Voglio essere molto schietto con te.

Lo so. Ci sono passato anche io. E con te e me molti altri.

Hai studiato tanto! Hai passato tra i banchi di scuola minimo 20 anni…Tanti vero?

E non solo. Fosse bastato solo studiare.

Hai dovuto impegnarti e arrivare a terminare gli studi.

Qualche volta studiando 7 camicie, o forse arrivando alla sufficienza per continuare a viverti la vita che ti eri riservato.

Come sia andata davvero tu solo lo sai.

Fatto sta che a questo punto le entrate e le uscite davanti agli esami sono terminate. Hai quel cappello di laureato stampato in una foto con i parenti che avrai cura di postare sul tuo social e forse anche stampare (poche cose vale la pena stampare in effetti ormai, ma quella per forza).

Una tappa. Un risultato. Importante. Così ti dicono tutti.

E ora, ti sei affacciato da qualche tempo nel mondo del lavoro. Fiero di quel pezzo di carta importante tra le mani (almeno così dicono i genitori, gli zii e i nonni) e tanti colloqui alle spalle.

Tutti dicono che sei bravo.

Che sei in gamba.

Che sei uno che studia molto, si applica, è affidabile, competente, pur senza esperienza.

Allora pensi: macino esperienze, continuo a farmi la “gavetta” …anche se ti rode: dopo tanti anni di studio.

Eppure, l’equazione non torna. Com’è che – parenti a parte – non ti arriva sto benedetto riconoscimento professionale?

Allora, continui a cercare, continui a dimenarti tra un’offerta di lavoro e un’altra. Tra un’esperienza professionale e un corso professionalizzante.

Il tuo Curriculum Vitae si arricchisce di competenze, di corsi e di attestati: ECDL, Lingua Inglese, Master, etc.

Intanto, continui a cercare, a inviare CV e collezionare “le faremo sapere”.

Decidi di provarne tutte: esperienza all’estero, nuovo corso per apprendere una seconda lingua e stage.

Torni fiducioso a cercare, ma il risultato non cambia.

A questo punto, hai un’illuminazione: e se mi mettessi in proprio? E se aprissi Partita IVA?

Ti lanci nella prima esperienza da “libero professionista”, magari non è il lavoro che avresti veramente voluto fare, il lavoro per cui hai studiato, ma anche questo “fa curriculum” e poi, finalmente, potrai dimostrare quanti vali.

Cosa ottieni?  Spero il massimo per te, ma i numeri sono impietosi. Probabilmente hai collezionato quello che stenti a confessarti come “altro fallimento”.

E il tuo morale è sotto i piedi e, ormai, non hai più voglia di cercare. O di metterti in gioco.

 

Al tuo posto penserei lo stesso.

Cosa puoi fare: continuare a inviare centinaia di CV,  collezionare piccolissime e insoddisfacenti esperienze lavorative, oppure è arrivato il momento di comprendere davvero COSA MANCA AL TUO PROFILO PROFESSIONALE?

Ti rianimi, apri il pc, selezioni il tuo CV redatto in modo impeccabile in formato europeo…e lo guardi. Attentamente.

 

Lo so, lo hai fatto tante volte, ma quando l’hai fatto, era sempre per aggiungere delle informazioni, questa volta, per analizzare COSA MANCA.

ESPERIENZE PROFESSIONALI: saranno brevi e diverse tra loro, ma almeno non possono dire che non ti dia da fare.

ISTRUZIONI E FORMAZIONE: tantissimi titoli e attestati.

COMPETENZE PERSONALI: qui tu hai scritto: ottime capacità comunicative, abile problem solver, orientato ai risultati e sempre proattivo, riesco a lavorare bene in gruppo, doti da leader.
Ma sarà vero? 

E’ proprio così? 

Infondo, ammettilo, hai riportato queste competenze personali, perché sono quelle che scrivono tutti!
E poi, come fa il selezionatore ad accorgersi che sono poco estroverso? Che non ho doti creative e che mi piacerebbe essere un Leader, ma non so proprio come si faccia?

 

Bene. A questo punto puoi darti una pacca sulla spalla. Perchè proprio questo è il punto. Ecco cosa manca!

 

SEGUIMI BENE. 

Quando tu ti relazione con una persona poco estroversa, te ne accorgi? Direi proprio di sì.
Quando parli con una persona presuntuosa, non aperta al confronto e testarda, lo intuisci subito? Sì. Quando esci in gruppo e tra di voi c’è un Leader, lo sai riconoscere? Certo che sì.
Il Selezionatore, il datore di lavoro, il tuo possibile partner di lavoro in pochi istanti si accorgono delle tue compentenze personali.

I tecnici le chiamano SOFT SKILLS (clicca qui)

Su quelle competenze che tutti copio-incollano alla fine del Curriculum NESSUNO PUO’ MENTIRE.

 

Chi ti ascolta si accorge immediatamente se davvero sai ascoltare, se davvero sei orientato ai risultati o se sai lavorare in Team.

 

A questo punto tocca a te.

Vuoi FARE LA DIFFERENZA? Credi che sia arrivato il momento di avere RAGIONE sugli altri candidati?

Vuoi finalmente arrivare ad avere quel riconoscimento che nonna, zia, papà, mamma e cugino ti hanno già dato per il solo fatto che porti il loro cognome, ma che non si traduce in valore anche economico?

 

ORA PUOI FARE TUTTO QUESTO

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Non ti basta?

Ok. Allora pensaci un attimo. Ci sono tantissime persone che posseggono il tuo stesso titolo di studio.

Altrettante hanno accumulato esperienze professionali analoghe se non migliori delle tue.

 

Allora, cosa fa la differenza? Come mai i recruiter scelgono un altro al posto tuo? Perché preferiscono altri a te? Ah, si già, i raccomandati.

Ma non saranno tutti raccomandati, andiamo.

Di quelli che non lo sono, pensaci: COSA HA FATTO LA DIFFERENZA NELLA LORO SCELTA?

 

Te lo svelo subito: i selezionatori non valutano solo COSA SAI, ma anche COME LO FAI.

 

Anche tu, vorresti lavorare e relazionarti con persone che hanno davvero spiccate competenze personali: sanno essere empatici, sanno essere Leader, sanno motivare, sanno affrontare e risolvere problemi e conflitti, etc.
E come te, anche gli altri scelgono coloro che sanno usare efficacemente le soft skills.

 

Ora, immagina di poter apprendere le soft skills più ricercate nel modo del lavoro, immagina di  poter sviluppare capacità comunicative, empatiche, organizzative e creative.

Cosa accadrebbe al prossimo colloquio?

Di cosa si accorgerebbe il prossimo selezionatore?

Mostreresti maggiore sicurezza, sapresti gestire le domande, metteresti in mostra le abilità personali che hai appreso e faresti la differenza!

 

A questo punto, la scelta è nelle tue mani.

Ed ora è il tuo momento di FARLA per ottenere i risultati che vuoi nella tua vita personale e professionale.

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Se aspetti oltre, ricorda: gli altri faranno la differenza prima di te.

Ma il tuo momento è arrivato, se lo vuoi.

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