Come affrontare la ripartenza
Siamo passati alla fase 2. E’ il momento questo di affrontare la Ripartenza. Dopo oltre 60 giorni di chiusura totale, di imposta clausura, possiamo ritornare ad affacciarci al mondo. Il mondo, quello stesso mondo di cui abbiamo avuto l’occasione per ammirarne la bellezza da lontano, per apprezzare un pianeta che si scopriva distante anni luce dall’ANTROPOCENTRISMO a cui lo avevamo ridotto.
Il lockdown
Il lockdown ci ha messi difronte alle nostre PAURE, alle nostre SOLITUDINI, alle nostre necessità ed anche davanti alle nostre RISORSE. E’ stata la nostra FANTASIA spesso a portarci oltre le nostre mura la sera, la nostra capacità di ADATTAMENTO tecnologico a metterci in contatto con i nonni lontani, la NOIA ci ha fatto riscoprire sapori ed odori delle radici: il pane fatto in casa, la torta della zia, la lasagna la domenica come unica lancetta delle giornate che scivolavano alcune, inceppavano altre, senza alcuna differenza.
Abbiamo perso la ROUTINE frenetica a cui eravamo abituati e ne abbiamo ritrovata un’altra, più umana – forse – ma nuova e in quanto nuova fonte di STRESS per tutti noi.
E poi, e poi abbiamo scoperto 2 cardini essenziali della nostra esistenza: la MANCANZA e il SUPERFLUO. Quanto ci sono mancati i tramonti nei primi pomeriggi primaverili – in cui mentre cantavamo dai balconi vedevamo le rondini iniziare a puntellare il cielo? Di quante cose invece abbiamo saputo fare a meno senza avvertirne il peso? Cose che magari fino al giorno prima pensavamo fossero INDISPENSABILI.
Abbiamo scoperto che indispensabile è l’arte e che proprio la BELLEZZA ci salverà. “Bellezza” da intendere come fonte e risultato dell’amore, della cura, della vita stessa. La SOLIDARIETA’ che abbiamo sviluppato non è stata forse una manifestazione di bellezza?
Ed è cosi, forse, che siamo arrivati alla ripartenza con l’illusione di essere MIGLIORI.
La ripartenza
Eppure la ripartenza ci mette di fronte alla dura realtà: essere migliori è una SCELTA che compiamo tutti i giorni. Ogni mattina non appena ci svegliamo fino a quando non chiudiamo gli occhi addormentandoci, la sera.
Non ci rende migliori puntare il dito contro i peggiori – serve a poco; migliori ci rende scegliere di fare i piccoli gesti di cui abbiamo scoperto l’enorme valore nei 60 giorni prima. Lasciare il mondo pulito, mantenere uno sguardo d’amore e accompagnarlo alla parola migliore da dire. Mantere l’intenzione positiva, buona, pura, bella. Cosa vogliamo portarci di quello che abbiamo vissuto: solo il dolore e la frustrazione o anche quello che abbiamo imparato di noi come esseri nel mondo?
Come affrontarla
La ripartenza si affronta custodendo ciò che di bello abbiamo scoperto e portando tutto questo attraverso il nuovo noi nel nuovo mondo.
Perché 60 giorni così ci hanno cambiato ed il bello è che siamo noi a stabilire in cosa. Proviamo a prendere un foglio e a scrivere le scoperte, i ricordi, i momenti che ci davano sollievo, le abitudini che ci hanno salvato e manteniamole.
Un ritmo di lavoro più flessibile (che non vuol dire lavorare di meno ma con una migliore gestione del tempo), il pranzo a casa seduti attorno ad un tavolo, le telefonate ai genitori, sono solo alcuni degli esempi possibili delle nuove abitudini che sono più sane e che possiamo provare a mantenere. Voi ne individuerete delle altre. Alzarsi presto e fare yoga. Leggere con calma un bel libro. Ascoltare musica in salone. E ancora e ancora.
Il distanziamento sociale
Il distanziamento sociale è forse la parte più evidente di questa ripartenza, insieme alle mascherine ovvio. E questo cambia in modo radicale il nostro essere in relazione. Può essere questa un’ulteriore fonte di frustrazione. Allora puntiamo sul bilanciamento della relazione: aumentiamo l’intensità degli sguardi e siamo leali e sinceri, perché se sorridiamo col cuore ci sorride tutto – pure il naso. Rapportiamoci in maniera EMPATICA, lì dove è negato l’abbraccio il nostro corpo saprà comunicare all’altro il nostro ESSERCI PER LUI.
La ripartenza si affronta consapevoli della PAURA ma sicuri del proprio CORAGGIO.
BUONA RIPARTENZA A TUTTI.
Luigia Marino
(Coach e allieva di MCI)
Scuola di Coaching Master Coach Italia
Il nostro percorso formativo “Scuola di Coaching MCI” è riconosciuto da Asso.Co.Pro. (Associazione Coach Professionisti).
Le nostre sedi: Milano | Roma | Bari
Complimenti Luigia articolo chiarissimo e gioioso come te ! Spero serva a tanti per una ripartenza intelligente e altruista .