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Fa caldo.
Tempo di mare.

Tempo di giudizi, più che mai.

Cosa? Vorresti farmi credere che dall’inizio della bella stagione, all’idea di scendere in spiaggia,  non ti sei mai guardata, almeno una volta, allo specchio, immaginando cosa penseranno gli altri del tuo fisico non proprio longilineo?
O a cosa penserà la tua vicina di ombrellone di quel costume così scollato? O ancora a cosa penserà il tuo compagno di quel bellissimo abito da mare ma troppo trasparente? Stai sorridendo, vero? Quindi ho ragione! 😉

Ti sei mai chiesto perché lo hai pensato? Perché i condizionamenti che provengono dal mondo esterno sono talmente elevati che diamo peso al giudizio della gente, costantemente, inconsciamente.

GLI ALTRI”: una delle fonti di programmazione che influenza il nostro cervello in maniera significativa, ma non la sola.

Dove sei nato? Io in Italia. Anche tu? Bene, quindi ti vesti in un certo modo, giusto? Se fossi nato in Africa, piuttosto che in Tibet, o in India, avresti indossato gli abiti che di solito usi? Direi di no. “LA CULTURA”, è la prima fonte di programmazione del nostro cervello. Il “dove” nasciamo fa una bella differenza! Facciamo qualche altro esempio. Ci sono Paesi in cui ci si cura solo con l’agopuntura; Paesi in cui la poligamia fa da padrona; paesi in cui professare una religione può significare farsi saltare in aria in nome di una entità superiore. Se è vero che la cultura influenza in nostro cervello, secondo te, quello che pensi, è frutto del tuo pensiero? O piuttosto il tuo pensiero è oggetto di condizionamento esterno? Pensaci.

Procediamo oltre. Chi più, chi meno, guardiamo tutti la tv, abbiamo almeno un cellulare ed usiamo qualche altro strumento tecnologico che ci tenga connessi al mondo circostante. Quali messaggi ci arrivano? Noam Chomsky (Professore emerito del Massachusetts Institute of Technology), uno dei maggiori esperti di comunicazione al mondo, ha addirittura stilato 10, (non una ma dieci!!) strategie di manipolazione delle masse attraverso i mass media. “MASS MEDIA”, altra fonte di programmazione. Vi rendete conto? In pratica qualcuno studia e propone strategie per “influenzare” il nostro cervello. Si, capito bene, ci plasmano il cervello! E quando non abbiamo, o meglio, non vogliamo raccogliere tutte le informazioni utili per fare la scelta più consona a noi, prescindendo da quanto propinato dai media, ci facciamo guidare dal “Principio della riprova sociale”;  secondo, infatti, Robert Cialdini, psicologo statunitense, “L’uomo che si trova in un gruppo, è portato a seguire il comportamento della maggioranza”, in assenza di una idea precisa che lo possa guidare. Chiaro si?

Torniamo agli ALTRI. Quante decisioni prendiamo realmente nella vita senza temere il giudizio altrui? Viviamo un’esistenza talmente condizionata che la risposta è (e non credo di sbagliarmi)  “poche, pochissime”. Siamo soliti dirci: “Ma non posso, cosa penseranno gli altri”, o “Sai che figura farei?”, o ancora “Alla mia età? Proprio non posso”.

Ma chi è che ci dice queste cose? Lo sai vero che qualcuno ci parla? E’ la nostra vocina interiore, in gergo tecnico Self Talk; “ME STESSO”: la peggiore (a mio parere) fonte di programmazione del nostro meraviglioso cervello!!! Quante  storie ci raccontiamo, ogni attimo, ogni giorno, per mesi e mesi ed un anno dopo l’altro. Quanto, siamo effettivamente liberi di scegliere? Quanto, ci diamo il permesso di decidere quello che ci rende felici? Più facile scegliere qualcosa di mediocre che ci faccia andare avanti. Più comodo e meno dispendioso.

Martin Luther King sosteneva: “Può darsi non siate responsabili per ciò che vi è accaduto, ma lo diventerete nel momento in cui non farete nulla per cambiare”.

Quindi, sebbene le fonti di programmazione del cervello siano diverse, tutti abbiamo la possibilità di cambiare. Come? Lavorando su di noi e cominciando a dare attenzione a tutto quello che ci sembra vincolarci nella vita. Dando importanza a quello che scegliamo di essere e non a quello che il mondo attorno vuole farci credere, o vorrebbe che fossimo.

Scegliere per noi stessi.

Scegliere per essere persone felici.

Usare strategie utili per riprogrammare il nostro cervello, è un buon inizio.

Buona vita!

Samanta Mancini
(Coach MCI e Referente Scuola di Coaching MCI – Foggia)