Barbie compie 64 anni e il suo film sta sbancando il botteghino nei cinema diventando il film più visto in tutto il mondo.

Un successo certificato anche dall’uso dell’hashtag #barbiethemovie che ha raggiunto 1,6 mln di followers in pochi giorni e su TikTok la moda del pink ha raggiunto più di 500 ml di visualizzazioni.

Barbie è stata ideata da Ruth Handler nel 1959. Un successo che dura da oltre 50 anni.
Barbie ha cambiato radicalmente l’idea di bambola e di gioco delle bambine portando il glamour e il pink power in ogni casa.

Ora, la domanda che mi sono posto è quanto coaching c’è in Barbie? Considerato il suo successo, può essere rappresentativa anche delle logiche, delle dinamiche e di quello che l’Associazione Coach Professionisti (Asso.Co.Pro.) definisce coaching mindset (tra le competenze distintive del coach professionista)?

Barbie Coaching mindset

Sicuramente, Barbie ha fatto suo uno dei passaggi più importanti del coaching mindset: cambiare!

La Barbie di oggi è molto, molto diversa dalla Barbie di ieri. Sono cambiati prima di tutto i suoi slogan: Be what you wanna Be (sii quello che vuoi essere) arriva nel 1987 e, poi, si trasfroma in You can be anything (puoi essere qualsiasi cosa) nel 2015.

Questa capacità di cambiamento, questo saper lasciar andare, per lasciar venire è già una potente abilità del coaching mindset. Però, Barbie, riesci a fare di più, perchè fa del cambiamento un valore, piuttosto che una scelta. Insomma, per Barbie cambiare è così importante, che diventa la sua stessa identità.

Per Barbie, il cambiamento non è oggetto di discussione, non è faccenda che crea tensioni o difficoltà. Per Barbie, il cambiamento è fisiologico, è naturale, è vita.

Bello sarebbe prendere da Barbie questa sua capacità di cambiamento, questa sua grande apertura verso la trasformazione.

Barbie Coach: puoi essere qualsiasi cosa

Barbie potrebbe essere un’icona del coaching, perchè oltre a saper cambiare e a saperlo fare con estrema naturalezza, Barbie ci dice con leggerezza, ma forza: puoi essere qualsiasi cosa.

Insomma, Barbie ci invita a tirare fuori il meglio, a scoprire il nostro potenziale e a dare vita alla parte migliore di noi stessi. Ci chiede di credere in noi stessi, nella nostra capacità di diventare. Insomma, Barbie ti chiede di realizzare chi sei davvero.

Inoltre, per essere qualsiasi cosa, è necessario usare anche quel pensiero laterale tanto caro a noi Coach.

Barbie non è un capriccio, non è il desiderio di apparire fine a se stesso. Barbie lancia uno dei messaggi più belli e potenti: puoi essere tutto ciò che desideri. Barbie è un invito a credere nell’impossibile, è un inno all’autostima, è un canto di gioia, di vita e di positività.

Barbie Coach leggerezza

Il cambiamento e l’invito a diventare ciò che si desidera possono essere temi dal grande peso specifico. Possono essere affrontati con grande fatica. Barbie, invece, ci insegna anche la leggerezza.

Barbie è sempre leggera. Affronta tutti i suoi problemi con il sorriso, con la positività e l’entusiasmo che la contraddistinguono.

Il suo modo di fare genera ottimismo e fiducia nel futuro. Altri elementi essenziali nel coaching e che caratterizzano il coaching mindset.

Ovviamente, Barbie è solo una bambola e per lei tutto è più semplice. Però, resta un modello, una fonte di ispirazione, un ancoraggio da osservare e ascoltare nei nostri momenti di difficoltà di vita reale.

Barbie Coach tra motivazione, coraggio e forza di volontà

Se provo a pensare alla storia di Barbie, con tutti i cambiamenti che ha scelto di affrontare, le critiche e gli attacchi che ha dovuto superare e il successo che ha ottenuto, mi sembra un racconto bello da ascoltare.

Una storia intrisa di grande motivazione, coraggio e forza di volontà.

Non sarà stato semplice, per Barbie, trovare sempre la motivazione al cambiamento. Immagino che abbia avuto una grande forza di volontà e abbia mostrato a tutti noi il suo coraggio.

Ecco, Barbie può essere anche una bella storia da raccontare e raccontarsi. Una donna che ha saputo cambiare la sua storia.

I limiti di Barbie

In tutto questo, Barbie può essere vissuta anche come un limite. Tante sono le critiche che, negli anni, le sono state rivolte.

Effettivamente, quella leggerezza può essere interpretata anche come frivolezza. E la sua capacità di cambiamento, può suggerire la non accettazione del sè. Senza entrare nelle polemiche femministe o nell’esaltazione del corpo, Barbie può avere anche dei risvolti negativi e offrire un modello poco condivisibile. Si tratta di rischi e pericoli comprensibili.

Per questo, cerco di offrire una lettura diversa, una interpretazione positiva e cerchiamo di accendere una luce differente. Perchè, a proposito di coaching mindset, la realtà può assumere forme diverse sulla base dei nostri paradigmi mentali.

Coach Adamo