In barba all’ attualità, del tutto contro corrente e auspicando in un mondo migliore, parlo di gestione del conflitto ispirandomi al testo “Padri e Figli” ambientato nella Russia del 1800 e scritto dall’autore russo Ivan Turghenieff.
E’ la storia di due generazioni a confronto, in costante e profondo conflitto fra loro. Nikolaij il padre, Arkadij figlio.
A rappresentare la “vecchia generazione” Pavel (fratello di Nikolaij), romantico e irremovibile, galantuomo e rispettoso della famiglia.
A rappresentare la “nuova generazione” Bazarov (compagno di studi e migliore amico di Arkadij), nichilista, senza principi, fede e sentimenti.
Ebbene cosa c’è di più conflittuale di due generazioni a confronto?
Scrive Turghenieff “L’uomo è capace di capire ogni cosa, come vibra l’etere, per esempio, o che cosa avviene nel sole; ma nello stesso tempo non è capace affatto di capire come un altro uomo può soffiarsi il naso in modo diverso dal suo.”
In questo caso in scena troviamo due generazioni non solo contrapposte, ma ciascuna di loro vuole prevaricare l’altra ed ecco IL CONFLITTO.
L’idea della prevaricazione è il seme del conflitto.
E’ curioso, sulla scia anche di questa lettura, come ognuno di noi si batta per delle idee e modi di essere.
Spesso siamo pronti a litigare per un principio, affinché esso prevarichi ed allo stesso tempo non ci rendiamo conto di quanta incongruenza c’è nei nostri comportamenti o ci potrebbe essere in un futuro nemmeno lontano.
Basterebbe radicare questa consapevolezza per annientare il principio stesso di prevaricazione.
Ed a proposito del fatto che nessuno può prevedere il futuro: Bazarov finisce per innamorarsi ma pur di non cedere alla sua idea di nichilismo di fatto non si gode l’amore; Pavel che pur amando la famiglia e la religione di fatto è rigido e umanamente lontano dalla gente e neppure si rende conto della incongruenza lapalessiana.
E’ certo che entrambi i personaggi, come entrambe le parti in conflitto hanno in comune la rigidità delle loro posizioni, per cui sono molto più simili di quanto credano.
Cosa sarebbe accaduto se qualcuno avesse chiesto loro: ne vale davvero la pena? Cosa stai perdendo pur di non fare un passo verso l’altro, quanto ti costa davvero essere accogliente? Metterti in discussione?
E tu lettore, vuoi provare a chiedertelo?
Potrebbe essere il primo passo per la risoluzione del tuo conflitto.
Uno strumento efficace per superare i conflitti è la “iniziativa di riconciliazione”.
Esso consiste in un importante gesto di una delle parti.
Tale iniziativa, per essere efficace, deve avere le seguenti caratteristiche:
- Essere costosa e rischiosa per chi la conduce (avere un valore importante)
- Essere inaspettata
- Avere visibilità (si devono vedere gli effetti)
- Essere irrevocabile
- Essere incondizionata (da evitare: “faccio questo, così tu…)
- Essere preceduta da una dichiarazione di intenti
Una vera e propria RIVOLUZIONE DI BENE!
Al duello finale Pavel viene ferito da Bazarov, e Bazarov indovina un po’? Gli risparmia la vita!
A mio parere questo è un testo che nonostante abbia oltre 200 anni continua a poter parlare per tutti, è un’opera che parla di tutti.
A volte pensiamo che prevaricare nel conflitto sia la vittoria, ma la vittoria è solo quella che GENERA BENE e ti RIGENERA BENE.
Maria Carducci
(Area Legale e Amministrativa MCI)
Scuola di Coaching Master Coach Italia
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