L’autosabotaggio è un fenomeno psicologico complesso e sfaccettato che può influenzare in modo significativo la nostra vita quotidiana. Comprendere questo meccanismo è essenziale per superare le barriere interne che ci poniamo, per realizzare i nostri obiettivi personali e professionali e per sprigionare il nostro potenziale.

In questo articolo, scopriamo cos’è l’autosabotaggio, come funziona e come riconoscerlo. Inoltre, analizziamo quali strumenti, tecniche ed esercizi possiamo svolgere per superare i nostri autosabotaggi.

Autosabotaggio: significato

Il termine autosabotaggio racchiude l’idea di un comportamento autodistruttivo. In psicologia, è visto come una strategia cognitiva che, sebbene possa sembrare controproducente, ha come obiettivo la protezione del benessere psicologico. Questo può manifestarsi attraverso la creazione di ostacoli emotivi e mentali che impediscono il raggiungimento degli obiettivi desiderati.

Cosa sono gli autosabotaggi

Gli autosabotaggi si riferiscono a comportamenti e pensieri che, consciamente o inconsciamente, ci ostacolano nel raggiungimento dei nostri obiettivi, nel cambiamento e nel nostro processo evolutivo. Queste azioni possono manifestarsi in vari modi, come procrastinazione, perfezionismo e auto-svalutazione. Spesso, gli autosabotaggi nascono dalla paura e dall’insicurezza, creando un circolo vizioso che può portare a risultati deludenti e a una continua frustrazione.

Gli autosabotaggi, molto spesso, sono convinzioni limitanti e schemi comportamentali incosapevoli, che si attivano senza il nostro permesso, senza la nostra consapevolezza e che ci spingono a commettere sempre gli stessi errori. Inoltre, sono convinzioni limitanti che con il tempo possono trasformarsi in credenza madre.

Perché mi autosaboto

Le ragioni dell’autosabotaggio possono essere molteplici e complesse. Una delle cause principali è la presenza di aspettative irrealistiche. Molti individui si pongono standard elevati, avvertendo una costante sensazione di inadeguatezza. Questo porta a un timore radicato del fallimento, che spinge a sabotare gli sforzi prima di affrontare eventuali delusioni.

Un altro fattore significativo è la paura del cambiamento e dell’ignoto. Rimanere nella propria zona di comfort, anche se insoddisfacente, può sembrare più sicuro rispetto a intraprendere nuove strade. Questa resistenza al cambiamento è spesso alimentata dalla mancanza di fiducia nelle proprie capacità di adattamento e dalla paura delle conseguenze negative.

Come funziona l’autosabotaggio

L’autosabotaggio funziona in modo molto semplice: c’è una convinzione limitante che mi spinge ad autosabotarmi, impedendomi il cambiamento, il raggiungimento degli obiettivi, il successo e il benessere. Quindi, se la mia convinzione limitante è “io non sono all’altezza”, prima o poi farò una scelta, prenderò una decisione, assumerò un comportamento che servirà a confermare quella convinzione limitante.

Quindi, l’autosabotaggio funziona creando barriere emotive e cognitive. La mente, influenzata da pensieri negativi e da un pessimismo radicato, costruisce ostacoli che ci portano a dubitare delle nostre capacità. Questo processo può diventare automatico, rendendo difficile riconoscere e affrontare le cause sottostanti.

Pur essendo uno schema semplice e pur avendo un funzionamento lineare, gli autosabotaggi sono molto difficili da individuare, poichè sono automatici e agiscono ad un livello incosapevole.

Autosabotaggio: esempi

Gli esempi di autosabotaggio sono vari e possono manifestarsi in diversi ambiti della vita. Alcuni dei più comuni includono:

  • Procrastinazione. Rimandare continuamente attività importanti, spesso giustificandosi con scuse. Queste scuse diventano il mezzo per realizzare la procrastinazione e quindi, ripetere lo schema dell’autosabotaggio.
  • Perfezionismo. Non intraprendere un progetto finché non si è certi che sia perfetto, bloccando così l’inizio di nuove iniziative. L’attesa della perfezione diventa il mezzo per restare bloccati e quindi, replicare lo schema.
  • Auto-svalutazione. Sottovalutare costantemente le proprie capacità e competenze, alimentando un senso di impotenza. Quindi, il dialogo interno negativa nei propri confronti diventa il mezzo per aumentare il senso di impotenza e rimanere bloccati in questo schema.

Esistono anche autosabotaggi tipici nei diversi amibiti della nostra vita: amore, lavoro e relazioni.

Autosabotaggi in amore

Nelle relazioni amorose, l’autosabotaggio può manifestarsi in modi insidiosi. Comportamenti come la gelosia eccessiva, il timore dell’abbandono e l’evitare discussioni importanti possono minare la salute della relazione. In alcuni casi, le persone possono sabotare attivamente una relazione per proteggersi da ulteriori ferite emotive, ripetendo schemi disfunzionali appresi in passato.

Quindi, per esempio, se il mio timore più grande è quello di essere tradito, potrei essere estremamente geloso, possessivo e controllante. In questo modo, spingerò il mio partner a tradirmi e, quindi, a realizzare la mia paura più grande. Ovviamente, non mi renderò conto del fatto che i miei comportamenti, la mia eccessiva gelosia hanno contribuito al tradimento. In questo modo, continuerò a commettere sempre lo stesso errore e ottenere sempre lo stesso risultato.

Autosabotaggi sul lavoro

Nel contesto lavorativo, l’autosabotaggio è spesso associato alla paura del successo. Molti professionisti temono le nuove sfide e i cambiamenti di ruolo, portandoli a evitare opportunità di crescita. Questo comportamento può manifestarsi in modi come l’evitare di candidarsi per promozioni o il rifiutare progetti che potrebbero portare a riconoscimenti.

Quindi, l’autosabotaggio sul lavoro può attivarsi in questo modo: pur dichiarando di ambire al successo professionale, in realtà, ho paura di avere successo. La paura del successo mi spingerà a commettere errori, prendere decisioni sbagliate e attivare schemi inefficaci. In questo modo, sarà difficile avere successo e la paura del successo sarà sempre presente nella mia vita.

Autosabotaggio nelle relazioni

Nelle relazioni, l’autosabotaggio può manifestarsi attraverso comportamenti autolesionisti, come la mancanza di fiducia nell’altro o il focalizzarsi esclusivamente sui difetti del partner. Questi atteggiamenti possono creare un ambiente tossico, in cui la comunicazione e la comprensione reciproca vengono compromesse.

Quindi, nelle relazioni tenderò ad assumere comportamenti che finiranno per rovinare la stessa relazione, rendendola vuota e priva di significato profondo. Anche in questo caso, quindi, finirò per sabotare le mie relazioni, ma la causa sarà di ricercare nella mia incapacità di avere fiducia dell’altro.

Autosabotaggio mentale

L’autosabotaggio mentale riguarda i pensieri negativi che ci limitano. Questi pensieri possono alimentare ansia e stress, creando un circolo vizioso che ostacola il nostro sviluppo personale. Lavorare su questi schemi di pensiero è fondamentale per liberarsi dalle catene dell’autosabotaggio.

In realtà, tutti gli autosabotaggi hanno un’origine mentale, sono cioè dei pensieri. Però, molto spesso sono così antichi e profondi che si sono trasformati in certezze, in convinzioni limitanti, in schemi automatici, fino a diventare una credenza madre.

Autosabotaggio in psicologia

In psicologia, l’autosabotaggio è studiato come un costrutto che riflette dinamiche interne profonde. Spesso, le cause si radicano nelle esperienze dell’infanzia e nelle relazioni familiari. Le persone che crescono in ambienti disfunzionali possono sviluppare credenze limitanti riguardo al proprio valore e alle proprie capacità, portandole a sabotarsi in età adulta.

Autosabotaggio nel coaching

Nel coaching, affrontare l’autosabotaggio è cruciale per il progresso dei clienti. Tecniche come la consapevolezza di sé e il cambiamento dei modelli di pensiero sono fondamentali per aiutare gli individui a riconoscere e superare questi blocchi. Attraverso un percorso di coaching, si possono sviluppare strategie per affrontare le paure e promuovere una mentalità orientata al successo e al benessere.

Autosabotaggi: sintomi

I sintomi dell’autosabotaggio possono manifestarsi in vari modi. Il sintomo più comune è la frustrazione e la rabbia. Infatti, tendiamo ad essere molto frustrati e arrabbiati, perchè ci rendiamo conto che nella nostra vita accadono cose che non vogliamo, ma che si ripetono. Quindi, un altro sintomo è la presenza di esperienze che si ripetono, di fallimenti che ritornano, di schemi che si replicano nel corso del tempo.

Un altro sintomo è l’incredulità. Nel senso che tendiamo a rimanere basiti, stupefatti e increduli dinanzi ai nostri comportamenti, alle nostre azioni che ci hanno spinto ad autosabotarci. Il pensiero più comune, infatti, è: “Ma come è possibile? Come ho fatto ad essere così stupido”?

Sono tutti sintomi dell’autosabotaggio, che, effettivamente, si realizzi senza il nostro permesso consapevole e agisce al di là della nostra volontà.

Autosabotaggio: come superarlo

Superare l’autosabotaggio richiede un impegno consapevole. Ecco alcune strategie efficaci per eliminare o superare l’autosabotaggio:

  1. Consapevolezza di sé. Riconoscere i propri pensieri e comportamenti sabotanti è il primo passo per il cambiamento. Per lavorare su questo aspetto, puoi utilizzare il diario della consapevolezza, che ti spieghieamo più avanti.
  2. Allenare la tua intelligenza emotiva e la tua cognizione incarnata. Se la tua mente agisce in modo automatico, puoi provare ad ascoltare il tuo corpo e imparare ad interpretare i suoi messaggi. Infatti, gli autosabotaggi hanno sempre un’espressione corporea ed emotiva. Pratiche come la meditazione, la respirazione profonda e le visualizzazioni possono aiutarti a riconoscere l’autosabotaggio ancor prima che si attivi.
  3. Autocompassione. Trattarsi con gentilezza può favorire un atteggiamento più costruttivo e donarti un’energia più funzionale al lavoro sugli autosabotaggi.
  4. Obiettivi realisti. Devi imparare a darti obiettivi realistici, concreti e misurabili. Per questo, puoi approfondire l’obiettivo ben formato.

Se l’autosabotaggio risulta difficile da affrontare, cercare il supporto di un professionista può fare la differenza. Il life coach può aiutarti in questo senso, proponendoti esercizi per scoprire i tuoi autosabotaggi e, poi, formulare con te un piano d’azione per superare l’autosabotaggio.

Affrontare l’autosabotaggio è un viaggio che può portare a una maggiore realizzazione e soddisfazione nella vita. Riconoscere e lavorare su queste dinamiche è fondamentale per raggiungere il successo e vivere la vita che desideriamo.

Autosabotaggi: esercizi

Ecco alcuni esercizi che ti suggeriamo per affrontare gli autosabotaggi, scoprirli e superarli.

Il primo esercizio, il diario della consapevolezza, consiste nel prendere nota di tutte quelle volte che nella tua vita qualcosa va storto. Di mettere per iscritto cosa accade quando pensi di esserti autosabotato. Lo scopo di questo esercizio è quello di aiutarti a rintracciare il tuo autosabotaggio. Dopo aver identificato il tuo autosabotaggio sarà più semplice lavorarci e aumentare i tuoi livelli di consapevolezza.

Un altro esercizio consiste nel journaling, cioè è un rituale di scrittura quotidiano, un appuntamento con se stesso e la carta. È una pratica di scrittura personale che permette di registrare regolarmente ciò che si pensa, si prova o si osserva. Puoi imparare il journaling all’interno della Teoria-U.

Oppure, puoi utilizzare l’esercizio della ristrutturazione cognitiva:

  • Scegli un pensiero negativo che hai frequentemente.
  • Scrivi una risposta razionale a quel pensiero, evidenziando le prove contrarie.
  • Sostituisci il pensiero negativo con quello razionale ogni volta che si presenta.

Ovviamente, questi sono solo alcuni degli esercizi che puoi svolgere per trovare e superare i tuoi autosabotaggi. Devi trovare gli esercizi più consoni per te e che rispondono meglio alle tue esigenze.

Lavora su di sè per superare gli autosabotaggi

Se desideri lavorare su di te per superare i tuoi autosabotaggi, puoi partecipare al laboratorio Cambia la Tua Storia® del Coach Adamo. Infatti, durante il laboratorio puoi scoprire la tua credenza madre, cioè quella convinzione limitante antica e profonda che ti spinge a commettere sempre gli stessi errori, effettuare una trasmatuzione emotiva che ti consente di liberarti davvero dell’autosabotaggio e individuare la tua nuova storia di vita per sprigionare il tuo potenziale.

Libri sull’autosabotaggio

Ecco alcuni libri che puoi leggere sull’autosabotaggio:

“Il grande salto: Conquista le tue paure nascoste e porta la vita al livello successivo” di Gay Hendricks. Un libro che esplora le cause dell’autosabotaggio e offre strumenti pratici per superare le paure. “I doni dell’imperfezione: Lascia andare chi pensi di dover essere e abbraccia chi sei” di Brené Brown. Un’opera che affronta il tema della vulnerabilità e dell’autosabotaggio, incoraggiando a vivere in modo autentico. “Sei un fenomeno! Come smettere di dubitare della tua grandezza e iniziare a vivere una vita straordinaria” di Jen Sincero. Un libro motivazionale che offre storie personali e consigli pratici per combattere l’autosabotaggio. Il testo Cambia la Tua Storia® di Coach Adamo. Un libro che ti propone una serie di esercizi per trovare la tua credenza madre e acquisire gli strumenti per superare l’autosabotaggio.