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In che modo l’intelligenza artificiale può aiutarti nel coaching

L’intelligenza artificiale può aiutarti nel coaching?
Ormai, strumenti come Chat OpenAI (chatGPT) si stanno diffondendo a macchia d’olio e stanno stravolgendo il lavoro a cui eravamo abituati.
Dopo aver affrontato l’avvento di internet con tutti i cambiamenti che ha portato e dopo aver superato il pericolo della pandemia che ci ha abituati alle coaching zoom, siamo chiamati a gestire una nuova minaccia per il nostro futuro professionale di coach: l’arrivo dell’intelligenza artificiale.

Siamo sicuri, però, che questa intelligenza artificiale sia una minaccia per il coaching?
Siamo, davvero, certi che l’intelligenza artificiale farà al posto nostro delle sessioni di coaching e noi perderemo il nostro lavoro?
In caso contrario, in che modo l’intelligenza artificiale può essere usata nel coaching?

Cos’è l’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale (IA) si riferisce a una vasta gamma di tecniche e tecnologie che consentono ai computer e ai sistemi informatici di eseguire compiti che richiedono l’intelligenza umana. L’IA si basa su algoritmi matematici e sulle tecniche di apprendimento automatico, che consentono ai computer di migliorare continuamente le loro prestazioni senza essere esplicitamente programmati per ogni singolo compito.

Più nello specifico, in questo articolo, vedremo l’utilizzo, le conseguenze ed eventuali pericoli che si celano per noi coach nell’utilizzo di Chat OpenAI (chatGPT) o, se, al contrario, l’IA può essere una grande opportunità.

Per prima cosa, ho chiesto a chatGPT di definirsi.
Da buon coach, dobbiamo conoscere il nostro coachee, non dare nulla per scontato e andare oltre eventuali pregiudizi.
Per questo, gli ho chiesto: chi sei tu?
E questa è stata la sua risposta:
Sono ChatGPT, un modello di linguaggio di intelligenza artificiale ad alte prestazioni. Sono stato creato per elaborare e comprendere il linguaggio naturale e per fornire risposte pertinenti alle domande degli utenti. Il mio obiettivo è di aiutare le persone a ottenere informazioni, risolvere problemi e svolgere compiti in modo più efficiente ed efficace, utilizzando la mia capacità di elaborare grandi quantità di dati e di apprendere continuamente dal feedback degli utenti.

Ora, se sei un Coach (o desideri diventare coach) e stai leggendo questo articolo, allora avrai osservato la forte sovrapposizione tra chatGPT e il tuo lavoro di coach. Infatti, anche lui può:
> risolvere problemi (come un Coach)
> farti svolgere compiti in modo più efficiente ed efficace (gran parte delle sessioni di coaching ruotano intorno a questa richiesta)

Con la differenza, però, che lui non invecchia e non smette mai di imparare!

L’intelligenza artificiale sa porre le domande potenti del coaching?

Come avrai notato, sembra che l’IA  nel coaching sia uno strumento potente per offrirti risposte, per risolvere problemi e per aiutarti ad essere più efficace.

Però, l’intelligenza artificiale sa anche porre le domande potenti del coaching? Essendo un computer, sarà bravissimo a darti delle risposte, ma molto meno bravo a porti le domande!
Allora, ho sperimentato anche questo.
Ho chiesto a chatGPT: mi fai una domanda potente?
Questa è stata la sua risposta: Qual è la cosa più importante che puoi fare oggi per avvicinarti alla realizzazione dei tuoi sogni?

Gran bella domanda.
Insomma, anche su questo l’IA sembra essere molto preparata.

Allora, come coach siamo finiti? Saremo sostituiti dall’intelligenza artificiale e non ci sarà più bisogno nè di coach, nè di coaching?

L’intelligenza artificiale nel coaching

L’intelligenza artificiale nel coaching, in realtà, è una grande opportunità. Può aiutarti in svariati modi. Anche tu, coach, sai che tutto dipende dallo sguardo che hai sulle cose e dalle convinzioni che elabori sulla realtà.

Provo ad aiutarti, dicendoti in che modo, l’intelligenza artificiale, mi sta aiutando nel coaching.

1. Mi consente di ridurre i tempi di elaborazione di una proposta progettuale di coaching. Tu dovrai sempre rileggerla e perfezionarla, ma ti consente di risparmiare moltissimo tempo.
2. Può offrirmi una pluralità di risposte a una stessa esigenza.
 E tu, da buon coach, sai quanto è importante avere una diversità di punti di vista.
3. Mi consente di approfondire tematiche in modo semplice e veloce. In questo modo, puoi accedere a tante informazioni senza perdere molto tempo.
4. Mi suggerisce esercizi, task e “compiti a casa” per i miei coachee, semplificando il mio lavoro.
5. Quando devo preparare un laboratorio o un webinar è un amplificatore delle possibilità e dei contenuti.
6. Mi offre spunti e idee per alimentare la mia creatività.

Quindi, è evidente che l’intelligenza artificiale possa essere un validissimo supporto per la nostra professione di coach e per migliorare le nostre capacità di coaching. Io ti suggerisco di avvicinarti a questa nuova tecnologia, di imparare a conoscerla e utilizzarla. Sembra che questa tipologia di tecnologia sarà sempre più presente nel nostro futuro e come dice un aforismaIl futuro ti viene incontro. Tu puoi scegliere tra contro, scontro o abbraccio.

Coach Adamo
Direttore Scuola di Coaching MCI