La Perfezione!
Per me è sopravvalutata. Ma incredibilmente ambita
Pensateci…
Viviamo, lavoriamo, agiamo con l’idea che la perfezione possa essere il viatico ideale per ottenere attenzione, comprensione, AMORE!

La perfezione è l’illusione che abbiamo imparato fin da quando, bambini, aspiravamo ad essere degni dell’amore di mamma e papà, facendo a cazzotti con un senso di inadeguatezza e una dignità tutta da guadagnare.
Abbiamo fatto tutto e il contrario di tutto.
Ci siamo proclamati ribelli o i figli perfetti.
Abbiamo seguito e inseguito quella perfezione di ruolo con alacrità.
Ci siamo impegnati, profusi, fusi, confusi, arrabbiati, esaltati in nome di quella perfezione. In nome di quella performance che avrebbe fatto la differenza.

E poi un giorno, sì un cavolo di giorno… ci siamo trovati!
Fermi, immobili. Di fronte a quella perfezione. Inermi, assorti, presenti. Incapaci di ripeterla. Con il dubbio che quella perfezione NON sarebbe mai stata ripetibile. Che in NOME della PERFEZIONE ci siamo circondati di silenzio, di dinieghi di opportunità. Di rinunce.
E’ uno schiaffo quella perfezione che risveglia. Perché un giorno, un bel giorno… sì, ci siamo trovati. Anzi, dovrei dire RI-trovati! 
A guardare oltre quella corazza chiamata perfezione. Nostra soprattutto.
E ci siamo resi conto che lì, dietro quella parvenza, eravamo rimasti bambini (e caspita che fatica mantenerla!).
Bambini e insieme adulti. Adulti che non avevamo ottenuto tutto esattamente come lo volevano…
Soprattutto quella cosa lì, quella che tutti chiamano AMORE!
AMORE Sì, quella.
E arriva sempre, poi quel giorno che impari a togliertela di dosso, quella perfezione.
Te la scrolli.
La ringrazi…
La prendi a schiaffi…
Ci litighi (e certo lei non ama essere mollata) ed ecco qui.
Resti tu! (anche se non ti piace, in principio)… resti TU!
Degno di essere amato, degno di meritare, degno di essere felice.
Perché?
Semplice! Perché ESISTI!