Scrive Polya, (1887 – 1985) noto come il padre del problem solving: “Risolvere i problemi è una questione di abilità vera e propria come, permettetemi il paragone, il nuotare. Qualunque abilità pratica può essere acquisita con l’imitazione e l’esercizio. Sforzandosi di imparare a nuotare si imitano i gesti e gli sgambetti di coloro che riescono a stare a galla nell’acqua e, a poco a poco, si impara a nuotare… nuotando. Per imparare a risolvere i problemi è necessario osservare ed imitare come vi riescono altre persone ed infine si riesce a risolvere i problemi… risolvendoli”.
Che cos’è il problem solving?
Problem solving significa letteralmente “risoluzione di problemi“, ovvero la migliore risposta possibile a una determinata situazione critica e solitamente nuova.
Si riferisce al processo mentale o cognitivo attraverso il quale si affrontano e si risolvono le sfide o le difficoltà. È una capacità che coinvolge l’analisi del problema, la generazione di soluzioni possibili e la selezione della migliore opzione per risolvere la situazione problematica.
Un problema e sorge quando un individuo si trova di fronte ad una situazione complessa e non può raggiungere la meta che ha stabilito attraverso un’azione meccanica o l’applicazione di procedure già precedentemente conosciute, acquisite e applicate.
Il problem solving è una competenza trasversale (in inglese soft skill) di cui si sente parlare sempre più spesso, ed è considerata una delle competenze chiave per i prossimi anni. Il problem solving inoltre è considerato un processo strategico che implica l’uso del pensiero creativo o laterale, critico e la presa di decisioni ponderate. Nel mondo degli affari, è essenziale per il successo e può essere applicato in una vasta gamma di contesti, sia personali che professionali.
Anche Galileo Galilei, in una sua celebre frase, ha affermato: “Dietro ogni problema c’è un’opportunità”.
Le fasi del problem solving
Le fasi del problem solving prevedono diversi passaggi:
1. Identificazione del problema
È la fase cruciale. Consente di comprendere chiaramente qual è il problema che deve essere risolto. Analizzare bene una situazione, andare a fondo e individuare la situazione critica originale è il modo per raggiungere una soluzione efficace. Esaminare attentamente il problema, suddividerlo in componenti più piccole, identificare i fattori chiave e comprendere le relazioni tra di essi. È opportuno individuare ciò che si vuole raggiungere e ciò che ostacola il raggiungimento.
È utile porsi le seguenti domande: Chi è coinvolto? Cosa è successo? Cosa si vuole ottenere? Perché? In che modo? Quali strumenti si hanno a disposizione?
2. Individuazione degli obiettivi
È la fase che consente di sapere e comprendere dove si sta andando e permette di valutare al meglio se la soluzione che verrà attuata corrisponde o meno allo scenario ideale.
3. Formulazione di una strategia per la soluzione;
Pensare a diverse possibili soluzioni al problema organizzando le informazioni. È la fase creativa, quella delle soluzioni alle domande poste dal problema. Si tratta di organizzare, anche a livello temporale le informazioni e individuare delle risorse per realizzare un piano di attuazione. Questa fase coinvolge la creatività e la flessibilità mentale per considerare opzioni diverse al fine di scegliere la soluzione più pertinente. In questa fase entra in gioco il “decision making“, cioè tutto quel processo cognitivo ed emozionale che permette di raggiungere una scelta finale.
Giorgio Nardone, psicologo e psicoterapeuta, sulla risoluzione dei problemi ha scritto “Quando si ha un problema complesso da risolvere, al fine di costruire una strategia efficiente oltre che efficace, risulta utile frazionare l’obiettivo finale in una serie successiva di micro-obiettivi.”
4.Implementazione della soluzione
È dedicata al momento di agire. Si tratta di mettere in atto la soluzione selezionata e monitorare il suo impatto. È ora che tutto il processo di problem solving trova compiuta espressione.
In ambito aziendale questa fase viene spesso gestita dai project manager: è necessario organizzare che ogni parte del piano sia eseguita, monitorare il suo impatto in corso d’opera e valutare il successo finale.
5. Controllo del processo di soluzione e valutazione dell’efficacia della soluzione
Esaminare i risultati ottenuti dopo l’implementazione della soluzione per verificare se il problema è stato risolto in modo soddisfacente o se sono necessari ulteriori aggiustamenti. Infatti, se la soluzione si è dimostrata valida potrà poi essere utilizzata anche per altri problemi analoghi.
Aumentare il problem solving
Aumentare le abilità di problem solving richiede pratica, consapevolezza e un approccio sistematico. È possibile aumentarlo grazie ai seguenti passi:
- Sviluppa la mentalità critica:
- Analizza le situazioni in modo critico, chiediti il motivo dietro le cose e cerca connessioni.
- Poni domande per ottenere una comprensione più approfondita dei problemi.
- Aumenta la conoscenza e competenza:
- Acquisisci conoscenze approfondite nella tua area di interesse.
- Espandi le tue competenze in aree correlate per ottenere una prospettiva più ampia.
- Pratica la creatività:
- Sviluppa la tua creatività cercando soluzioni fuori dagli schemi convenzionali.
- Esplora nuove idee e approcci anche quando sembrano insoliti.
- Affina le tue abilità di analisi:
- Scomponi i problemi complessi in parti più gestibili.
- Riconosci i fattori chiave che contribuiscono ai problemi.
- Fai brainstorming in modo efficace:
- Pratica il brainstorming sia da solo che in gruppo.
- Incoraggia la libera espressione delle idee e la diversità di opinioni.
- Studia la risoluzione dei problemi:
- Analizza come altri affrontano e risolvono i problemi.
- Studia casi di successo e fallimenti per apprendere strategie efficaci.
- Migliora la tua comunicazione:
- Sii in grado di esprimere chiaramente le tue idee.
- Ascolta attentamente per comprendere appieno il contesto e le opinioni degli altri.
- Sviluppa la tua resistenza:
- Accetta che il problem solving può essere un processo complesso e richiedere tempo.
- Sviluppa la pazienza e la resistenza nel perseguire soluzioni.
- Coinvolgi altre persone:
- Collabora con gli altri per ottenere diverse prospettive.
- Sii aperto alle opinioni e al feedback degli altri.
- Pratica costante:
- Affronta attivamente i problemi, grandi o piccoli, nella tua vita quotidiana.
- Metti alla prova le tue abilità di problem solving in vari contesti.
- Cerca nuove esperienze:
- Espandi le tue esperienze per sviluppare una prospettiva più ampia.
- Esponiti a nuove sfide per affinare le tue abilità di adattamento.
- Mantieni una mentalità aperta al cambiamento:
- Accetta che le soluzioni possono evolvere e cambiate nel tempo.
- Sii aperto a modificare le tue strategie di problem solving in base ai feedback e ai risultati.
Gli strumenti per facilitare il processo di problem solving
Ci sono diversi strumenti e approcci che possono essere utilizzati per facilitare il processo di problem solving:
Il Diagramma di Ishikawa (o diagramma di causa-effetto). Viene utilizzato per identificare le possibili cause di un problema. Si tratta di una metodologia per identificare la causa principale vera o più probabile per determinare azioni correttive e preventive. Il diagramma ordina le possibili cause in varie categorie che si diramano dal problema originale e può avere più sotto-cause che si diramano da ciascuna categoria identificata.
Il modello dei 5 Whys (i 5 Perché). Una tecnica che coinvolge il ripetuto e approfondito interrogarsi sulla causa di un problema. Serve a individuare la causa radicale del problema. Ogni volta che ci si chiede “perché”, la risposta diventa la base del prossimo perché sino al momento in cui non si raggiunge una risposta esauriente.
Il Brainstorming è una tecnica che coinvolge il libero scambio di idee per generare molte soluzioni possibili. L’obiettivo è incoraggiare la creatività e la diversità di pensiero.
L’analisi SWOT valuta i punti di forza, debolezze, opportunità e minacce relativi a una situazione o a una decisione. Aiuta a identificare le aree in cui è necessario concentrarsi per risolvere un problema.
La mappa concettuale rappresenta visivamente le relazioni tra le idee o i concetti. Può essere utilizzata per esplorare e comprendere un problema da diverse prospettive.
Il problem solving in azienda
Il problem solving è una competenza, capacità e tecnica utile per superare gli ostacoli attraverso un processo rapido. Le aziende e le organizzazioni si trovano ad operare in contesti competitivi dove il cambiamento è spesso rapido e veloce. Avere del personale in grado di far fronte alla risoluzione dei conflitti per affrontare le sfide e superarle è diventata ormai una necessità.
L’abilità del problem solving si afferma infatti tra le soft skills più ricercate dai recruiter e porta a guardare le difficoltà come opportunità di miglioramento, favorendo un cambio di prospettiva. Il problem solving infati porta ad un vantaggio competitivo ed è un elemento chiave per lo sviluppo di imprese di ogni tipologia e dimensione. Avere capacità di problem solving permetterà ai lavoratori di ripensare ai propri piani e a trovare nuovi modi per applicare le conoscenze e competenze possedute, aprendosi a nuovi spazi di impiego e alla possibilità di cogliere nuove opportunità.
Problem solving e coaching
Il problem-solving e il coaching sono interconnessi e possono lavorare sinergicamente per affrontare sfide e promuovere lo sviluppo personale e professionale. Integrando infatti il problem-solving con il coaching, si crea un approccio che non solo risolve i problemi attuali ma ‘equipaggia’ anche le persone con abilità e competenze per affrontare sfide future in modo indipendente.
In questo articolo andiamo alla scoperta del problem coaching.
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