La formula della performance: P = P – I
La formula della performance, resa celebre dal coach Tim Gallwey, è semplice ma estremamente potente: Performance = Potenziale – Interferenze. In forma sintetica: P = p – i.
Questa formula esprime un principio fondamentale del coaching e dello sviluppo personale: il nostro risultato reale (Performance) dipende da quanto del nostro potenziale riusciamo a esprimere, al netto delle interferenze. Se il potenziale è alto ma le interferenze sono molte, la performance sarà bassa. Se invece si riducono le interferenze, anche a parità di potenziale, la performance aumenta. È un invito a spostare l’attenzione non solo sull’allenare le capacità, ma anche sul liberare la mente e il corpo da ciò che li blocca.
Cos’è la performance
La performance rappresenta il risultato effettivo di un’azione, di un comportamento o di un’interazione rispetto a un obiettivo specifico. È ciò che una persona riesce realmente a realizzare in una determinata situazione, sia essa professionale, sportiva, relazionale o creativa. In ambito umano, sportivo e organizzativo, la performance non dipende solo dalle capacità tecniche o dalle competenze apprese, ma anche dallo stato emotivo, dalla consapevolezza e dalla qualità dell’ambiente in cui si agisce. Comprendere cosa influenza la performance è fondamentale per ogni percorso di crescita personale o professionale
Cos’è l’interferenza
L’interferenza è tutto ciò che ostacola o riduce l’espressione del nostro potenziale e, quindi, depotenzia la nostra performance. Può essere interna, come paure, convinzioni limitanti, stress o mancanza di focus, oppure esterna, come contesti poco favorevoli, pressioni ambientali o mancanza di risorse. Le interferenze agiscono come rumore mentale o operativo che sottrae energia, lucidità e presenza all’azione. Più è alta l’interferenza, più la performance si abbassa, anche se il potenziale resta elevato. Riconoscere le interferenze è il primo passo per trasformarle e liberare la nostra vera efficacia.
Cos’è il potenziale
Il potenziale è l’insieme delle risorse, delle competenze, delle capacità e delle qualità che una persona possiede, anche se non sempre ne è consapevole. Include tanto le abilità tecniche quanto quelle emotive, relazionali e cognitive. Il potenziale è ciò che possiamo essere o fare se tutte le condizioni fossero favorevoli e se nulla ci trattenesse. Non è fisso, può crescere nel tempo attraverso l’apprendimento, l’esperienza e l’allenamento mentale. Valorizzare il potenziale significa coltivare la fiducia nelle proprie possibilità e imparare ad accedervi in modo consapevole.
Come usare la formula della performance
Usare la formula della performance significa iniziare a osservare le proprie azioni quotidiane con uno sguardo nuovo. Ogni volta che si ottiene un risultato inferiore alle aspettative, è utile chiedersi: “Quali interferenze erano presenti?”. Le risposte possono spaziare dall’ansia al giudizio, dalla stanchezza alla confusione. Questo approccio aiuta a responsabilizzarsi, perché porta il focus su ciò che è modificabile. Allo stesso tempo, incoraggia a riscoprire il proprio potenziale, cioè ciò che si è in grado di fare quando si è presenti, centrati e fiduciosi.
Come usare la formula della performance nel coaching
Nel coaching, la formula della performance è uno strumento guida per lavorare sull’efficacia della persona. Il mental coach non si limita ad aumentare le competenze, ma aiuta il cliente a individuare e ridurre le interferenze. Il processo parte dalla consapevolezza: quali pensieri, emozioni o dinamiche ambientali stanno frenando il cliente? A partire da questa esplorazione, il coach facilita l’accesso al potenziale, attraverso domande potenti, ascolto attivo e tecniche di allenamento mentale. Applicare la formula nel coaching significa accompagnare la persona in un percorso di liberazione, piuttosto che di aggiunta. Non si tratta di diventare “di più”, ma di togliere ciò che ostacola ciò che si è già.
Dove imparare la formula della performance
Puoi imparare la formula della performance leggendo il lbro “Il gioco interiore nel tennis” di Timothy Gallwey.
Se, invece, desideri imparare ad utilizzare la formula della performance ti suggeriamo di seguire la Scuola di Coaching MCI che ti consegna strumenti, tecniche e metodologia per applicare la formula della performance nella tua vita e nella vita dei tuoi clienti.
Oppure, puoi seguire la Scuola di Sport Coach Italia che, invece, ti consegna abilità e strumenti per usare la formula della performance nel mondo dello sport, quindi con atleti e sportivi.
Infine, puoi seguire la scuola di Ikigai Coach che ti consegna la metodologia dell’Ikigai per eliminare le interferenze e vivere una vita piena.
Tutti i percorsi segnalati sono riconosciuti da Asso.Co.Pro. (Associazione Coach Professionisti), pertanto rispettano standard di qualità formativi e rilasciano attestati riconosciuti.
Libri sulla formula della performance
Uno dei testi fondamentali che introduce la formula della performance è “The Inner Game of Tennis” di Timothy Gallwey, considerato il padre del coaching moderno. Questo libro, anche se nasce in ambito sportivo, è applicabile a ogni area della vita. Altri testi che approfondiscono il concetto, pur con linguaggi diversi, includono “Il gioco interiore e il lavoro”, sempre di Gallwey, e opere di autori come John Whitmore (ad esempio “Coaching for Performance”), che ampliano l’uso della formula nel contesto aziendale e personale. Anche in Italia, alcuni coach professionisti hanno portato la formula nei loro modelli, integrandola con approcci di crescita umana ed etica.
Scuola di Coaching Master Coach Italia
Il nostro percorso formativo “Scuola di Coaching MCI” è riconosciuto da Asso.Co.Pro. (Associazione Coach Professionisti).
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