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Le parole che non ti ho detto

Parlare senza parlare. Ecco quello che facciamo per il 95% del tempo con il nostro corpo, con la nostra voce, con tutti i modi che abbiamo di esprimerci oltre le parole.

Quando la brillante Daniela Marrocco (Coach MCI) ha catturato la nostra attenzione con questa rivelazione che smentisce tutte le convinzioni logocentriche della cultura occidentale, abbiamo subito capito tutti che le cose che non conosciamo del linguaggio non verbale sono ancora moltissime.

Il corpo non mente

Quanto ci è rimasto dei nostri avi preistorici? Praticamente tutto. Ma è necessario che qualcuno ci aiuti a riscoprire quello che i nostri antenati sapevano bene: il corpo capisce prima e meglio, l’istinto ci guida e salva, gli altri ci parlano col corpo e, attraverso il corpo, noi parliamo a loro. Delle nostre ancestrali emozioni primarie e universali, ma anche di tutte le sfumature che ci siamo cuciti addosso con l’evoluzione sociale e culturale.

Tutto si fa chiaro

Quando impari a decodificare, ecco che tutto si fa chiaro: i piedi sono frecce che indicano le situazioni verso le quali vogliamo camminare o le persone dalle quali vogliamo fuggire, due labbra comunicano disprezzo o desiderio al solo incresparsi, una ruga diventa rivelatrice di un’ira malcelata e scostare i capelli da un collo svela un invito.

I benefici di una comunicazione profonda

Ma che utilità ha, nell’era della comunicazione scritta e mediata sino all’esasperazione, studiare il linguaggio corporeo? Potrei dire “tutta l’utilità del mondo” e ancora non avrei espresso efficacemente il concetto.
L’amore, le relazioni, il successo sociale e professionale, la buona riuscita di una trattativa commerciale, la mediazione familiare, la pregnanza di una arringa, la conoscenza dei figli e mille altri aspetti della vita umana traggono giovamento dall’esser costruiti su una comunicazione profonda e a tutto sesto.

I grandi filosofi

Noi siamo esseri sociali ma soprattutto interattivi e, parafrasando Bauman:Ogni nostro fallimento è imputabile solo ad un fallimento comunicativo.”

A casa, come dopo ogni apprendimento che si rispetti, portiamo l’unica certezza che ogni bravo insegnante tramanda ai suoi allievi: “Quello che sappiamo è solo una goccia, ciò che ignoriamo è un oceano.” Isaac Newton

Aspettando il prossimo Webinar

Aspettando il prossimo webinar sul tema, non ci resta, dunque, che rileggere ogni parola che ci è stata regalata e i due più grandi libri da cui si impara, l’umanità e noi stessi.

Claudia Loiacono
(Partecipante webinar MCI)