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“Quanta felicità occupa un grammo di meraviglia?”

La meraviglia non è un muscolo e, probabilmente, ha ben poco di razionale per essere confinata in un recinto di nozioni. Ma la meraviglia c’è, esiste!

Come è possibile allora, allenarla? Come fare a vincere quell’abitudine che spegne gli occhi?

E’ con questa sana curiosità che si è aperto il Webinar “Allenare la Meraviglia” tenuto dalla Coach MCI Luigia Marino. Il webinar ha dato l’occasione a noi partecipanti di scoprire o riscoprire la meraviglia. Dopo una breve presentazione e introduzione siamo stati messi subito davanti a una domanda potente:

“Ultimamente c’è stato un momento in cui hai provato meraviglia?”

Non è stato facile rispondere, probabilmente perché presi dalla routine quotidiana ci sfugge “l’essenziale che è invisibile agli occhi”, ma poi, Luigia ha saputo accendere in noi il fiammifero della meraviglia! Sì, insieme abbiamo capito che la meraviglia è essenzialmente questo, un fiammifero che fa luce e che una volta acceso è difficile da spegnere. La meraviglia illumina i momenti bui ed è in grado di mostrare la bellezza collaterale che risiede in ogni situazione, anche in quelle di profondo dolore. Grazie agli esercizi pratici ognuno di noi ha potuto mostrare parti di sé, ritrovarsi nelle parole dell’altro, percepire la meraviglia e soprattutto sentirsi meraviglia! Alcuni l’hanno trovata nella bellezza della natura, nella forza di un seme che soffre per sbocciare per poi regalare una pianta, un albero, un fiore che donano bellezza; altri l’hanno trovata nella musica, negli oggetti, nel sole che splende, in un arcobaleno che nasce, in un progetto, per strada…ovunque!

La meraviglia è in ogni posto

Questo conferma che la meraviglia è in ogni posto, basta solo saper guardare quello che ci circonda con attenzione, con curiosità e mantenere viva la dimensione del gioco abbassando il volume del giudizio. Poche semplici regole per far si che il fiammifero della meraviglia illumini gli occhi di chi la vive e che, guardandosi allo specchio, si riconosca la meraviglia che già è, splendore nella propria fragilità. Infine unendo i risultati delle attività svolte è venuto fuori un bellissimo messaggio per ognuno di noi, da leggere e rileggere per far si che il fuoco della meraviglia rimanga vivo.

Gramellini ha posto la domanda: “Quanta felicità occupa un grammo di meraviglia?”

Difficile rispondere anche a questo, ma è bene farne una bella scorta!

                                                                                Giuseppe Valerio Caporale

                                                                                (Allievo e Coach MCI)