Attenzione…si CREA!

Quando ci chiedono di immaginare, andiamo a “ripescare” immagini vissute, piuttosto che crearne di nuove.
Si chiama IMMAGINAZIONE STRUTTURATA.

Questo accade perchè il nostro CERVELLO è una macchina a risparmio energetico che cerca di massimizzare il risultato con il minimo sforzo.

Questo è esattamente ciò che facciamo anche di fronte alle sfide che la vita quotidianamente ci presenta. Viviamo in modalità SEMIAUTOMATICA.
Alle sfide rispondiamo con l’esperienza, con le nostre certezze e con la nostra cultura.

Quando siamo creativi, invece, l’hardware (il nostro cervello) mette a nostra disposizione una quantità di energia di gran lunga superiore rispetto a quando usiamo la logica. Ma la creatività è indispensabile nella vita! Basti pensare ai primitivi ed alla loro capacità di mettere assieme diversi concetti (CONCEPTUAL BLANDING) per scoprire invenzioni utili alla loro sopravvivenza.
In pratica, non saremmo qui oggi se loro non fossero stati ideatori ieri!

Vi è mai capitato di dire: “Wow, si è accesa la lampadina!”.
Bene, in quel momento arriva l’insight, l’idea che si rivela.
Attraverso la percezione, raccogliamo informazioni dal mondo circostante grazie ai nostri sensi.
Il tutto viene elaborato ed archiviato in modo ordinato nel nostro cervello, quasi come fosse un armadio con dei cassetti.
L’arrivo dell’insight, implica che il nostro cervello sta investendo energia per ricercare tra i cassetti, tutti i pezzi utili che, collegati tra loro, consentono di realizzare un nuovo modello. Anche di pensiero.
Uscire fuori dagli schemi per dare sfogo alla creatività.

Studi dimostrano che le persone più creative si lasciano andare, non si giudicano, hanno una grande energia fisica, dedicano molte ore al loro lavoro e lo fanno con entusiasmo, danno molta più importanza al processo piuttosto che al risultato, si fanno molte domande, combinano gioco e disciplina, sono emotivamente felici e rilassate.

La domanda a questo punto è: siamo tutti creativi o lo sono solo alcuni di noi?
La buona notizia è che LO SIAMO TUTTI; la cattiva è che, nasciamo creativi, ma con l’ingresso nella scuola, che ci invita a pensare in maniera logica, iniziamo a perderci.
C’è di positivo che circa l’80% della creatività può essere appresa ed acquisita.
Come?
Nutrendo concentrazione e soprattutto attenzione in ciò che facciamo.

ALLENARE L’ATTENZIONE PER ALLENARE LA CREATIVITA’.

Alle volte facciamo attenzione a quello che stiamo facendo, senza rendercene conto. Si chiama “allenamento attentivo attivo” ed è quello che succede, ad esempio, quando ci dedichiamo ad un hobby. Diverso è il discorso dell’“allenamento attentivo ambiente”, in inglese mindfulness.
Scopo di questo secondo allenamento è rilassarsi, lasciandosi andare al qui ed ora e pensare solo al proprio respiro, allontanando dalla mente qualsivoglia pensiero.
Altra metodologia è la “meditazione trascendentale” per cui ciascuno di noi ha un mantra e la sua ripetizione induce ad uno stato di calma.

Maggiore sarà la nostra perseveranza nell’allenare l’attenzione, maggiore sarà la nostra capacità di porre in essere le condizioni per essere creativi.

E non dimentichiamo il VERDE!
Eh già, sembra che il verde sia il colore della creatività.
Studi evidenziano che il solo fatto di avere piante in ufficio aumenti fino al 15% la quantità di idee prodotte da chi lavora.
I ricercatori hanno, inoltre, scoperto che i bimbi che giocano all’aria aperta dove il verde predomina, hanno molte possibilità di dar vita a giochi più creativi di quelli che farebbero all’interno di un semplice cortile.
La convalescenza dei malati si riduce se le loro finestre affacciano su spazi verdi e addirittura  i carcerati hanno meno problemi di salute se hanno modo di vedere dalle loro celle, campagne o boschi.

Insomma, è primavera, il verde fiorisce e la nostra creatività non aspetta che prendere forma!

Samanta Mancini
(Coach MCI e Referente Scuola di Coaching MCI – Foggia)