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Mille Splendidi Soli

Suona come un augurio. Un augurio di Pace.

In un tempo in cui la guerra dovrebbe essere anacronistica, inimmaginabile pur nella lettura dei dettagli fra i capitoli dei libri di storia, contrariamente ad ogni principio di umanità, ci troviamo ad assistere alla Guerra in Ucraina.

Per questo voglio portare all’attenzione questo testo di Khaled Hosseni. Descrive la guerra e l’umanità, una umanità che insiste tra i bombardamenti dell’oppressione e la devastazione delle mine antiuomo.

Siamo in Afghanistan, negli anni ’70.

Gli eroi sono Laila e Mariam.

Protagonista: l’Empatia che fiorisce in solidarietà e amicizia e la Resilienza.

Molto spesso sentiamo parlare di Empatia.

Cosa occorre per imparare l’empatia?

A mio avviso l’unico elemento fondamentale è la volontà, è necessario scegliere con il cuore di voler essere empatici.

Tecnicamente l’empatia è la focalizzazione sul mondo interiore dell’interlocutore, è la capacità di intuire cosa si agiti in lui, cosa realmente provi al di là di quello che esprime verbalmente.

Sembra una magia, in realtà è il seme dell’Umanità!

Vi svelo i 3 ingredienti magici che un Coach conosce bene:

1) OSSERVAZIONE ATTENTA

2) ASCOLTO ATTIVO

3) SOSPENSIONE DI PRE-GIUDIZI E GIUDIZI.

E’ cosi che Mariam e Laila (inizialmente rivali, sposate allo stesso uomo, vittime di violenze, in balia di una guerra, senza sapere se al sorgere del prossimo sole sarebbero state vive) hanno istaurato un rapporto, si sono osservate l’un l’altra, hanno ritrovato lo stesso dolore, percepito che il sangue dell’una aveva lo stesso valore di quello dell’altra.

Stesse percosse, stesse umiliazioni, uguale anche la terra, che celava bombe, sulla quale camminavano.

Stessa solitudine, stessa sottomissione alla società prima ancora che nella propria casa.

Si sono ascoltate vicendevolmente, riuscendo ad ascoltare loro stesse in profondità. Hanno sentito il richiamo forte alla vita, alla speranza, al sogno di un cielo terso sulle loro teste, ad un sorriso che spunta per un piatto di minestra mangiato insieme.

Hanno smesso di giudicare loro stesse, Dio e tutti gli altri. In fondo a cosa sarebbe servito?

Nasce così l’empatia, la complicità, l’affetto e quella resilienza grazie alla quale, hanno sopportato legnate, medicandosi le ferite di nascosto, asciugandosi vicendevolmente le lacrime, tenendosi per mano.

Nonostante tutto questo hanno generato vita, hanno generato Amore, si sono accarezzate con lo sguardo, hanno combattuto per un futuro migliore, sono riuscite a conquistare attimi eterni di felicità.

Pochi. Brevi e pure eterni.

Hanno vinto, insieme hanno ottenuto un futuro migliore e rimarranno insieme anche se Mariam è in cielo, in prima fila ad ammirare quei mille splendidi soli tanto sognati.

Tutto questo è empatia e resilienza, solidarietà e umanità.

E’ la parte migliore che ogni essere umano possiede.

All’affacciarsi del tuo prossimo conflitto, caro lettore, prova ad usare i tre ingredienti magici e stai a percepire cosa accade!

Maria Carducci
(Area Legale e Amministrativa MCI)