Il Coaching Umanistico: cos’è
Il coaching umanistico è una pratica che si concentra sulla crescita personale e professionale attraverso l’esplorazione dei valori e delle credenze individuali. Questo tipo di coaching è basato sulla teoria umanistica, che mette al centro della sua filosofia l’individuo e la sua capacità di autodeterminazione.
Esistono diverse tipologie di coaching, il coaching umanistico si differenzia dal coaching mosi basa sull’idea che ogni individuo ha la capacità di realizzare il suo potenziale e di raggiungere i suoi obiettivi. Il ruolo del coach è quello di aiutare l’individuo a sviluppare questa capacità, fornendo supporto, feedback e orientamento.
Come funziona il coaching umanistico
Una delle tecniche principali utilizzate nel coaching umanistico è la comunicazione empatica. Questo tipo di comunicazione implica l’ascolto attivo e il tentativo di capire l’esperienza dell’individuo dal suo punto di vista. Questa tecnica aiuta il coach a costruire un rapporto di fiducia con l’individuo e a fornire un ambiente sicuro e non giudicante in cui l’individuo può esplorare i suoi pensieri e sentimenti.
Per questo, il coaching umanistico, spesso, viene paragonato al counseling e tende a perdere la caratteristica principale del coaching: pragmaticità e piano d’azione.
Quando usare il coaching umanistico
Il coaching umanistico si concentra sull’individuo nella sua totalità, non solo sulla sua performance lavorativa, ma anche sui suoi desideri, bisogni e ambizioni personali. L’obiettivo principale del coaching umanistico è aiutare l’individuo a sviluppare un senso di consapevolezza e comprensione di sé, al fine di migliorare la sua vita personale e professionale.
Si concentra anche sull’aspetto creativo dell’individuo e sul suo potenziale per l’innovazione. Il coach incoraggia l’individuo a pensare in modo creativo e a sviluppare nuove idee e approcci.
Inoltre, il coaching umanistico si focalizza sulla responsabilità personale. L’individuo è responsabile delle sue scelte e delle sue azioni e il coach aiuta l’individuo a sviluppare la capacità di prendere decisioni consapevoli superando le proprie convinzioni limitanti e di agire in modo coerente con i suoi valori.
Limiti del coaching umanistico
Il limite principale è che può perdere di concretezza. Infatti, il coaching umanistico si concentra quasi esclusivamente sulla relazione empatica, sul rispetto del coachee e sulla consapevolezza. Pertanto, in questi casi, il coach umanista rischia di perdersi il piano d’azione e di restare, piuttosto, su un piano dialogico e comunicativo.
Infine, riserva molto spazio all’analisi del coachee. In particolare, nei confronti dei suoi Valori e dei suoi Bisogni. Ancora una volta, il rischio è che si resti su una fase di conoscenza e analisi e sia dia poco spazio all’azione, all’obiettivo e alla concretezza del percorso. Questi ultimi, invece, sono gli elementi che devono caratterizzare un percorso di coaching, per distinguerlo davvero da altri approcci come il counseling.
Inoltre, solitamente, il coaching umanistico non utilizza uno strumento potente come la PNL
Quali sono le ricerche a sostegno del coaching umanistico
Ci sono diverse ricerche che sostengono l’efficacia del coaching umanistico, ad esempio:
- Uno studio condotto dal Journal of Positive Psychology ha dimostrato che il coaching umanistico può migliorare l’autostima, la soddisfazione generale della vita e la resilienza delle persone.
- Un’altra ricerca pubblicata nel Journal of Occupational and Organizational Psychology ha dimostrato che il coaching umanistico può migliorare l’efficacia del leadership e la capacità di gestione delle persone.
- Uno studio condotto dal Journal of Workplace Behavioral Health ha dimostrato che il coaching umanistico può aiutare le persone a ridurre lo stress e migliorare il loro benessere emotivo.
- Infine, uno studio condotto dal Journal of Career Development ha dimostrato che il coaching umanistico può aiutare le persone a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie abilità, e migliorare la loro capacità di prendere decisioni importanti.
In generale, le ricerche a sostegno del coaching umanistico suggeriscono che questa pratica può avere un impatto positivo sulla vita delle persone, migliorando la soddisfazione generale della vita e i loro livelli di consapevolezza.
Come diventare Coach Umanistico
Per prima cosa devi sapere cos’è il coaching. Successivamente, per diventare un coach motivazionale dovrai seguire un percorso di formazione professionalizzante e riconosciuto. A questo link, puoi approfondire come diventare coach. Se, invece, desideri una guida per scegliere la scuola di coaching giusta segui il link.
Adamo Coach
Direttore Scuola di Coaching MCI
Scuola di Coaching Master Coach Italia
Il nostro percorso formativo “Scuola di Coaching MCI” è riconosciuto da Asso.Co.Pro. (Associazione Coach Professionisti).
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