È ora di affrontare gli indiscutibili del tuo team” è un articolo pubblicato dal MIT Sloan Management Review (MIT SMR).

I Team che desiderano essere efficaci ed eccellenti devono poter affrontare apertamente tutte le questioni che emergono all’interno di un gruppo di lavoro! 

Infatti, i ricercatori Ginka Toegel e Jean-Louis Barsoux hanno identificato 4 temi INDISCUTIBILI, che finiscono per paralizzare un’organizzazione e l’efficacia di un team di lavoro (o sportivo)!

Evitando i temi indiscutibili si evitano i conflitti, eventuali minacce e imbarazzi a breve termine.

Allo stesso tempo, però, non affrontare i temi indiscutibili manda in cortocircuito le relazioni autentiche tra i componenti del team, le possibilità di apprendimento reciproco e abbassano le prestazioni del team stesso. 

Questi 4 elementi indiscutibili – se non gestiti – soffocano le capacità di problem solving del team e l’evoluzione stessa del gruppo di lavoro.

I 4 elementi indiscutibili sono stati individuati dopo 10 anni di esperimenti e ricerche all’IMD Business School. Questi studi hanno analizzato le dinamiche di gruppo in squadre sportive d’élite, delle orchestre, dell’equipe mediche e – persino – una squadra di negoziatori di ostaggi.

I 4 ELEMENTI INDISCUTIBILI

1.LO PENSO, MA NON LO DICO
Il comportamento “lo penso, ma non lo dico” può essere molto pericoloso.
Si tratta di opinioni, idee, intuizioni che non emergono, che non vengono esposte. Quindi, non possono essere affrontate.  Ovviamente, si tratta di posizioni in contrasto con il pensiero comune del gruppo o in contrasto con il pensiero del Team Leader. Per questo, vengono celate.
Probabilmente, all’interno del gruppo si è creato un clima di paura e incertezza che spinge i membri del team a non esporsi.
Purtroppo, il “non detto” agirà sia sulla motivazione del singolo, che sulla motivazione di tutta la squadra.
Il “non detto” minerà in modo silente le fondamenta delle relazioni che si formano all’interno della squadra.
L’aspetto più pericoloso del “lo pensano, ma non lo dicono” consiste nel suo essere silenzioso e poco visibile.
E’ necessario che il Team Leader abbia un occhio molto attento ed allenato per poter notare questa tipologia di dinamica.
SOLUZIONE:
E’ necessario riconoscere esplicitamente di aver creato un clima di paura o incertezza, invitare a discutere questioni delicate, far emergere preoccupazioni, garantire protezione a coloro che condividono opinioni dissenzienti.

2. LO DICO, MA NON CI CREDO
E’ un comportamento subdolo.
In questi casi, la Risorsa dichiara – a parole – di condividere l’obiettivo del team, ma nei comportamenti contraddice quanto affermato. Ovviamente, non lo farà mai in modo plateale e diretto. Non prenderà mai decisioni apertamente in contrasto con l’obiettivo, ma boicotterà l’obiettivo con piccoli gesti, come i ritardi, con inutili discussioni, con una partecipazione parziale. 
SOLUZIONE:
E’ necessario far emergere questi comportamenti e invitare i componenti del team all’onestà e alla lealtà. Si può essere critici, si possono avere diversità di vedute su cui confrontarsi e trovare soluzioni comuni, ma non deve mai venire meno la lealtà.

3. LO AVVERTO, MA NON LO DICHIARO
In un gruppo di lavoro, ci sono momenti in cui avverto delle emozioni negative e sviluppo sentimenti di ostilità. Può subentrare la sfiducia, il fastidio, la frustrazione. E’ difficile affrontare questi stati d’animo senza essere etichettati ed è difficile parlare di queste emozioni in modo costruttivo. Queste difficoltà, inibiscono le Risorse ad aprirsi ed esternare il loro sentimenti.
SOLUZIONE:
E’ importante che tutti i membri del Team si sentano ugualmente accettati e accolti. Sviluppare l’intelligenza emotiva all’interno del team, può essere una soluzione efficace.

4. LO FACCIO, MA NON LO SO
E’ la dinamica più difficile da individuare, riconoscere e su cui lavorare.
Nei gruppi di lavoro – spesso – si attivano comportamenti collettivi e inconsci che possono essere dannosi per l’efficacia del Team. Purtroppo, però, questi comportamenti non sono consapevoli, ma sono automatismi inconsci che si sono sedimentati nel clima di lavoro.
Infatti, in questi casi, assumiamo comportamenti inefficaci e dinamiche comunicative usuranti in modo inconsapevole. Quindi, il team o alcuni elementi del gruppo, non hanno consapevolezza né di quello che accade, né dei risultati a cui porta.
SOLUZIONE:
In questi casi, è funzionale affidarsi ad una Coach esterno che possa osservare le dinamiche inefficaci e portarle all’attenzione del gruppo.

CONCLUSIONI
I team sani e produttivi devono essere in grado di confrontarsi. Quando i membri non possono condividere candidamente preoccupazioni e domande, il lavoro di squadra ne risente, le prestazioni vacillano e si rinuncia all’eccellenza!

Pasquale Adamo
(Direttore Scuola di Coaching MCI)