“In un mondo VUCA, la chiarezza è potere.” – Bob Johansen, futurista presso Institute for the Future.
Il termine VUCA nasce nel contesto militare statunitense, precisamente presso il U.S. Army War College negli anni ’80, come risposta alla fine della Guerra Fredda. In quel momento storico, veniva meno l’equilibrio bipolare tra USA e URSS, lasciando spazio a nuovi e imprevedibili scenari geopolitici.
Il mondo, improvvisamente, non era più regolato da schemi rigidi e noti, ma da dinamiche fluide, imprevedibili e interconnesse, che richiedevano nuove capacità di leadership e adattamento.
Negli anni 2000, il VUCA è stato adottato dal mondo del management e delle risorse umane. Le grandi aziende, in particolare le multinazionali, hanno iniziato a utilizzarlo per descrivere le condizioni di mercato in continua evoluzione, segnate dalla globalizzazione, dalla digitalizzazione e dalle crisi economiche. Oggi è una parola chiave nelle business school e nei corsi di leadership strategica.
Sebbene nato in ambito militare e aziendale, il modello VUCA oggi è utilizzato anche nella scuola, nei percorsi educativi e nelle pubbliche amministrazioni. In particolare, aiuta a riflettere su come preparare studenti e cittadini a vivere in un mondo dove non si può più contare su certezze assolute, ma serve spirito critico, adattabilità e capacità di cooperare.
VUCA è un acronimo che descrive il mondo in cui viviamo oggi: un contesto instabile, complesso e difficile da prevedere. È usato per spiegare la natura mutevole delle condizioni sociali, economiche, ambientali e geopolitiche in cui organizzazioni e individui si trovano ad operare.
L’acronimo sta per:
- V – Volatility – Volatilità
- U – Uncertainty – Incertezza
- C – Complexity – Complessità
- A – Ambiguity -Ambiguità
Viviamo in una società sempre più interconnessa e dinamica, dove eventi lontani possono avere impatti immediati e globali. Capire il concetto di VUCA aiuta persone, organizzazioni e istituzioni a sviluppare resilienza e capacità di adattamento, promuovere una leadership consapevole e orientata al cambiamento e allenare il pensiero critico e la capacità di agire nell’incertezza.
Le caratteristiche del VUCA
“Non puoi prevedere il futuro, ma puoi prepararti ad affrontarlo.” – Anonimo, citato spesso in contesti di leadership VUCA.
Il modello VUCA si basa su quattro dimensioni fondamentali Volatilità, Incertezza, Complessità e Ambiguità che descrivono le principali sfide dei contesti contemporanei.
La volatilità rappresenta la rapidità con cui avvengono i cambiamenti. In uno scenario volatile, le situazioni possono trasformarsi all’improvviso e senza preavviso. Questo obbliga persone e organizzazioni a reagire con prontezza e flessibilità. Un esempio chiaro di volatilità lo abbiamo vissuto con la pandemia di COVID-19: in pochi mesi, interi settori economici e sociali sono stati stravolti, imponendo adattamenti immediati a realtà imprevedibili.
L’incertezza, invece, riguarda l’impossibilità di prevedere con esattezza ciò che accadrà. Anche quando si dispongono di dati e informazioni, non sempre è possibile stabilire con chiarezza le cause e gli effetti di un’azione. Ci si trova così in situazioni in cui è difficile prendere decisioni sicure, perché mancano punti di riferimento stabili. Pensiamo, ad esempio, all’introduzione di una nuova tecnologia: può rivoluzionare il mercato oppure fallire, e spesso è difficile sapere in anticipo come reagiranno gli utenti o i concorrenti.
La complessità è legata alla presenza di molti elementi interconnessi che influenzano una stessa realtà. In contesti complessi, ogni decisione deve tener conto di una molteplicità di fattori che rendono difficile una visione d’insieme e lineare. Un caso emblematico è quello della gestione dei servizi pubblici, come la sanità o l’istruzione, dove ogni intervento richiede di considerare aspetti normativi, economici, culturali e sociali.
Infine, l’ambiguità descrive quelle situazioni in cui mancano informazioni chiare e univoche. Spesso, la realtà presenta elementi nuovi, senza precedenti, o segnali che si prestano a interpretazioni diverse. In questi casi, anche la scelta più ponderata può risultare rischiosa, perché le variabili in gioco non sono ben definite. Un esempio è rappresentato da norme o regolamenti che, in mancanza di chiarimenti ufficiali, vengono applicati in modo diverso da un contesto all’altro, generando confusione e incertezza operativa.
Queste quattro dimensioni non agiscono in modo isolato, ma si intrecciano tra loro, delineando un quadro che richiede nuovi strumenti di lettura, capacità di adattamento e approcci decisionali più flessibili e riflessivi.
A cosa serve il modello VUCA
“Non sopravvive il più forte, né il più intelligente, ma chi si adatta meglio al cambiamento.” – Charles Darwin
Nel contesto attuale, caratterizzato da rapidi cambiamenti e crescente imprevedibilità, il modello VUCA rappresenta una chiave di lettura utile per comprendere e affrontare le sfide della complessità. Non si tratta soltanto di un acronimo, ma di un vero e proprio strumento concettuale capace di orientare l’analisi e la risposta a fenomeni sociali, economici e organizzativi in continua trasformazione.
Utilizzare il VUCA significa dotarsi di una lente con cui interpretare meglio ciò che accade. Di fronte a scenari turbolenti, discontinui o ambigui, il modello consente di riconoscere le dinamiche in atto e di dare un nome a quelle sensazioni diffuse di incertezza o instabilità che spesso ostacolano il processo decisionale. In questo senso, funziona come un dispositivo di consapevolezza collettiva.
Il concetto di VUCA stimola anche una riflessione sulle competenze necessarie per operare efficacemente in contesti complessi. Tra queste emergono la flessibilità, la capacità di adattamento, il pensiero critico e sistemico, l’intelligenza emotiva e la leadership situazionale. Tali competenze risultano fondamentali non solo nei settori privati e manageriali, ma anche nel mondo della scuola, nei servizi pubblici, nella sanità e nella pubblica amministrazione.
In un ambiente VUCA, pianificare non significa fissare rigidamente obiettivi a lungo termine, ma predisporre strategie capaci di adattarsi a condizioni in evoluzione. Ciò comporta l’adozione di approcci agili, la valorizzazione del monitoraggio continuo e l’adozione di modelli decisionali più flessibili. In questo senso, il VUCA si rivela uno strumento utile per chiunque abbia responsabilità nella governance o nella progettazione di interventi, sia in ambito pubblico che privato.
Infine, il VUCA può contribuire alla creazione di un linguaggio comune all’interno delle organizzazioni, utile a facilitare il dialogo tra dirigenti, operatori, educatori e cittadini. Condividere una stessa cornice interpretativa aiuta a costruire alleanze, a riconoscere i vincoli reali e a individuare leve d’azione per affrontare le difficoltà con spirito collaborativo. In tal modo, il modello diventa anche uno strumento culturale che favorisce il confronto e la coesione.
L’applicazione del VUCA
“VUCA è la nuova normalità. Impara a cavalcare l’onda, non a contrastarla.” – Frase ricorrente nelle trasformazioni aziendali e digitali.
Il modello VUCA non è solo una teoria da studiare, ma un approccio pratico che può essere adottato in diversi contesti. Il suo utilizzo permette di analizzare le sfide in modo più lucido e di elaborare strategie più efficaci per affrontarle.
Nelle aziende, il VUCA è utilizzato per progettare strategie resilienti, per gestire crisi o per preparare i leader a decisioni complesse. Molte imprese, soprattutto multinazionali o start-up innovative, lo adottano nei piani di formazione manageriale.
Nella pubblica amministrazione, può essere impiegato per orientare processi di cambiamento, riforme organizzative o la gestione delle emergenze. Aiuta, ad esempio, a comprendere le reazioni della cittadinanza, i vincoli normativi o la rapidità con cui una crisi sanitaria può evolvere.
Nel mondo scolastico ed educativo, il VUCA viene usato per progettare percorsi che aiutino studenti e insegnanti a sviluppare competenze trasversali, come pensiero critico, collaborazione, gestione dell’incertezza, fondamentali per affrontare il mondo di oggi.
Nel terzo settore, associazioni e reti sociali lo impiegano per adattare i propri servizi alle esigenze di una società in continuo cambiamento, promuovendo approcci più agili, flessibili e inclusivi.
VUCA e coaching
“Il coaching aiuta a trasformare il caos del VUCA in opportunità di crescita.” – Marshall Goldsmith
Il coaching è un percorso di accompagnamento che aiuta le persone ad affrontare il cambiamento, a raggiungere obiettivi e a scoprire e valorizzare le proprie risorse personali. In un mondo segnato da instabilità, velocità e complessità, descritto dal modello VUCA, il coaching diventa uno strumento ancora più prezioso e attuale.
I cambiamenti arrivano rapidamente, spesso in modo imprevedibile, e le informazioni disponibili non sempre sono chiare o complete. Il coaching, in questo scenario, offre uno spazio sicuro dove poter riflettere, dare senso alle esperienze e sviluppare nuove strategie per muoversi con fiducia anche dentro l’incertezza.
Attraverso il coaching, le persone imparano a prendere decisioni anche quando non hanno certezze assolute, a definire obiettivi flessibili che possono adattarsi alle trasformazioni del contesto, a rafforzare la propria consapevolezza, l’autogestione e la resilienza. Il coaching aiuta a stare nel cambiamento, invece che fuggirlo, offrendo strumenti concreti per affrontare l’instabilità con lucidità.
In un ambiente volatile, il coaching stimola l’adattabilità e la prontezza nel rispondere ai cambiamenti. Quando regna l’incertezza, aiuta a ritrovare una direzione interiore e a non farsi travolgere dal caos. Di fronte alla complessità, favorisce una visione sistemica della realtà, allargando il pensiero. E quando si vive in un clima di ambiguità, allena l’intuito, la chiarezza comunicativa e la gestione dell’ansia.
Applicare il modello VUCA al coaching non significa solo comprendere meglio il contesto in cui si lavora, ma anche modificare il modo di fare coaching. Il coach non si limita più a fissare obiettivi rigidi con il cliente, ma lo accompagna nella costruzione di scenari flessibili e adattabili. L’intervento non punta solo al miglioramento della performance, ma mira a far emergere risorse interiori come la creatività, l’autoefficacia e la flessibilità mentale. Si lavora su competenze trasversali come il pensiero critico, l’intelligenza emotiva e la gestione dello stress e delle relazioni, tutte fondamentali per affrontare con successo situazioni complesse e in continua evoluzione.
Integrare il modello VUCA nel coaching porta numerosi benefici concreti: maggiore flessibilità mentale e comportamentale, sviluppo dell’intelligenza adattiva, capacità di prendere decisioni in condizioni instabili, potenziamento della leadership personale e professionale, apertura al cambiamento e riduzione della paura dell’ignoto, migliore gestione del tempo e dello stress.
VUCA e parent coaching
“Nel mondo VUCA, non serve la certezza, ma il coraggio di esplorare: il coaching è il compagno di questa esplorazione.” – Sir John Whitmore.
Oggi fare i genitori è più difficile che in passato. Il mondo è pieno di cambiamenti rapidi, incertezze, situazioni complesse e spesso confuse.
Anche le famiglie vivono ogni giorno queste sfide. I genitori si trovano a educare figli che crescono in un mondo digitale, pieno di stimoli, ma anche di pressioni. Le regole del passato non sempre funzionano, e i dubbi sono tanti.
Proprio qui entra in gioco il parent coaching: un percorso di supporto che, unito al modello VUCA, aiuta mamme e papà ad affrontare meglio la realtà in cui vivono.
Usare il VUCA nel parent coaching significa aiutare i genitori a sviluppare nuove competenze educative. Ad esempio, imparare a adattarsi ai cambiamenti, come un figlio che cambia scuola, amicizie o interessi, ad accettare l’incertezza non sempre ci sono risposte pronte, a vedere i problemi da più punti di vista cercando di capire cosa c’è dietro a un comportamento, e a gestire la confusione con più calma e fiducia.
Il coaching non dà ricette pronte, ma aiuta il genitore a crescere insieme al figlio, con uno sguardo aperto, empatico e capace di imparare anche dagli errori. Il genitore non cerca di controllare tutto, ma impara a guidare con flessibilità, ascoltando, osservando e adattandosi.
I benefici di usare il VUCA nel parent coaching sono tanti: aiuta a capire meglio il contesto attuale in cui vivono i figli, favorisce un atteggiamento più calmo e meno rigido nelle decisioni, sviluppa fiducia nelle proprie capacità educative, migliora la comunicazione in famiglia e aiuta ad affrontare le difficoltà con maggiore equilibrio e senza sentirsi soli.
Come diventare parent coach
“Il coaching è la bussola che orienta nel mare tempestoso del VUCA.” — Michael Bungay Stanier, autore di “The Coaching Habit”.
Diventare Parent Coach significa accompagnare i genitori nel loro ruolo educativo, aiutandoli a gestire le sfide quotidiane, a migliorare la relazione con i figli e a trovare soluzioni concrete nei momenti di difficoltà.
Il corso di Specializzazione in Parent Coaching offerto da Master Coach Italia (MCI) è pensato per chi vuole diventare coach specializzati nel supporto alla genitorialità, fornendo strumenti pratici e competenze teoriche fondamentali.
Il corso MCI comprende sei moduli che coprono aspetti come l’ascolto attivo, la comunicazione efficace, la gestione delle emozioni e le tecniche di coaching applicate al contesto familiare. Grazie a questa formazione, si acquisiscono capacità per accompagnare i genitori nella definizione di obiettivi flessibili e strategie personalizzate, utili a gestire le complessità e le incertezze della vita familiare.
Iscriversi a questo corso significa entrare in un percorso serio e professionale, riconosciuto a livello nazionale, che apre la strada a una carriera come Parent Coach.
Ti consiglio un libro
“In un mondo VUCA, la capacità di vedere chiaramente il futuro non è importante quanto la capacità di navigare nell’incertezza con coraggio e agilità.” – Bob Johansen
Nell’ambito del business il libro “Leadership in un mondo VUCA. Come guidare con successo in contesti complessi, incerti e ambigui” di Bob Johansen è un testo per chi vuole comprendere come affrontare le sfide di un mondo sempre più instabile e imprevedibile.
Il libro parte dal concetto di VUCA per descrivere la realtà attuale, dove i cambiamenti avvengono rapidamente e le vecchie certezze non sono più valide. Johansen, esperto futurista e membro dell’Institute for the Future, offre una guida pratica per chi deve prendere decisioni e guidare persone in questo contesto.
Ciò che rende questo libro particolarmente prezioso è l’approccio concreto: non si limita a spiegare i problemi, ma fornisce strumenti e strategie per sviluppare una leadership adattiva, flessibile e capace di innovare. Il testo è ricco di esempi reali che aiutano a capire come applicare il modello VUCA nella pratica quotidiana, sia nel mondo aziendale sia in altri ambiti, come la pubblica amministrazione, l’educazione e persino la crescita personale.
Scuola di Coaching Master Coach Italia
Il nostro percorso formativo “Scuola di Coaching MCI” è riconosciuto da Asso.Co.Pro. (Associazione Coach Professionisti).
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