Il Coaching nello sport
Il coaching nello sport ha radici antiche, ma la sua forma moderna si è sviluppata a partire dalla seconda metà del XX secolo. Negli anni ’60 e ’70, il coaching sportivo è stato influenzato dallo sviluppo della psicologia dello sport.
In particolare, la psicologia dello sport ha iniziato a fornire agli allenatori una migliore comprensione di come la mente e il corpo interagiscono durante l’attività sportiva, mentre l’allenamento fisico si è evoluto in modo da fornire ai coach strumenti sempre più sofisticati per migliorare le prestazioni degli atleti.
Negli anni ’80 e ’90, il coaching sportivo è diventato sempre più professionale e specializzato, con la creazione di organizzazioni di coaching sportivo e l’istituzione di corsi di formazione specifici per i coach. Oggi, il coaching sportivo è una professione a sé stante, con un’ampia gamma di specializzazioni e metodologie, che vanno dalla psicologia dello sport, alla nutrizione, dalla psicologia della performance, alla PNL.
Quando nasce il coaching moderno nello sport
Volendo individuare un punto di inizio del coaching moderno nello sport, dobbiamo necessariamente fare riferimento al gioco interiore scoperto da W. Timothy Gallwey nel suo libro The Inner Game of Tennis (Il Gioco Interiore del Tennis) pubblicato nel 1974. In particolare, l’Inner Game si concentra sull’eliminazione delle interferenze e delle distrazioni mentali che possono ostacolare il raggiungimento degli obiettivi. Gallwey crede che la maggior parte delle difficoltà che le persone incontrano durante il gioco derivino da una tensione eccessiva, da un eccesso di pensieri e da una mancanza di fiducia in sé stessi.
Ovviamente, l’inner game ha trovato ampio spazio in ambito sportivo e può essere considerato il punto di partenza del coaching sportivo. Per approfondire, puoi consultare questo articolo: inner game per il coaching.
Da quel momento in poi, moltissime discipline, studiosi, allenatori e scoperte scientifiche hanno contribuito a dare forma al coaching sportivo e si è iniziato a parlare di mental coach.
Chi è il Mental Coach
Oggi, la definizione di mental coach non è più considerata corretta. Però, in passato, si è fatto ampio uso di questo termine per distinguere il mental coach, dal coach.
Infatti, il coach è l’allenatore. Ogni atleta, ogni squadra, ogni disciplina sportiva ha il suo allenatore, il suo coach.
Con la diffusione del coaching sportivo, però, si è iniziato a parlare anche di mental coach e a distinguerlo dal coach. Il mental coach è colui che interviene sulla prestazione mentale dell’atleta.
Ovviamente, il coach può essere anche il mental coach dei propri atleti, nel momento in cui hai seguito un percorso professionalizzante e riconosciuto.
In alternative, molti atleti o squadra si possono affidare e si affidano a mental coach esterni, per avere un supporto costante e migliorare la loro performance mentale.
Oggi, con la grande diffusione del coaching e la sua regolamentazione da parte di alcune organizzazioni nazionali e internazionali, si definisce Coach Professionista tutte quei coach che operano nel mondo del coaching. Dal business, al life, dallo sport, al career.
Perchè il coaching sportivo si è diffuso
Il coaching nello sport, o mental coach sportivo, è diventato sempre più importante negli ultimi decenni, poiché gli atleti e le squadre cercano di massimizzare le loro prestazioni. Ci sono diverse ragioni per cui gli atleti assumono un coach, ad esempio per migliorare la tecnica, aumentare la forza e la resistenza, sviluppare la strategia di gioco, migliorare la motivazione e la fiducia in sé stessi e molto altro.
Il mental coach sportivo può essere diviso in diverse categorie, a seconda della specializzazione del coach e del tipo di sport praticato. Ad esempio, ci sono coach specializzati nella preparazione fisica, nella tecnica di gioco, nella tattica di gioco, nella psicologia dello sport e nella nutrizione. Inoltre, ci sono coach che si occupano di atleti singoli, come quelli che lavorano con i corridori o i nuotatori, e coach che si occupano di squadre intere, come quelli che lavorano con le squadre di calcio o di basket.
Il coaching nello sport può essere sia un’attività a tempo pieno che a tempo parziale, a seconda delle esigenze dell’atleta o della squadra. Inoltre, ci sono coach che lavorano in modo indipendente e coach che sono impiegati da team o organizzazioni sportive.
Come funziona il coaching sportivo
In generale, il coaching nello sport si basa su una relazione di fiducia tra l’atleta o la squadra e il coach. Il coach deve essere in grado di comprendere le esigenze dell’atleta o della squadra e di fornire loro le competenze e gli strumenti necessari per migliorare le prestazioni. Inoltre, il mental coach sportivo deve essere in grado di motivare e incoraggiare gli atleti o la squadra a raggiungere i loro obiettivi, sviluppando la loro autostima e la loro fiducia in sé stessi.
Indubbiamente, il coach sportivo deve saper intervenire sulla motivazione, sulla forza di volontà, sull’atteggiamento e sulle dinamiche che incidono sulla performance.
Il coaching sportivo può essere svolto individualmente, attraverso delle sessioni di coaching o in gruppo, attraverso della attività di group coaching.
Quali sono le competenze del coach sportivo
Quali competenze deve avere un coach sportivo? In realtà, in Italia, la professione del coach non è regolamentata. Quindi, non esiste un regolamento univoco. Dall’altra parte, sul nostro territorio nazionale, operano diverse organizzazioni che si pongono l’obiettivo di mantenere alti gli standard professionali del coaching e definirne le competenze.
Infatti, queste organizzazioni di riferimento hanno individuato le competenze distintive che ogni coach professionista deve possedere. In questo modo, si identificano quelle abilità e capacità che ogni coach deve acquisire durante il suo percorso per diventare coach e si indicano le competenze che un coach professionista deve sviluppare e mettere in atto durante le sessioni di coaching.
Le competenze del coaching, quindi, diventano un parametro fondamentale per offrire un servizio di coaching di qualità, affidabile e coerente.
In generale, ecco quali sono le competenze e le abilità del coach sportivo individuate da una delle organizzazioni di coaching più importanti in Italia:
- Saper impostare la sessioni di coaching
- Saper interpretare il coaching mindset
- Co-Creare la Relazione
- Saper generare l’apprendimento e il cambiamento
Ogni competenza si suddivide in altre abilità e capacità con l’obiettivo di avere un coaching che sia affidabile, etico ed efficace.
Come si diventa coach sportivo
Come abbiamo specificato in precedenza, per diventare coach sportivo non c’è un regolamento univoco. Esistono diverse proposte formative e diversi approcci.
Per questo, è importante fare molta attenzione e distinguere percorsi professionalizzanti e riconosciuti, da corsi di sport coaching approssimativi e poco efficaci.
Infatti, Il Coach sportivo deve seguire prima un percorso di coaching professionalizzante e, successivamente, specializzarsi in sport coaching. Come puoi facilmente immaginare i corsi di una ventina di ore, magari svolte con dei video corsi pre-registrati non ti possono dare alcuna professionalità e garanzia.
Quindi, è importante affidarsi a scuola di coaching riconosciute e professionalizzanti. Per questo, puoi consultare ICF (International Coaching Federation), oppure l’Associazione Coach Professionisti (Asso.Co.Pro) che sono, in Italia, le associazione di riferimento per il coaching.
Più nel dettaglio, Asso.Co.Pro. ha individuato le competenze distintive del coach professionista e le Scuole di Coaching in Italia che assicurano gli standard minimi di qualità che puoi consultare a questo link: corsi riconosciuti.
A cosa serve il coaching sportivo
Il coaching sportivo è una pratica che mira a migliorare le prestazioni degli atleti attraverso l’individuazione e lo sviluppo delle loro abilità e potenzialità. Il coaching sportivo può essere utilizzato in diversi contesti, come le squadre sportive, le competizioni individuali e il fitness personale.
Il mental coaching sportivo si concentra sull’allenamento mentale degli atleti, sulla definizione degli obiettivi e sulla pianificazione delle strategie per raggiungerli. Gli allenatori sportivi lavorano in stretta collaborazione con gli atleti per identificare le aree in cui possono migliorare e sviluppare piani di allenamento personalizzati per aiutarli a raggiungere i loro obiettivi.
Il coaching sportivo può anche aiutare gli atleti a gestire lo stress e la pressione delle competizioni, migliorare la loro autostima e la loro motivazione e aiutarli a superare eventuali ostacoli che potrebbero incontrare nel loro percorso.
Quali sono le differenze tra coaching sportivo individuale e coaching sportivo di gruppo
Il coaching sportivo individuale e quello di squadra hanno obiettivi e approcci leggermente diversi.
Il coaching sportivo individuale si concentra sullo sviluppo delle abilità individuali dell’atleta e sulla creazione di un piano di allenamento personalizzato. L’allenatore lavora uno-a-uno con l’atleta per identificare le aree in cui può migliorare e per sviluppare un piano di allenamento che si adatta alle sue esigenze specifiche. Il coaching individuale può anche aiutare l’atleta a gestire lo stress e la pressione delle competizioni, migliorare la sua autostima e motivazione e aiutarlo a superare eventuali ostacoli che potrebbe incontrare nel suo percorso.
Il mental coaching sportivo di squadra, d’altra parte, si concentra sullo sviluppo di abilità di gruppo e sulla creazione di un ambiente collaborativo e motivante per l’intera squadra. L’allenatore lavora con l’intera squadra per identificare le aree in cui possono migliorare e per sviluppare un piano di allenamento che si adatta alle esigenze del gruppo. Il coaching di squadra può anche aiutare a creare un senso di coesione e di unità tra i membri della squadra, migliorando la comunicazione e la collaborazione.
In entrambi i casi, l’obiettivo del coaching sportivo è quello di migliorare le prestazioni degli atleti, ma i metodi utilizzati possono essere differenti in base al contesto. In generale, il coaching individuale si concentra maggiormente sullo sviluppo delle abilità individuali, mentre il coaching di squadra si concentra maggiormente sullo sviluppo delle abilità di gruppo e sulla creazione di un ambiente collaborativo e motivante per l’intera squadra.
Cerchi una scuola di sport coaching?
A questo punto, potresti avere voglia di diventare coach sportivo, di lavorare con gli atleti e aiutarli a migliorare la loro performance.
Come abbiamo detto in precedenza, devi fare molta attenzione a scegliere il percorso affidabile e che ti consegni realmente le competenze per lavorare come mental coach sportivo.
In Italia, esistono diverse offerte e proposte con differenti numero di ore, modalità di interazione e differenze anche nel percorso formativo.
Per aiutarti a diramare i tuoi dubbi, ti suggeriamo fortemente di scegliere percorsi formativi che siano stati riconosciuti da ICF o da Asso.Co.Pro. che sono le organizzazioni di riferimento in Italia per il coaching professionalizzante.
Frequentare percorsi formativi che non siano stati riconosciuti da queste due organizzazioni potrebbe crearti difficoltà lavorative e professionali, perchè potrebbe ostacolarti l’ingresso nel mondo del lavoro del coaching.
Coach Adamo
Direttore Scuola di Coaching MCI

Direttore Scuola di Coaching MCI, Creatore del metodo Cambia la Tua Storia®, Founder MovimentoTalento, Facilitatore Teoria-U, Creatore del Coaching Canvas. Presidente Asso.Co.Pro.