LA PARTITA DELLA MIA VITA

Ho partecipato al laboratorio del Gymnasium  (clicca qui) “Il Gioco delle Parti” tenuto dalle Coach MCI Luigia Marino e Nicoletta Santoro. Lo scopo dell’incontro era quello di allenarsi ad individuare le proprie parti interiori, a farle dialogare e a dare un ruolo a ciascuna di loro attraverso una metafora. Ho immaginato me stesso come una squadra di calcio in cui giocatori, allenatore e dirigente rappresentano vari aspetti della mia vita. Questa è la mia storia.

LA PRESENTAZIONE

Grazie ragazzi! Due parole per esprimere la felicità di una città intera, in festa già da diverse ore per la vittoria del Campionato di calcio da parte della propria squadra, gli Underdogs. Sì, proprio loro. Quelli su cui alla vigilia praticamente nessuno avrebbe scommesso un centesimo ora sono i Campioni, i primi ad essere riusciti a spodestare gli Overcats dal trono della League – A dopo quasi dieci anni. E il destino ha voluto che all’ultima giornata del torneo fossero proprio le due compagini in lotta per il titolo ad affrontarsi, con i Cats due punti sopra i Dogs in classifica e con il vantaggio di giocare in casa, nel famigerato CatStadium, un’enorme arena in grado di contenere fino a 100.000 persone. Neanche a dirlo, per l’occasione lo stadio era tutto esaurito, una vera bolgia. Nonostante il gran caldo per l’avvicinarsi dell’estate lo spettacolo è stato incredibile. I Cats hanno schierato in campo la miglior formazione possibile, nella quale spiccava il tridente d’attacco Judge (Giudice, Giudizio) – General (Generale, Generalizzazione) – De Form (Deformazione), oltre 50 gol in tre nel corso della stagione. Anche i Dogs, autori di un’annata stratosferica, hanno fatto giocare i titolarissimi.

LA CRONACA

il match si mette subito molto bene per i detentori del titolo. I Cats alla fine del primo tempo sono in vantaggio per 3-0 grazie ai gol dei loro attaccanti, complice una pessima prestazione del portiere dei Dogs, Outward (Parte Esterna, Esteriorità). Nel secondo tempo la squadra ospite sembra però giocare con un piglio diverso, andando a segno prima col suo cannoniere Sporty (Parte Sportiva) e poi addirittura con un difensore, Sound (Parte Musicista), soprannominato “il Pianista” perché interviene sul pallone con la stessa eleganza di un musicista che muove le dita sulla tastiera. La partita si riapre. Comincia la girandola delle sostituzioni e gli allenatori, Francis (Io) per i Dogs e Sicnarf (Francis al contrario) per i Cats, cercano di intervenire al meglio sulla formazione. Nei Dogs entra un nuovo regista, Carl Oach (C. Oach, Parte Mental Coach), una scelta coraggiosa da parte del mister vista la sua giovane età ma che si rivela più che azzeccata in quanto il ventenne centrocampista pareggia clamorosamente i conti a 5 minuti dalla fine, al termine di un’azione in contropiede cominciata da una respinta provvidenziale di Outward su Judge, e segna al terzo minuto di recupero una rete incredibile, un bolide da fuori area che si insacca alle spalle del portiere avversario Wall (Muro, si contrappone all’Esteriorità). È il gol che vale un’intera stagione. Cats – Dogs 3-4 e gli ospiti, con questi tre punti, scavalcano in classifica i padroni di casa vincendo il Campionato. Al triplice fischio i tifosi dei Dogs, giunti in massa per sostenere la propria squadra, sono in delirio. Persino l’irremovibile Direttore Generale Scholar (Studioso, Parte dello Studente Universitario) si lascia andare esultando come un ragazzino. Proprio mentre i giocatori stanno per tornare negli spogliatoi, anche i tifosi dei Cats si alzano in piedi per applaudire i nuovi Campioni. Un meraviglioso esempio di fair-play. Al rientro in città gli Underdogs vengono accolti da una marea di sostenitori pronti a cantare per tutta la notte. Ma cosa avrà detto all’intervallo il mister Francis ai suoi giocatori per generare una tale reazione? “Semplice. Giocate come se foste tante parti di una sola persona, tutti verso lo stesso obiettivo!”.

LA CONCLUSIONE

Oggi non ha vinto la squadra più forte, ma quella più versatile (questa parola racchiude tutte le parti viste in precedenza). Grazie ragazzi!

COSA HO IMPARATO

Quest’esperienza potentissima mi ha permesso di conoscermi meglio e di imparare ad apprezzare valori e risorse di ciascun lato di me. Ogni parte è importante e funzionale per il mio percorso di crescita e ciascuna contribuisce attivamente alla mia felicità. Grazie!

 

Francesco Mastromarco
(Coach e Allievo Scuola di Coaching MCI)