Cos’è un bisogno
“I bisogni sono le forze motivanti più potenti della vita.” – Steven Reiss
Nel corso della nostra vita, ogni azione, scelta o comportamento è guidato, in modo più o meno consapevole, da bisogni interiori.
I bisogni sono spinte interiori che ci motivano ad agire per soddisfare qualcosa che ci manca o che desideriamo. Possono essere fisiologici (come fame, sete, sonno), psicologici (come il bisogno di appartenenza, riconoscimento, sicurezza) o più profondi, legati al nostro senso di identità e scopo.
I bisogni non sono solo mancanze da colmare, ma energie che muovono la nostra vita. Capirli significa iniziare a comprendere noi stessi, le nostre relazioni e i motivi per cui ci comportiamo in un certo modo.
Il termine bisogno deriva dal latino besonium, che significa necessità, mancanza. Quindi fin dall’antichità il bisogno è stato inteso come mancanza di qualcosa che ci serve per stare bene o per sopravvivere.
Platone e Aristotele già parlavano di bisogni, anche se non con questo termine. Per loro, l’uomo agisce per colmare delle mancanze: per Platone, per esempio, la fame è mancanza di nutrimento; per Aristotele, ogni azione è diretta a uno scopo (il telos), spesso per soddisfare una necessità.
Con pensatori come Rousseau, si comincia a parlare del rapporto tra bisogni naturali e bisogni sociali. Rousseau distingue tra i bisogni semplici dell’uomo in natura e quelli più complessi creati dalla società.
Anche nell’economia classica Karl Marx parlava di bisogni in relazione alla produzione e al lavoro. Secondo lui, i bisogni dell’uomo sono in parte naturali, ma si sviluppano nella storia e cambiano con il sistema economico.
Il concetto più noto viene da Abraham Maslow, psicologo americano, che negli anni ’40 ha proposto la piramide dei bisogni. Secondo Maslow, i bisogni sono gerarchici:
- Fisiologici (cibo, acqua)
- Sicurezza (protezione, stabilità)
- Sociali (relazioni, amore)
- Stima (rispetto, successo)
- Autorealizzazione (sviluppare il proprio potenziale)
Anche Steven Reiss, psicologo americano, ha sviluppato una teoria chiamata:“Theory of 16 Basic Desires” – Teoria dei 16 desideri/bisogni fondamentali. Secondo Reiss, ogni persona è motivata da 16 bisogni universali, che però si esprimono in modo diverso in ognuno di noi. Questi bisogni sono innati, duraturi e presenti in ogni essere umano, ma con intensità diversa da individuo a individuo.
A cosa servono i bisogni
“La felicità è soddisfare i propri bisogni interiori, non quelli materiali.” – Anomino
I bisogni ci orientano. Sono come una bussola interiore che ci guida nel prendere decisioni, stabilire priorità e costruire la nostra quotidianità. I bisogni servono a dare direzione alla vita. Sono come forze interne che ci spingono ad agire, a cercare qualcosa che ci manca, a muoverci verso ciò che ci fa stare bene. Ogni scelta che facciamo, ogni desiderio che inseguiamo, nasce da una mancanza o da una tensione che vogliamo colmare. Possono riguardare il corpo, come il bisogno di mangiare o dormire, ma anche la mente e il cuore, come il desiderio di essere amati, capiti o riconosciuti.
Senza bisogni non ci sarebbe motivazione. I bisogni ci mettono in movimento, ci fanno crescere, ci fanno cercare soluzioni, relazioni, esperienze. Sono parte della nostra natura e cambiano con noi: alcuni restano per tutta la vita, altri nascono da nuove situazioni o da chi vogliamo diventare.
I bisogni:
- Ci aiutano a sopravvivere (pensiamo al bisogno di cibo, protezione, salute).
- Ci permettono di relazionarci con gli altri (bisogno di amore, appartenenza, riconoscimento).
- Ci stimolano a realizzarci come individui unici (bisogno di autonomia, significato, conoscenza).
Perché è importante conoscere i propri bisogni
“Ciò che un uomo può essere, deve essere.” – Abraham Maslow
Conoscere i propri bisogni è fondamentale per vivere in modo più autentico e consapevole. Ogni nostra scelta, emozione o relazione è influenzata da ciò che ci manca o desideriamo. Comprendere cosa ci motiva davvero ci aiuta a prendere decisioni più chiare, in linea con ciò che siamo, piuttosto che lasciarci guidare da pressioni esterne o abitudini inconsapevoli. Sono mappe interiori che ci raccontano chi siamo, cosa vogliamo, e dove vogliamo andare.
Ci permette anche di comunicare meglio, riducendo conflitti e fraintendimenti: sappiamo esprimere cosa vogliamo e ascoltare ciò di cui gli altri hanno bisogno. Questo migliora la qualità delle relazioni, rendendole più autentiche e soddisfacenti.
Dal punto di vista personale, riconoscere i bisogni insoddisfatti ci offre l’opportunità di crescere, di prenderci cura di noi stessi e di cambiare ciò che non ci fa stare bene. Spesso, giudichiamo noi stessi o gli altri per desideri che sembrano troppo o fuori posto, ma se iniziamo a vederli come espressioni naturali della nostra interiorità, possiamo passare dal giudizio alla comprensione.
I 16 bisogni fondamentali secondo Steven Reiss
“Ogni individuo ha una lista di bisogni che sono più forti o più deboli a seconda della loro personalità.”- Steven Reiss
Steven Reiss, professore di Psicologia e Psichiatria presso la Ohio State University, ha sviluppato una teoria rivoluzionaria: secondo lui, esistono 16 desideri di base che motivano il comportamento umano. Questi desideri non sono difetti o virtù, ma tendenze naturali e universali, che ognuno di noi possiede in misura diversa.
L’idea nacque negli anni ’90, in seguito a un periodo di ricovero ospedaliero. Durante quel tempo, Reiss rimase colpito dalla dedizione e dalla gioia con cui le infermiere svolgevano il loro lavoro, e iniziò a interrogarsi sul legame tra l’essere umano e la felicità.
Da queste riflessioni nacque il suo interesse per la motivazione umana, e in particolare per la struttura profonda dei desideri che guidano il comportamento. Reiss si rese conto che, fino a quel momento, pochi studi avevano analizzato in modo sistematico i desideri umani, e che mancava un modello teorico in grado di descriverli in modo chiaro e scientifico. Da qui, prese avvio la sua ricerca che lo portò a identificare e definire i 16 bisogni fondamentali che influenzano le nostre scelte e il nostro modo di vivere, ecco quali sono:
- Accettazione – Sentirsi amati, inclusi, approvati.
- Curiosità – Esplorare, conoscere, imparare.
- Ordine – Avere chiarezza, struttura, regole.
- Attività fisica – Muoversi, agire, fare esperienze fisiche.
- Onore – Vivere secondo principi, moralità, coerenza.
- Ideale familiare – Avere relazioni stabili, costruire una famiglia.
- Status – Distinguersi, emergere, avere prestigio.
- Vendetta – Competere, prevalere, pareggiare i conti.
- Risparmio – Accumulare, conservare, pianificare.
- Indipendenza – Essere autonomi, liberi, autosufficienti.
- Contatto sociale – Avere una vita sociale attiva, comunicare.
- Tranquillità – Evitare stress, cercare calma e sicurezza.
- Mangiare – Gustare il cibo, soddisfare il piacere del nutrirsi.
- Riconoscimento – Sentirsi apprezzati, notati, valorizzati.
- Romanticismo/Sessualità – Vivere la dimensione intima e sensuale.
- Spiritualità – Cercare un senso più profondo, credere in qualcosa di più grande.
Reiss sottolinea che ogni individuo ha un profilo motivazionale unico. Ciò significa che, pur avendo tutti i 16 bisogni, l’intensità di ciascuno di essi varia da persona a persona. Questo spiega perché due individui possono reagire in modo completamente diverso alle stesse situazioni.
A differenza di teorie come quella di Maslow, dove i bisogni fisiologici sono considerati più fondamentali di quelli psicologici, Reiss non dà una gerarchia ai bisogni. Per lui, tutti i 16 desideri sono fondamentali, ma vengono soddisfatti in modo diverso a seconda delle priorità e delle circostanze individuali.
La teoria di Steven Reiss aiuta a comprendere le motivazioni profonde che guidano ogni persona, offrendo un modello utile per migliorare diversi aspetti della vita quotidiana:
- Comprendere sé stessi: Ogni individuo ha un profilo unico di desideri che influenza pensieri e comportamenti. Conoscerlo aiuta a vivere in modo più consapevole.
- Migliorare le relazioni: Sapere quali desideri guidano noi e gli altri favorisce la comunicazione, riduce i conflitti e rafforza la comprensione reciproca.
- Crescita personale: Riconoscere i propri desideri principali permette di fare scelte più autentiche, in linea con i propri valori.
- Benessere psicologico: Soddisfare in modo equilibrato i desideri fondamentali favorisce la motivazione, l’equilibrio emotivo e il senso di realizzazione.
- Ambito spirituale e religioso: Le tradizioni religiose spesso rispondono a diversi desideri di base, influenzando il coinvolgimento e il senso di appartenenza.
La teoria di Reiss è utilizzata anche in ambito psicologico e terapeutico. Aiuta i professionisti a comprendere meglio le motivazioni e le difficoltà delle persone, indirizzando il trattamento o la consulenza verso la soddisfazione di bisogni insoddisfatti.
Reiss ha applicato la sua teoria anche nel contesto lavorativo, suggerendo che ogni individuo è motivato da desideri diversi, e che per favorire il successo e la soddisfazione lavorativa, bisogna riconoscere e adattare l’ambiente lavorativo ai bisogni motivazionali dei dipendenti.
I 16 bisogni fondamentali secondo Steven Reiss e il coaching
“Il segreto per vivere è crescere, evolversi e soddisfare i tuoi bisogni più profondi. Quando non lo fai, resti bloccato.” – Tony Robbins
La teoria dei 16 desideri fondamentali di Steven Reiss è un importante strumento nel coaching, utilizzato per comprendere i bisogni motivazionali individuali e migliorare diversi aspetti della vita di una persona.
Nel contesto del coaching, la consapevolezza dei desideri fondamentali permette di personalizzare i percorsi di crescita, creando strategie che rispondono alle specifiche motivazioni di ciascuno. Inoltre, capire i bisogni non soddisfatti aiuta a superare blocchi emotivi e a gestire frustrazioni, creando un ambiente favorevole per il cambiamento positivo.
La teoria è utile anche per migliorare le relazioni interpersonali.
Nel coaching aziendale e nel business coaching, la conoscenza dei bisogni motivazionali è fondamentale per sostenere la leadership e migliorare la dinamica dei team, poiché ogni collaboratore è motivato da desideri diversi. Un leader consapevole dei bisogni dei suoi membri può quindi creare un ambiente di lavoro che soddisfi queste esigenze, migliorando la performance collettiva.
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