A meno che tu non viva dal 5° piano in sù, hai smesso di prendere l’ascensore.
E se sei stato costretto a prenderlo, quando ci sei entrato hai evitato di respirare (per quanto possibile) e di toccare qualsiasi parte dell’ascensore che non fosse strettamente necessario.
Per anni, hai preso l’ascensore. Ti dicevano: “usa le scale, che fa bene alla salute” e ogni volta, tu ti dicevi: “va bè, la prossima volta userò le scale, ma oggi NO, oggi sono troppo stanco”.
Poi, è piombato nelle nostre vite il covid19 che in pochissimo tempo e senza nessuna fatica ti ha convinto a disinstallare questa abitudine (quella di prendere l’ascensore) e ti ha convinto facilmente a installare una nuova abitudine (quella di NON prendere l’ascensore).
Anche solo questa trasformazione ha dell’incredibile. Per me, che lavoro dal 2008 nel coaching e il potenziamento personale/professionale, so quanto sia difficile lavorare sul cambio di abitudini. So che alcune abitudini ostacolano il cambiamento e il processo di trasformazione a cui la persona anela.
Il punto, però, è un altro: c’è il rischio che tu torni a prendere l’ascensore!
Tra poco, o forse l’hai già fatto, tornerai a prendere l’ascensore. O, quantomeno, la tua reticenza all’uso dell’ascensore inizia a vacillare. Lo sai. Te ne sei accorto.
Così, un’abitudine positiva (il mancato utilizzo dell’ascensore) sembra che abbia avuto troppo poco tempo per sedimentarsi e sta per essere sostituita – nuovamente – da un’abitudine negativa (usare l’ascensore, sempre!).
COSA CI INSEGNA L’ASCENSORE?
1) Nessuna abitudine (buona o brutta che sia) muore mai completamente.
Il nostro cervello registra tutto e immagazzina tutto. Soprattutto, le abitudini.
Questo, è bene per quanto riguarda le abitudini positivi e – ovviamente – è un male per quanto riguarda le abitudini negative.
Pertanto, cerca di installare con disciplina e determinazione solo abitudini positive. La buona notizia è che una volta installata – un’abitudine – resta per sempre.
2) Disinstallare un’abitudine è più facile di quello che sembra
Il covid19 ha cambiato tantissime nostre abitudini (non solo quella dell’ascensore). Come ha fatto?
Dovete trovare una GRATIFICAZIONE più grande, rispetto alla gratificazione data dall’abitudine stessa.
Non prendere l’ascensore, comportava la gratificazione di “abbassare il rischio legato al covid19“.
Ora, che il rischio percepito rispetto al corona virus sta diminuendo, la stessa gratificazione perde di intensità.
Così, sta tornando in auge la gratificazione del prendere un ascensore comodo, veloce e facile.
3) Il cambiamento evolutivo richiede determinazione
L’ascensore sarà sempre lì ad aspettarti. Ogni volta che entrerai in un portone ti chiamerà e ti sussurrerà parole gratificanti: “prendimi, sono qui per te”…. “sei stanco, è giusto che tu ti conceda un po’ di riposo”…”le scale sono pesanti e ti sfiancano”.
Così, lasciamo scegliere alle nostre abitudini.
In un articolo pubblicato nel 2006, da un ricercatore della Duke University, si legge che oltre il 40% delle azioni compiute dalle persone ogni giorno non sono frutto di decisioni, ma di ABITUDINI.
Tu, però, hai il potere della scelta.
Un potere enorme, che non tutti utilizzano in modo consapevole e che richiede determinazione e disciplina.
Pasquale Adamo
Direttore della Scuola di Coaching MCI