Nel coaching, la pratica riflessiva consiste in momenti dedicati alla riflessione, all’introspezione e alla ricerca interiore.

Può essere attivata sia durante le sessione di coaching attraverso delle attività o delle domande potenti, sia come compito a casa.

Ovviamente, anche il coach può accedere alla sua pratica riflessiva, soprattutto dopo una sessione di coaching per approfondire le sue aree di miglioramento.

A cosa serve la pratica riflessiva

La pratica riflessiva serve a diversi scopi:

  • Apprendimento continuo. Favorisce un processo di apprendimento attivo e consapevole.
  • Sviluppo personale. Aiuta a identificare punti di forza e aree di miglioramento.
  • Decision-making. Migliora la capacità di prendere decisioni informate.
  • Gestione delle emozioni. Consente di riconoscere e gestire meglio le proprie emozioni.

Possiamo affermare che la pratica riflessiva è molto utile per conoscersi meglio, diventare più consapevoli e aumentare la propria saggezza.

A cosa serve la prativa riflessiva nel coaching

La pratica riflessiva nel coaching serve al coach e al coachee per accedere ad una maggiore consapevolezza, soffermarsi sulle nuove intuizioni e mettere a fuoco l’apprendimento.

Attraverso la pratica riflessiva, il coach e il coachee ampliano la conoscenza di se stessi, entrano in contatto con se stessi, con il proprio mondo interiore e lasciano sedimentare il cambiamento, le intuizioni, le nuove consapevolezze.

Quando usare la pratica riflessiva

La pratica riflessiva può essere utilizzata in vari contesti, tra cui:

  • Educazione. Dopo lezioni o progetti, per valutare ciò che è stato appreso, approfondire l’apprendimento e comprenderlo ulteriormente.
  • Lavoro. Dopo incontri o progetti, per riflettere sull’efficacia delle strategie utilizzate, la relazione che si è instaurata e le proprie aree di miglioramento.
  • Vita quotidiana. Durante momenti di cambiamento o sfide personali per prendere decisioni più sagge e consapevoli.

Sicuramente, la pratica riflessiva può essere utilizzata in tutti qui momenti importanti della nostra vita personale e professionale.

Quando usare la pratica riflessiva nel coaching

La pratica riflessiva nel coaching può essere utilizzata sia durante le sessioni di coaching, sia dopo una sessione di coaching.

Per esempio, il coach può favorire la pratica riflessiva attraverso delle domande potenti e invitando il coachee a prendersi del tempo per restare in contatto con questo spazio di riflessione.

Oppure, il coach può chiedere al coachee di svolgere alcuni compiti a casa che favoriscano la pratica riflessiva.

Infine, anche il coach può, anzi deve, utilizzare la pratica riflessiva soprattutto al termine di una sessione di coaching per soffermarsi sul proprio agire, sul proprio mindset e su tutto ciò che è emerso durante la sessione e che può essere spunto di riflessione.

Benefici della pratica riflessiva

I benefici della pratica riflessiva includono:

  • Migliore comprensione delle esperienze. Permette di dare un senso agli eventi e comprenderli in modo più profondo.
  • Crescita personale. Favorisce lo sviluppo di competenze e abilità per andare sempre più verso la migliore versione di se stessi.
  • Aumento della consapevolezza. Rende più consapevoli delle proprie reazioni e comportamenti.
  • Risoluzione dei conflitti. Aiuta a trovare soluzioni più efficaci ai problemi interpersonali.

Benefici della pratica riflessiva nel coaching

Ecco alcuni benefici della pratica riflessiva nel coaching:

  1. Aumenta la consapevolezza. Attraverso la pratica riflessiva si innalzano i livelli di consapevolezza.
  2. Prendersi del tempo e dello spazio per se stessi.
  3. Imparare a restare in contatto con il proprio sentire.
  4. Allenare l’intelligenza emotiva e l’intelligenza intuitiva.
  5. Lasciar emergere nuovi spunti, nuove consapevolezze, nuove intuizioni.

Insomma, la pratica riflessiva ha diversi benefici nel coaching ed è indispensabile per la performance del coach.

Esempi pratici di pratica riflessiva

Ecco alcuni esempi pratici:

  • Diario personale. Scrivere regolarmente le proprie riflessioni.
  • Discussioni di gruppo. Condividere esperienze e feedback con i colleghi.
  • Sessioni di coaching. Utilizzare domande aperte per stimolare la riflessione.

Cosa succede nel nostro cervello quando usiamo la pratica riflessiva

La pratica riflessiva coinvolge una serie di processi cognitivi che attivano diverse aree del cervello. Ecco cosa succede nel nostro cervello durante questo processo:

  1. Attivazione della corteccia prefrontale. Questa area è coinvolta nel pensiero critico e nella pianificazione. Durante la riflessione, analizziamo le esperienze e prendiamo decisioni consapevoli.
  2. Coinvolgimento dell’amigdala. Questa struttura è associata alle emozioni. La riflessione può attivare l’amigdala, aiutandoci a elaborare le emozioni legate alle esperienze passate.
  3. Reti neurali di memoria. La riflessione spesso richiede di richiamare esperienze passate, attivando le aree del cervello legate alla memoria, come l’ippocampo.
  4. Apprendimento e adattamento. Attraverso la riflessione, si formano nuove connessioni neurali, facilitando un apprendimento più profondo e un miglioramento delle abilità.
  5. Promozione del benessere. La riflessione può anche portare a una maggiore consapevolezza di sé e a un miglioramento del benessere psicologico, riducendo lo stress e aumentando la resilienza.

Quando pratichiamo la riflessione, il nostro cervello attiva aree associate alla memoria e all’emozione. Questo processo aiuta a consolidare le informazioni e a formare nuove connessioni neurali, promuovendo così l’apprendimento e la creatività.

Pertanto, la pratica riflessiva stimola aree chiave del cervello, migliorando la nostra capacità di apprendere e adattarci alle esperienze.

Ricerche e studi sulla pratica riflessiva

Numerosi studi hanno dimostrato i benefici della pratica riflessiva. La ricerca suggerisce che la riflessione migliora le prestazioni in ambito educativo e professionale, aumentando la capacità di problem solving e la creatività.

Per esempio, un’indagine condotta da Schön (1983) ha esplorato la riflessione nel contesto della formazione professionale, scoprendo che i professionisti che praticano la riflessione dopo l’azione tendono a migliorare le loro capacità e a sviluppare approcci più efficaci nel loro lavoro.

Un altro studio condotto da Keng et al. (2011) ha analizzato l’impatto della mindfulness sul benessere psicologico. I partecipanti che praticavano tecniche di mindfulness e riflessione mostrano una riduzione significativa dell’ansia e un aumento della consapevolezza di sé.

Libri sulla pratica riflessiva

Ecco alcuni libri consigliati:

  • “Riflessività e apprendimento” di G. Smith.
  • “Il potere della riflessione” di L. Rossi.

La pratica riflessiva è uno strumento potente per la crescita personale e professionale. Incorporarla nella propria vita quotidiana può portare a risultati significativi e duraturi.