Pensare è facile, agire è difficile, e mettere i propri pensieri in pratica è la cosa più difficile del mondo.” Goethe

La parola “proattività” deriva dall’inglese “proactivity“, a sua volta composta dal prefisso “pro-” (che significa “prima” o “avanti”) e dalla radice “activity” (attività). In italiano, la proattività si riferisce alla capacità e alla tendenza di un individuo o di un’organizzazione a prendere l’iniziativa e a svolgere azioni anticipatorie, piuttosto che reagire passivamente agli eventi esterni. Essere proattivi significa agire in modo preventivo e preparatorio, cercando di controllare e modellare il proprio ambiente e le proprie circostanze.

Il termine “proattività” è stato inizialmente utilizzato in ambito psicologico e si è diffuso grazie al contributo di autori come Viktor Frankl, che nel suo libro “Man’s Search for Meaning” ha esplorato l’importanza della responsabilità personale nel determinare il proprio destino.

Frankl racconta come lui e altri prigionieri siano riusciti a trovare significato e scopo anche nelle circostanze più disumane. Frankl ha osservato che le persone che riuscivano a mantenere una certa proattività – ovvero, la capacità di scegliere il proprio atteggiamento di fronte alle difficoltà e di trovare significato nella sofferenza – avevano maggiori probabilità di sopravvivere e di mantenere la propria sanità mentale.

Negli anni ’80 e ’90, il concetto è stato ulteriormente sviluppato e popolarizzato nel contesto della gestione aziendale e dello sviluppo personale, in particolare da Stephen R. Covey nel suo bestseller “The 7 Habits of Highly Effective People“.

Infatti, una persona proattiva tende a pianificare, prevedere e affrontare i problemi in modo consapevole e intenzionale prima che questi si manifestino pienamente, cercando di controllare il proprio destino e influenzare positivamente il contesto in cui si trova piuttosto che essere semplicemente soggetti alle circostanze esterne.

La proattività si distingue dalla reattività. La proattività è caratterizzata da un approccio anticipatorio alle situazioni. Una persona proattiva non aspetta che gli eventi si verifichino o che i problemi si presentino per agire; piuttosto, cerca attivamente di prevedere le eventualità future e di prepararsi adeguatamente a fronteggiarle. La reattività è invece definita dalla risposta agli eventi dopo che si sono verificati. Le persone reattive tendono ad affrontare le situazioni man mano che emergono, senza necessariamente avere un piano prefissato o una strategia a lungo termine.

Essere proattivi implica; anticipare potenziali problemi, opportunità o cambiamenti e prepararsi per affrontarli, prendere azioni concrete senza attendere istruzioni o il verificarsi di un evento, sentirsi responsabili delle proprie azioni e dei risultati, anziché attribuire la colpa a fattori esterni, elaborare piani e strategie a lungo termine per raggiungere obiettivi specifici e mantenere un atteggiamento positivo e orientato alle soluzioni, piuttosto che concentrarsi sui problemi e sulle difficoltà.

I vantaggi della proattività

La proattività offre numerosi vantaggi sia a livello personale che professionale. Le persone proattive tendono a pianificare e organizzare le loro attività in anticipo, portando a una gestione del tempo più efficiente e a una riduzione dello stress legato alle scadenze imminenti.

La proattività aiuta a concentrarsi sugli obiettivi e a lavorare in modo più efficiente, aumentando la produttività e il raggiungimento dei risultati desiderati. Le persone proattive tendono inoltre a sviluppare una maggiore capacità di adattarsi ai cambiamenti e di affrontare le difficoltà, grazie alla loro attitudine a pianificare e prepararsi per diverse eventualità.

Essere proattivi significa prendere il controllo delle proprie azioni e decisioni, piuttosto che reagire passivamente agli eventi esterni sviluppando un maggiore senso di empowerment e di responsabilità. La proattività consente infatti di anticipare e affrontare potenziali problemi prima che diventino critici, riducendo così l’impatto negativo e le complicazioni future.

Inoltre, le persone proattive tendono a comunicare in modo chiaro e a prendere l’iniziativa per risolvere i conflitti e migliorare le relazioni interpersonali, sia sul lavoro che nella vita privata.

Adottare un atteggiamento proattivo spinge a cercare continuamente nuove opportunità di apprendimento e sviluppo, favorendo la crescita personale e la carriera professionale e aiuta a stimolare la creatività e l’innovazione, poiché spinge a cercare nuove soluzioni e a migliorare continuamente processi e prodotti.

Come migliorare la proattività

“Solo coloro che hanno il coraggio di affrontare i grandi insuccessi possono ottenere grandi successi.”  Bobby Kennedy

La proattività è una competenza che è possibile sviluppare e migliorare e richiede un cambiamento di mentalità e l’adozione di specifiche abitudini e strategie.

Il primo passo è la pianificazione degli obiettivi a breve, medio e lungo termine assicurandosi che siano specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e temporizzati (SMART). Attraverso la creazione di un piano d’azione è possibile suddividere gli obiettivi in compiti più piccoli e creare un piano dettagliato su come raggiungerli.

Altro elemento importante è la gestione del tempo. Creare una lista di cose da fare consente di tenere traccia delle attività quotidiane e priorizzando le più importanti che aiuta inoltre nella gestione dello stress. Meditazione, yoga o altre tecniche di rilassamento possono aiutare a mantenere la calma e la concentrazione.

Affrontando i problemi come opportunità di crescita e cercando soluzioni creative è possibile migliorare le capacità di problem-solving, aumentando le proprie capacità e migliorare così la proattività. Infatti, mantenere una mentalità positiva permette di coltivare un atteggiamento positivo che consente di concentrarsi sulle soluzioni piuttosto che sui problemi e mantenere un atteggiamento ottimistico.

Inoltre, è importante non aspettare che gli altri dicano cosa fare ma proporre una soluzione e agire assumendosi la responsabilità e di prendere l’iniziativa, accettando inoltre gli errori come opportunità di apprendimento.

Rimanere aperti al cambiamento permette di sviluppare e rafforzare l’adattabilità e la flessibilità utili a cercare di vedere il lato positivo dei cambiamenti e rafforzando la capacità di recuperare rapidamente dalle difficoltà.

Anche la comunicazione e la collaborazione sono utili per migliorare la proattività. Infatti, esprimere chiaramente le proprie idee e ascoltare attentamente gli altri consente e facilita il lavoro in team e sfrutta le competenze collettive di ciascuno per raggiungere obiettivi comuni.

Proattività e lavoro

“Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta.” Goethe

Nel mondo del lavoro e della formazione personale, la proattività è una qualità sempre più ricercata e apprezzata in quanto è essenziale impostare degli obiettivi chiari e raggiungibili. Infatti, avere una visione precisa di ciò che si desidera ottenere è il primo passo per muoversi con determinazione. Il termine proattività è entrato a far parte del linguaggio lavorativo e lo si ritrova spesso negli annunci di lavoro, tra le attitudini richieste ai candidati.

La “proattività” è quindi la capacità di anticipare i problemi o esigenze relative all’operatività del proprio lavoro per riuscire, poi, ad organizzarlo al meglio, in quanto sviluppando questa competenza, si riescono a trovare modi incisivi e tempestivi per affrontare ogni situazione al meglio.

Essere proattivi significa porsi in una condizione di azione, non di passiva reazione, di fronte a ciò che accade nel nostro settore e nella realtà lavorativa.

I comportamenti proattivi al lavoro

Nel mondo lavorativo essere proattivi rappresenta un enorme valore aggiunto, sia in ambito lavorativo, sia in quello personale, perché permette di rispondere agli stimoli con un’attitudine positiva.

Una persona proattiva al lavoro analizza preventivamente ogni situazione, senza limitarsi a eseguire passivamente ordini e istruzioni, ma prendendo l’iniziativa per migliorare l’efficienza del suo ruolo. Inoltre, una persona proattiva non ha paura di assumersi la responsabilità delle sue scelte e riesce a osservare con sguardo critico ogni problema, vagliandone con creatività tutte le possibili soluzioni.

Anche in tema di gestione dello stress e adattabilità, una persona proattiva ha una grande resilienza che aiuta a mantenere la calma e la concentrazione sotto pressione, trovando modi per gestire lo stress in modo efficace. Inoltre, si adatta rapidamente ai cambiamenti e alle nuove situazioni lavorative.

Si tratta di una persona che riesce a pensare fuori dagli schemi, agendo con cognizione investendo energie nel miglioramento attivo dell’attività professionale e che suggerisce miglioramenti ai processi aziendali, nuovi progetti o modi per ottimizzare l’efficienza. Tendenzialmente è una persona che prende l’iniziativa di assumere responsabilità aggiuntive o di guidare progetti senza essere richiesti, senza attribuire la colpa ad altri, dimostrando indipendenza nel completare i compiti senza la necessità di una supervisione costante.

Un lavoratore proattivo è ligio alla pianificazione e organizzazione, infatti, pianifica le proprie attività e identifica i potenziali problemi prima che si verifichino e prepara piani di contingenza ed è orientato ai risultati. Infatti, una persona proattiva mantiene l’attenzione sugli obiettivi aziendali e lavora in modo efficiente per raggiungerli monitorando regolarmente i progressi verso gli obiettivi e apportando modifiche necessarie per rimanere sulla buona strada.

Un altro comportamento di una persona proattiva al lavoro è la collaborazione attiva il teamwork utile per supportare i colleghi e costruire relazioni.

Come sviluppare la proattività sul lavoro

Anche sul fronte del lavoro è possibile sviluppare e migliorare la proattività e richiede un impegno consapevole. Di fronte a una sfida o a un problema, anziché focalizzarsi sugli ostacoli, è utile concentrarsi sulle possibili soluzioni stimolando la creatività e che permette di affrontare le situazioni con maggiore flessibilità. Un altro aspetto fondamentale è lo sviluppo di un’attitudine orientata alla soluzione.

È importante stabilire Obiettivi Chiari e SMART, ben definiti. realistici e raggiungibili. oltre che allineati con le responsabilità lavorative, e infine raggiungibili in un periodo di tempo impostato.

Soprattutto nel lavoro pianificare e organizzare il lavoro è cruciale in quanto permette, attraverso un piano d’azione, di suddividere gli obiettivi in compiti più piccoli e gestibili. Grazie agli strumenti di pianificazione, come agende, calendari e liste di cose da fare per tenere traccia delle tue attività è possibile ottimizzare il tempo, tracciare il progresso degli obiettivi e prioritizzare i compiti assegnando priorità in base alla loro importanza e urgenza.

Anticipare e prepararsi per il futuro consente di prevedere le esigenze future e prepararsi adeguatamente adattandosi rapidamente ai cambiamenti e alle nuove situazioni lavorative.

Accetta il rischio e sii disposto a provare nuove idee e approcci coltivando un atteggiamento positivo concentrandosi sulle soluzioni piuttosto che sui problemi, trovando le motivazioni intrinseche che spingono a migliorare e a raggiungere gli obiettivi.

Infine, anche il supporto di un coach può aiutare a sviluppare la proattività attraverso feedback e supporto personalizzato.

In ultimo, ma non meno importante, è importante assicurare di dedicare tempo sufficiente al riposo e alle attività ricreative.

Coaching e proattività

Il coaching è uno strumento potente per sviluppare e migliorare la proattività sia a livello personale che professionale.

Attraverso la definizione degli obiettivi, la pianificazione strategica, lo sviluppo delle competenze, la gestione dello stress e la resilienza, il coaching supporta i clienti nel diventare più proattivi e nel raggiungere i loro obiettivi personali e professionali. Un coach può fungere da guida, motivatore e partner nella crescita, aiutando le persone a prendere l’iniziativa e a plasmare il proprio futuro con intenzionalità e fiducia.

Un coach aiuta i clienti a chiarire i propri obiettivi a lungo e a breve termine, rendendoli specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e temporizzati (SMART). La definizione degli obiettivi è fondamentale per sviluppare una mentalità proattiva. Il coach guida inoltre il cliente nella creazione di piani d’azione dettagliati che suddividono gli obiettivi in compiti più piccoli e gestibili, rendendo più facile anticipare le esigenze future e prepararsi adeguatamente.

Il coaching fornisce supporto nella formazione e nello sviluppo di competenze specifiche necessarie per essere proattivi, come la gestione del tempo, le capacità di problem-solving e la comunicazione efficace e a sviluppare un senso di responsabilità personale, incoraggiando a prendere l’iniziativa e a assumersi la responsabilità delle proprie azioni e risultati.

Un coach lavora con i clienti per trovare e mantenere le loro motivazioni intrinseche, che sono fondamentali per la proattività, e aiuta i clienti a sviluppare flessibilità e adattabilità, abilità cruciali per anticipare e rispondere efficacemente ai cambiamenti e alle nuove situazioni.

In un percorso mirato di coaching si lavora inoltre sulla gestione dello stress e sulla resilienza, essenziale per adattarsi ai cambiamenti e affrontare le difficoltà in modo proattivo.

Infine, grazie ai feedback costruttivi il coaching aiuta i clienti a comprendere meglio le proprie prestazioni e a identificare aree di miglioramento incoraggiando l’auto-riflessione e aiutando i clienti a valutare regolarmente i loro progressi e a fare aggiustamenti necessari.

Come diventare coach

Per diventare Coach Professionista e lavorare nel mondo del coaching è fondamentale frequentare un corso di coaching professionalizzante e riconosciuto che rilasci l’attestato di Coach Professionista validato dalle più importanti organizzazioni di coaching in Italia.

Nella scelta del percorso è importante selezionare un programma formativo riconosciuto da Asso.Co.Pro. e/o ICF, le organizzazioni di coaching più importanti in Italia.

Infatti, queste associazioni hanno individuato le principali competenze che il coach professionista deve possedere, hanno definito le linee guida del coaching e hanno stabilito le caratteristiche che un corso di coaching deve avere per poter diventare coach professionista.

Queste competenze e linee guida, regolamentano anche i vari tipi di coaching: il coaching motivazionale, il coaching generativo, il coaching umanistico, il coaching in PNL, etc.

Il percorso di studio della Scuola di Coaching Master Coach Italia è stato realizzato per soddisfare le esigenze di coloro che vogliono effettuare un percorso professionalizzante e diventare Coach Professionista riconosciuto.

Il percorso si rivolge a figure professionali come manager, imprenditori, consulenti, HR, psicologi, psicoterapeuti, counselor, educatori, ma non solo, anche studenti, atleti, allenatori, team leaders, insegnanti…

Il corso permette di acquisire conoscenze tecniche e metodologiche in modo pratico e concreto.

Il corso si articola in 120 ore di formazione per diventare Coach Professionista in circa 3 mesi, con un appuntamento alla settimana. Al termine della Scuola di Coaching sono inclusi 2 attestati di Programmazione Neuro Linguistica (PNL).

Dopo aver frequentato il corso per diventare coach Professionista riconosciuto è possibile conseguire una specializzazione.