Nel vasto oceano della mente umana, le metacredenze svolgono un ruolo cruciale nel plasmare il nostro modo di pensare, apprendere e affrontare le sfide quotidiane. Esse costituiscono il terreno fertile in cui germogliano le nostre convinzioni personali riguardo alle nostre capacità cognitive, creando un intreccio sottile ma potente che guida le nostre azioni e influisce sul nostro approccio alla conoscenza e all’apprendimento.
“Quello che tu credi che sia vero, alla fine diventa reale. Ciò che ti racconti si trasforma nel tuo destino.” Adamo Coach
Cosa sono le credenze metacognitive
Le metacredenze rappresentano la dimensione metacognitiva delle nostre credenze, concentrandosi sulle idee che abbiamo riguardo al nostro pensiero stesso. Queste credenze riflettono la nostra consapevolezza delle nostre abilità cognitive, la nostra capacità di monitorare e regolare il pensiero e la nostra valutazione personale del nostro livello di competenza in compiti specifici.
Le metacredenze fungono da specchio riflettente sulla nostra mente, permettendoci di riconoscere e comprendere le nostre abilità e limitazioni. Questa autocoscienza è fondamentale per navigare il complesso labirinto della cognizione umana.
Le credenze metacognitive positive riguardano il beneficio o il vantaggio di rimanere coinvolti nell’attività cognitiva che costituisce la Sindrome Cognitivo-Attentiva (“Se mi preoccupo del futuro, riuscirò a evitare il pericolo”). Le metacredenze positive creano un’illusione momentanea di gestione dello stato emotivo o di risoluzione di un problema; mantengono stili di pensiero e modalità attentive disfunzionali che non fanno che aumentare gli stati emotivi negativi che a loro volta creano circoli viziosi con ulteriori pensieri negativi ripetitivi.
Le credenze metacognitive negative riguardano invece l’incontrollabilità, il significato, l’importanza e la pericolosità dei pensieri e delle esperienze cognitive (“La preoccupazione danneggerà la mia mente”). A seguito di tali credenze, insorgeranno ulteriori reazioni emotive negative e strategie di coping disfunzionali in circoli viziosi.
Le metacredenze non sono solo riflessioni passive, ma agenti attivi nel modellare il nostro comportamento. La nostra fiducia o incertezza riguardo alle nostre abilità può determinare il nostro livello di impegno, la persistenza di fronte alle sfide e la scelta di strategie di risoluzione dei problemi.
Inoltre, le metacredenze giocano un ruolo chiave nell’ambito dell’apprendimento. La percezione di sé stessi come capaci o incapaci in determinati contesti può influenzare la motivazione e la predisposizione ad affrontare nuove informazioni.
Le metacredenze sono le stelle che guidano la nostra nave nel vasto oceano della cognizione. Comprendere, coltivare e adattare queste credenze può trasformare il nostro modo di pensare, aprendo porte alla consapevolezza, all’apprendimento e alla realizzazione personale. Alla fine, la navigazione attraverso le metacredenze diventa un viaggio di autoesplorazione e crescita che arricchisce la nostra comprensione del mondo e di noi stessi.
Le caratteristiche delle credenze metacognitive
Le credenze metacognitive sono componenti cruciali della metacognizione, riflettendo le idee che una persona ha riguardo ai propri processi cognitivi e alle proprie capacità intellettuali. Ecco alcune caratteristiche principali:
- Consapevolezza delle Capacità Cognitive: Le persone con credenze metacognitive sviluppate sono consapevoli delle proprie capacità cognitive. Sanno cosa sono in grado di fare e hanno una comprensione realistica delle loro abilità.
- Autovalutazione: Le credenze metacognitive coinvolgono l’autovalutazione delle proprie capacità cognitive. Una persona con forti credenze metacognitive può valutare in modo accurato il proprio livello di competenza in determinati compiti o aree di conoscenza.
- Controllo e Regolazione Cognitiva: Le credenze metacognitive influenzano la capacità di una persona di monitorare e regolare i propri processi cognitivi. Questo include la capacità di selezionare e utilizzare strategie di apprendimento adeguate e di adattare il proprio approccio in base alle esigenze del compito.
- Autocoscienza Metacognitiva: Le credenze metacognitive coinvolgono un alto grado di autocoscienza metacognitiva, il che significa che una persona è consapevole dei propri processi di pensiero e delle strategie utilizzate durante l’apprendimento o la risoluzione di problemi.
- Influenza sul Comportamento: Le credenze metacognitive hanno un impatto significativo sul comportamento. Ad esempio, una persona che crede di essere in grado di affrontare con successo una determinata attività sarà più propensa a impegnarsi attivamente e a persistere di fronte alle difficoltà.
- Variazioni Individuali: Le credenze metacognitive possono variare notevolmente da persona a persona. Alcuni individui possono avere una fiducia elevata nelle proprie capacità cognitive, mentre altri possono essere più critici e insicuri riguardo alle proprie abilità.
- Adattabilità: Le credenze metacognitive non sono statiche e possono essere modificate attraverso l’esperienza e il riflessivo autoesame. Le persone possono adattare le proprie credenze in risposta a nuove informazioni, sfide o successi.
- Influenza sull’Apprendimento e sulle Prestazioni: Le credenze metacognitive giocano un ruolo chiave nell’apprendimento e nelle prestazioni. La fiducia nelle proprie capacità può migliorare la motivazione e l’impegno nell’affrontare compiti complessi, mentre la mancanza di fiducia può avere l’effetto opposto.
Il modello metacognitivo di Wells
Secondo Wells vi sarebbero due tipologie di credenze metacognitive; esplicite (o dichiarative) e implicite (o procedurali).
Per credenza esplicita si fa riferimento a una credenza che può essere espressa verbalmente, come ad esempio: “Se mi preoccupo potrà venirmi un attacco di cuore”.
La credenza implicita invece fa riferimento alle regole e al programma che guida l’elaborazione e la modalità di pensiero, tanto che rappresenta lo stile di pensiero di una persona.
Il modello metacognitivo di Wells, sviluppato da Adrian Wells, è un quadro teorico che si concentra sulla comprensione e sulla gestione dei processi metacognitivi nel contesto dei disturbi d’ansia.
Wells ha sviluppato questo modello principalmente per spiegare come i processi di pensiero metacognitivi possono contribuire alla persistenza e all’escalation dell’ansia.
I componenti del Modello Metacognitivo di Wells
Credenze Metacognitive di Base:
- Credenze Riguardo ai Pensieri: Questo componente include le credenze riguardanti la natura e la gestione dei propri pensieri. Ad esempio, la convinzione che si debbano controllare completamente i pensieri negativi.
- Credenze Riguardo alla Preoccupazione: Wells identifica la presenza di credenze generalizzate sulla preoccupazione come un elemento chiave del modello.
Processi di Controllo Cognitivo:
- Preoccupazione: Secondo il modello, le persone ansiose spesso si impegnano in una forma di pensiero chiamata “preoccupazione meta-cognitiva”, che è la riflessione e la preoccupazione costante sui propri pensieri e sulle conseguenze temute.
- Istruzioni Metacognitive: Questo componente comprende le istruzioni interne date a se stessi sulla gestione del pensiero, come ad esempio dire a se stessi di non pensare a qualcosa o cercare di evitare pensieri negativi.
Processi di Monitoraggio Metacognitivo:
- Monitoraggio dei Pensieri: Wells suggerisce che le persone tendono a monitorare in modo eccessivo i propri pensieri, concentrando l’attenzione su pensieri indesiderati o ansiosi.
- Monitoraggio delle Prestazioni: Le persone possono anche monitorare in modo eccessivo la propria performance in situazioni ansiose, cercando segni di inefficacia o di imminente pericolo.
Attivazione delle Credenze Metacognitive:
- Reazioni Metacognitive: Questo componente si riferisce alle reazioni emotive e comportamentali scatenate dalle credenze metacognitive. Ad esempio, la preoccupazione e l’evitamento possono essere attivati dalle credenze sulla pericolosità dei propri pensieri.
Esperienze Cognitivo-Emotive:
- Emozioni Negative: Le credenze metacognitive possono contribuire alla generazione di emozioni negative. Ad esempio, la convinzione di non essere in grado di controllare i propri pensieri può portare a sentimenti di impotenza.
Attraverso l’intervento si mira a modificare le credenze metacognitive disfunzionali e a promuovere una gestione più adattiva dei processi cognitivi e delle emozioni. L’obiettivo è aiutare le persone a sviluppare una consapevolezza metacognitiva più equilibrata e a ridurre l’eccessivo monitoraggio e controllo dei propri pensieri.
Come coltivare metacredenze positive
Il primo passo per coltivare metacredenze positive è la consapevolezza verso il proprio pensiero e le proprie convinzioni. Riconoscere e comprendere le nostre credenze riguardo alle nostre capacità cognitive fornisce l’opportunità di esaminarle in modo critico.
Osservare i pensieri e le credenze riguardo alle capacità cognitive riconoscendo quando si pensa in modo negativo e cerca di identificare i modelli di pensiero disfunzionali.
Esplorare le credenze riguardo alle tue capacità permette di chiedersi cosa pensi di te stesso e delle tue abilità e verificare se queste credenze sono basate su prove concrete o sono distorsioni cognitive.
Inoltre, una riflessione continua sulle esperienze cognitive consente di aggiornare e modificare le metacredenze. Ogni sfida affrontata, successo ottenuto o ostacolo superato è un’opportunità per rafforzare una visione positiva di sè stessi.
Accettare le sfide come opportunità di crescita è fondamentale. Le metacredenze positive non eliminano le difficoltà, ma equipaggiano con la fiducia e la resilienza necessarie per affrontarle.
Tra gli elementi utili per coltivare metacredenza positive c’è la riformulazione positiva che consente di sostituire le credenze negative con pensieri più positivi e costruttivi. Ad esempio, se tendi a pensare di non essere abbastanza bravo, sostituisci quel pensiero con “Posso imparare e crescere attraverso le sfide.”
Come liberarsi dalle metacredenze
Tra i vari strumenti messi a disposizione, oltre al coaching, per liberarsi dalle metacredenze o anche dette convinzioni limitanti è possibile utilizzare il Metodo Cambia la tua storia® di Adamo Coach.
Adamo Coach ha infatti elaborato una Metodologia per la ristrutturazione delle credenze limitanti e per liberarsi dai pensieri negativi e dalle credenze limitanti.
Cambia la tua storia® è un’esperienza che offre la possibilità di svolgere un lavoro individuale su sé stessi, guidati dal coach Adamo e dal metodo Cambia la tua storia®.
L’incontro esperienziale offre diversi benefici, consentirà di liberarsi da convinzioni limitanti, guardare al passato, al presente e al futuro in modo completamente differente e cambiare radicalmente il modo di approcciarsi alla vita.
Il laboratorio si svolge in due giornate.
Ecco il programma dell’incontro prima giornata:
- Il potere delle “storie” che ci raccontiamo: come ci condizionano e ci limitano (esercitazione).
- L’impatto delle “storie” sulla nostra Autostima.
- Come si formano le convinzioni limitanti.
- Differenza tra credenza limitante e credenza madre. Come riconoscere entrambe.
- La tecnica dell’ampliamento percettivo per imparare a guardare oltre (esercitazione).
- Applicare Il metodo Cambia la tua storia® per individuare la propria credenza madre (esercitazione).
- Processo di consapevolezza: scoprire in che modo la storia che ci siamo sempre raccontati, ci ha condizionato (esercitazione).
- Recuperare il potere personale
Programma dell’incontro seconda giornata:
- L’ancoraggio corporeo della credenza madre: come riconoscere quando agisce la credenza madre (esercitazione).
- Come liberarsi dalla credenza madre (esercitazione)
- Periagogè: dove e come trovare la nuova storia potenziante.
- Individuare la nuova storia potenziante (esercitazione).
- Come ampliare l’impatto emotivo della nuova storia potenziante (esercitazione).
- Definizione del primo passo per il cambiamento (esercitazione).
- Il ruolo dell’altro nel processo di trasformazione e cambiamento.
- Come iniziare a vivere la nuova storia potenziante
Grazie al laboratorio Cambia la Tua Storia® centinaia di partecipanti hanno potuto davvero e concretamente liberarsi dalla propria Credenza Madre.
Scuola di Coaching Master Coach Italia
Il nostro percorso formativo “Scuola di Coaching MCI” è riconosciuto da Asso.Co.Pro. (Associazione Coach Professionisti).
Le nostre sedi: Milano | Roma | Bari