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La definizione di coaching secondo Asso.Co.Pro. (Associazione Coach Professionisti) è la seguente: il coaching è una partnership che attraverso un processo generativo agevola il cambiamento, il miglioramento della performance, l’espressione del potenziale e l’accesso a nuove consapevolezze.

Il coaching nasce negli anni ’70, grazie a W. Timothy Gallwey, presso l’Università di Harvard, allenatore della squadra di tennis. Fu lui a fissare i princìpi del coaching. Da quel momento in poi, però, il coaching si è diffuso moltissimo ed cambiato tanto.

Le definizioni di coaching possono differire leggermente tra le diverse organizzazioni di coaching o tra le principali scuole di coaching in Italia. Però, esistono dei punti in comune all’interno di queste differenze di definizione.

Facciamo chiarezza sulla definizione di coaching più corretta, tenendo conto anche della normativa attuale sul coaching.

Definizione di coaching: normativa

Attualmente, il coaching non è una professione regolamentata in ordini e collegi. Pertanto, la professione del coach deve attenersi alla Legge 4/2013 che regolamenta tutte le professioni non organizzate in albi o collegi.

Inoltre, il 12 novembre del 2015 è stata pubblicata la Norma UNI 11601:2015, la prima che ha regolamentato i servizi di coaching.

Quindi, la norma UNI 11601:2015 interviene sulla fornitura di servizi di coaching, definendo la terminologia e le caratteristiche del servizio di coaching e indicando i requisiti per la fornitura di servizi di coaching al fine di:

  • orientare e guidare i fornitori dei servizi;
  • favorire la scelta informata e consapevole da parte degli utilizzatori dei servizi di coaching.

Pertanto, la norma UNI 11601:2015 non definisce le competenze che i coach devono possedere. In questo vuoto, rientrano le organizzazioni di coaching con le loro attività e le loro definizioni di coaching.

Il coaching secondo Asso.Co.Pro.

Secondo Asso.Co.Pro. (Associazione Coach Professionisti) questa è la definizione più corretta di coaching: “il coaching è una partnership che attraverso un processo generativo agevola il cambiamento, il miglioramento della performance, l’espressione del potenziale e l’accesso a nuove consapevolezze”.

Nel dettaglio, l’Associazione Coach Professionisti (Asso.Co.Pro.) definisce il Coaching una metodologia che si basa su una relazione di partnership paritaria (tra il Coach e il suo Cliente) che, attraverso un rapporto commerciale di espressa natura contrattuale, mira a riconoscere, sviluppare e valorizzare il potenziale e le strategie, le procedure e le azioni, utili al raggiungimento di obiettivi operativi collocati nel futuro del Cliente.

La relazione di Coaching viene promossa attraverso un’attività di sostegno e affiancamento, mai di stampo psicologico o terapeutico e senza trattare problemi o disagi che possano riguardare la salute della persona.

Il Coaching è un metodo basato sull’apprendimento attivo, non ha quindi, un approccio psicodiagnostico e/o interpretativo, non fa diagnosi di personalità, non fa valutazioni della persona di alcun genere. L’applicazione del Coaching riguarda l’offerta di contenuti orientati a sviluppare l’autonomia progettuale e realizzativa del Cliente offrendo a quest’ultimo metodi, tecniche e strumenti concreti.

Differenze tra Asso.Co.Pro. AICP e ICF nella definizione di coaching

Oltre ad Asso.Co.Pro., tra le organizzazioni di coaching di riferimento troviamo AICP (Associazione Italiana Coach Professionisti) e ICF (International Coach Federation).

Scopriamo le differenza nella definizione di coaching di ciascuna organizzazione.

Definizione di coaching ICF

ICF definisce il coaching nel modo seguente: una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale.

La precedente definizione di coaching secondo ICF era la seguente: Il coaching professionale è un rapporto di partnership che si stabilisce tra coach e cliente con lo scopo di aiutare quest’ultimo ad ottenere risultati ottimali in ambito sia lavorativo che personale. Grazie all’attività svolta dal coach, i clienti sono in grado di apprendere ed elaborare le tecniche e le strategie di azione che permetteranno loro di migliorare sia le performance che la qualità della propria vita.

Abbiamo deciso di pubblicare entrambe le definizioni di ICF per consentirti di fare un confronto anche con il passato e per comprendere come sia cambiata, nel tempo, la definizione di coaching per ICF.

Invece, per quanto riguardo le differenze tra ICF e Asso.Co.Pro., leggendo la definizione attuale di coaching secondo ICF, ecco le distinzioni:

  • ICF elimina il termine cambiamento. Invece, per Asso.Co.Pro. il processo di coaching serve ad agevolare anche il cambiamento. Quindi, ICF si sposta più sulla consapevolezza (parlando di “stimolare la riflessione”) e il potenziale. Invece, Asso.Co.Pro. conserva l’attenzione al cambiamento e alla performance.
  • ICF elimina ogni riferimento alle tecniche e alle strategie. Invece, per Asso.Co.Pro. il coach professionista può servirsi di tecniche e strategie, purchè siano sempre ed esclusivamente funzionali al coachee.
  • ICF non menziona la performance. Invece, per Asso.Co.Pro. il concetto di performance è all’interno della sua definizione.
  • ICF pone al centro il processo creativo. Invece, Asso.Co.Pro. pone al centro il processo generativo, che oltre ad essere creativo è anche ecologico.

Allo stesso tempo, ci sono delle fortissime vicinanze e aspetti in comune tra ICF e Asso.Co.Pro.

Le principali sono:

  • Sia per ICF che per Asso.Co.Pro. il processo di coaching è caratterizzato dalla partnership. Elemento distintivo del coaching e della professione del coach.
  • Sia per ICF che per Asso.Co.Pro. vi è una forte attenzione al potenziale e alla consapevolezza. Spesso, infatti, le domande potenti hanno il merito principale di evocare consapevolezze nuove e consentire, al coachee, di accedere al suo potenziale.

A questo punto, possiamo analizzare la definizione di coaching per AICP.

Definizione di coaching AICP

Per AICP questa è la definizione di coaching: nella pratica il Coaching è un metodo di sviluppo personale e organizzativo che si basa sulla relazione di fiducia tra Coach e Cliente (Coachee) al fine di valorizzare e allenare le potenzialità del Cliente o dell’organizzazione per il raggiungimento di obiettivi definiti.

Leggendo la definizione attuale di coaching secondo AICP e secondo Asso.Co.Pro. ecco le differenze:

  • AICP non menziona il cambiamento. Mentre per Asso.Co.Pro. il cambiamento rimane un concetto centrale per il percorso di coaching.
  • AICP non fa alcun riferimento alla performance. Invece, Asso.Co.Pro. cita “miglioramento della perfomance“.
  • AICP non utilizza il termine partnership (come fanno Asso.Co.Pro. e ICF), però parla di “fiducia tra coach e cliente”.
  • AICP distingue la persona dall’organizzazione, cosa che non fanno nè Asso.Co.Pro., nè ICF nella loro definizione di coaching.

Anche in questo caso, però, ci sono alcuni aspetti in comune tra AICP e Asso.Co.Pro..

I principali sono:

  • Il riferimento al potenziale. Tutte le 3 organizzazioni di coaching esprimono un chiaro riferimento al potenziale.
  • Il riferimento alla relazione di fiducia che deve esserci tra Coach e Coachee. Elemento essenziale anche per ICF e Asso.Co.Pro. (anche se in questi ultimi due casi si parla di partnership e di co-creare la relazione).

Definizione di coaching Asso.Co.Pro. (Associazione Coach Professionisti)

Per Asso.Co.Pro. (Associazione Coach Professionisti) questa è la definizione di coaching: il coaching è una partnership che attraverso un processo generativo agevola il cambiamento, il miglioramento della performance, l’espressione del potenziale e l’accesso a nuove consapevolezze.

Quindi, nella definizione di coaching di Asso.Co.Pro. vi è il concetto di partnership come relazione che caratterizza il processo di coaching. Inoltre, troviamo l’attenzione al cambiamento, alla performance, al potenziale e alle consapevolezze nuove.

Insomma, per Asso.Co.Pro. il coach professionista ha la funziona di agevolare il cambiamento, intervenire sulla performance e sul potenziale, oltre che facilitare l’accesso a consapevolezze nuove e profonde.

Allo stesso tempo, Asso.Co.Pro. introduce una grande novità nel coaching: l’elemento generativo.

Coaching generativo in Asso.Co.Pro. (Associazione Coach Professionisti)

Probabilmente, l’elemento più distintivo nella definizione di coaching di Asso.Co.Pro. risiede nell’approccio generativo. Infatti, ci si riferisce al coaching come ad un processo generativo.

Vediamo, nel dettaglio, cosa si intende per generatività e approccio generativo.

Prima di tutto, possiamo affermare che tra gli esponenti internazionali del coaching generativo troviamo Robert Dilts, mentre tra gli esperti nazionali troviamo il Coach Adamo (allievo di Dilts e Grinder).

Per coaching generativo si intende la tendenza del processo di coaching a generare il nuovo, ma che sia un nuovo ecologico, rispettoso della collettività e al servizio del bene comune. Quindi, il coaching generativo va oltre il semplice miglioramento della performance o l’espressione del potenziale fine a se stesso. Piuttosto, facilita un cambiamento di paradigma, una nuova visioni di se stessi per far emergere la migliore possibilità futura individuale e collettiva.

Per essere generativo, infatti, il coaching oltre ad agevolare il cambiamento o a sostenere il coachee verso il raggiungimento dell’obiettivo, deve generare il futuro, deve aprire al nuovo, deve stimolare nuove consapevolezze, nuovi comportamenti e strategie. Insomma, il coaching generativo è orientato al futuro, con il quale cerca sempre di essere in contatto e di esserne fautore e, soprattutto, ne ricerca costantemente una versione sostenibile, inclusiva e virtuosa.

Conclusioni

Al di là delle specificità delle singole organizzazioni di coaching, dalla nostra analisi emerge che vi sono forti punti in comune che caratterizzano il coaching. Tra questi punti in comune troviamo:

  • L’attenzione alla relazione tra coach e coachee. Per Asso.Co.Pro., ICF e AICP vi deve essere fiducia, empatia, rispetto tra coach e coachee. Tale relazione è il presupposto fondamentale per poter effettuare l’intero percorso di coaching.
  • L’attenzione al potenziale. Le 3 principali organizzazioni di coaching includono nella loro definizione il concetto di potenziale, che effettivamente caratterizza il coaching da sempre.

Mentre, tra gli elementi distintivi possiamo notare:

  • Asso.Co.Pro. sembra proporre una definizione di coaching più ampia, che non trascuri nè il potenziale, nè il cambiamento, nè la perfomance, nè la consapevolezza. Elemento distintivo, inoltre, è l’approccio generativo.
  • AICP propone una definizione di coaching orientata, soprattutto, ad allenare e valorizzare le potenzialità.
  • ICF propone una definizione di coaching attenta al processo creativo per stimolare riflessioni (consapevolezze) e massimizzare il potenziale.

Nonostante queste differenze, che spingono un’organizzazione in una direzione, piuttosto che un’altra, l’orizzonte resta comune: il futuro e i confini della professione condivisi.