Differenze tra Coaching e Mentoring

Negli ultimi anni, il coaching e il mentoring hanno conosciuto una grandissima diffusione e sono metodologie ampiamente apprezzate e affermate.

Si rischia di fare una grande confusione tra mentor and coaching e di cadere in definizione ampie come mentoring coaching o coaching mentoring.

Esistono delle differenze tra mentoring e coaching? Quali sono gli elementi in comune e quando usare una metodologia piuttosto che un’altra?

Scopriamo in questo articolo qual è la differenza tra coaching e mentoring. Prima, però, una piccola panoramica su questi due approcci.

Cos’è il coaching

Il coaching è un processo di sviluppo personale o professionale in cui una persona, chiamata coachee, lavora con un coach per raggiungere specifici obiettivi o migliorare le proprie prestazioni. Il coaching si basa sull’idea che ogni individuo ha il potenziale per raggiungere il successo e il benessere personale, ma spesso ha bisogno di un aiuto esterno per identificare le proprie forze e debolezze e sviluppare un piano d’azione per raggiungere i propri obiettivi.

Il coach aiuta il coachee a identificare gli obiettivi specifici, a sviluppare un piano d’azione e a mantenere la motivazione e la responsabilità nel raggiungimento di tali obiettivi. Il coach utilizza tecniche di comunicazione efficace, di ascolto attivo e di feedback costruttivo per aiutare il coachee a sviluppare la consapevolezza di sé e a superare gli ostacoli che impediscono di raggiungere i propri obiettivi.

Il coaching può essere utilizzato in diversi ambiti come il lavoro, lo sport, la salute, la vita personale e può essere offerto sia individualmente che in gruppo. Il coaching può essere una fonte di crescita personale e professionale, aiutando le persone a sviluppare la loro autostima, le loro capacità di leadership e di comunicazione, migliorare le relazioni interpersonali e raggiungere il successo nel campo scelto.

Puoi entrare nel dettaglio a questo link: cos’è il coaching.

Cos’è il mentoring

Il mentoring è un processo di sviluppo professionale in cui una persona più esperta e competente, chiamata mentore, fornisce supporto, consigli e orientamento a una persona meno esperta o più giovane nella stessa professione o settore.

Il mentore utilizza la propria esperienza e competenza per aiutare il cliente a sviluppare le proprie competenze, a superare gli ostacoli e a raggiungere i propri obiettivi di carriera. Il mentoring si basa sulla relazione di fiducia tra il mentore e il cliente, che può durare per un periodo di tempo più lungo rispetto al coaching.

Il mentore può fornire al cliente informazioni sulle opportunità di carriera, consigli su come affrontare situazioni difficili, supporto emotivo e motivazionale, e feedback sulle prestazioni del mentee. Inoltre, il mentore può offrire al cliente la possibilità di ampliare la propria rete di contatti e di costruire relazioni che possono essere utili per la propria carriera.

Il mentoring può essere utilizzato in diversi ambiti, come il lavoro, la formazione, la ricerca accademica, l’imprenditoria e può essere fornito sia in modo informale che formale. Il mentoring può essere una fonte preziosa di apprendimento e crescita professionale, aiutando i clienti ad acquisire le competenze e le conoscenze necessarie per avere successo nella propria carriera.

Quali sono le differenze tra coaching e mentoring

Il coaching e il mentoring sono entrambi processi di sviluppo professionale che mirano a migliorare le competenze e le capacità dei partecipanti. Tuttavia, ci sono alcune differenze significative tra i due.

Il coaching si concentra sul miglioramento delle prestazioni individuali attraverso la definizione di obiettivi specifici e l’elaborazione di un piano d’azione per raggiungerli. Il coach aiuta il coachee a identificare le aree in cui ha bisogno di migliorare, a sviluppare nuove competenze e ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé. Il coaching può essere utilizzato in diverse aree, come il lavoro, lo sport, la salute e la vita personale.

Il mentoring, d’altra parte, è un processo di sviluppo professionale che si concentra sulla guida e sull’orientamento di una persona più giovane o meno esperta nella stessa professione o settore. Il mentore fornisce supporto, consigli e orientamento al mentee, con l’obiettivo di aiutarlo a sviluppare le sue competenze e a raggiungere i suoi obiettivi di carriera.

In sintesi, il coaching si concentra sull’individuo e sulle sue prestazioni, mentre il mentoring si concentra sulla guida e sull’orientamento di una persona più giovane o meno esperta nella stessa professione o settore.

Entrambi possono essere utili per sviluppare le competenze e le capacità professionali, ma hanno obiettivi e approcci leggermente diversi.

Quali sono le differenze di approccio tra il coaching e il mentoring

L’approccio del coaching è orientato a far emergere direttamente nel coachee le sue risorse, le sue capacità e a potenziare le sue abilità.

L’approccio del mentoring, d’altra parte, si concentra sulla guida e sull’orientamento del mentee (il cliente), attraverso la condivisione di esperienze e conoscenze da parte del mentore.

Quindi, la prima grande differenza consiste in un approccio che nel coaching è orientato alla scoperta delle risorse inconsapevoli del coachee. Invece, il mentoring è orientato alla guida e alla condivisione di esperienze.

Mentre il coaching si concentra sull’individuo e sulle sue prestazioni, il mentoring si concentra sulla guida e sull’orientamento di una persona più giovane o meno esperta nella stessa professione o settore.

Quali sono le differenze tra i due approcci in termini di risultati?

Il coaching tende a produrre risultati più immediati e misurabili, poiché si concentra su obiettivi specifici e sullo sviluppo di abilità e competenze. Il coachee riceve un feedback regolare e viene incoraggiato a prendere azioni specifiche per raggiungere i propri obiettivi.

D’altra parte, il mentoring tende a produrre risultati a lungo termine, poiché si concentra sulla guida e sull’orientamento nella propria carriera. Il cliente riceve consigli e supporto per sviluppare le proprie competenze e conoscenze, acquisire nuove prospettive e costruire relazioni professionali.

Quali sono gli ambiti di intervento del mentoring e del coaching

Gli ambiti di intervento del mentoring e del coaching sono molteplici e possono riguardare varie aree della vita professionale e personale. Di seguito sono elencati alcuni degli ambiti di intervento comuni:

Ambiti di intervento del mentoring:

  • Carriera e sviluppo professionale
  • Formazione e sviluppo accademico
  • Imprenditoria e startup
  • Leadership e gestione
  • Orientamento e inserimento nel mondo del lavoro
  • Sviluppo di competenze e conoscenze specifiche
  • Networking e costruzione di relazioni professionali

Ambiti di intervento del coaching:

  • Leadership e gestione
  • Sviluppo di competenze e conoscenze specifiche
  • Orientamento
  • Miglioramento delle prestazioni lavorative
  • Bilanciamento tra vita personale e lavoro
  • Gestione dello stress e del conflitto
  • Sviluppo di abilità comunicative e di relazione

Quali sono le competenze del coach e quali le competenze del mentor

Il coach professionista e riconosciuto deve avere specifiche competenze e abilità. La principale organizzazione in Italia di coaching, l’Associazione Coach Professionisti (Asso.Co.Pro.), ha individuato le competenze distintive del coach.

Le competenze del coach professionista riconosciuto da Asso.Co.Pro. sono suddivise in quattro macro aree:

  • Saper impostare la sessioni di coaching
  • Saper interpretare il coaching mindset
  • Co-Creare la Relazione
  • Saper generare l’apprendimento e il cambiamento

Ovviamente, ogni macro-area contiene delle specifiche. Puoi approfondire al link: competenze distintive del coach.

Il mentor, invece, dovrebbe possedere una serie di competenze specifiche per guidare e supportare efficacemente il mentee. Tra queste:

  • Esperienza e Conoscenza: il mentore dovrebbe avere un’esperienza significativa nel settore o nell’ambito in cui opera il mentee, per poter fornire una guida e un supporto adeguati. Dovrebbe anche avere una conoscenza approfondita delle tendenze del settore e delle opportunità di carriera.
  • Capacità di ascolto e di comunicazione: il mentore deve essere in grado di comunicare in modo chiaro e diretto, e di ascoltare attivamente il mentee per capire le sue esigenze e i suoi obiettivi.
  • Orientamento ai risultati: il mentore dovrebbe essere in grado di aiutare il mentee a definire obiettivi specifici e realistici, e di fornire un feedback costruttivo per aiutare il mentee a raggiungere questi obiettivi.
  • Capacità di networking: il mentore dovrebbe essere in grado di mettere in contatto il mentee con persone e risorse che possono aiutarlo a sviluppare le sue competenze e a raggiungere i suoi obiettivi di carriera.

Mentoring & Coaching, in entrambi i casi, l’obiettivo principale è quello di aiutare le persone a raggiungere il loro pieno potenziale e a realizzare i propri obiettivi professionali e personali.

Come diventare coach e come diventare mentor

A questo punto, potrebbe essere interessante per te, comprendere come diventare coach e come diventare mentor.

Per diventare coach devi seguire un percorso che sia riconosciuto dall’Associazione Coach Professionisti (Asso.Co.Pro) o da ICF.

A questo link trovi il percorso riconosciuto da Asso.Co.Pro e che ti abilita al processo di iscrizione ad ICF: come diventare coach.

Per diventare mentor, invece, puoi consultare questo link: EMCC Italia.

 Coach Adamo
(Direttore Scuola di Coaching MCI)