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TU CREI IL TUO FUTURO: IMPOSSIBILE O IMPROBABILE?

E che domanda! Vuoi una risposta?  Sì che la vuoi.

Sai però, faccio il coach, e più che le  risposte contano le domande. Perciò, mi prendo la licenza poetica di risponderti con un’altra domanda: quante cose che credi impossibili, sono di fatto più IMPROBABILI?

Forse stai pensando: coach, cosa vuoi da me oggi?

Ecco qui ti rispondo. Nulla che tu non sappia già. E che personaggi storici come Leonardo da Vinci e Shakespeare sapevano prima di me e di te.

Solo che non ci hai fatto caso più.

Ieri però, sono stata ad una performance di Igor SIbaldi: ELOGIO DELL’IMPOSSIBILE. Tutto in scena in un teatro.

Già: in teatro. Perché a sentir parlare lui, Igor (mica uno qualunque) il TEATRO ha un sacco di cose da insegnare sulla capacità UMANA di generare l’impossibile.

Pensandoci su forse non è nemmeno tanto irrealistico: infondo in teatro si può far diventare vero ciò che fuori non lo è. Puoi recitare la parte che vuoi, persino quella più lontana da te che nella vita vera non agiresti mai.

E in questo spazio particolare dove le cose, le situazioni e le persone diventano vere anche se non sono scenograficamente presenti, tu ti immergi e cambi il tuo modo di agire, pensare, persino ESSERE.

Diventando altro da te. Talvolta affine, talvolta no.

Cosa c’entra questo con il coaching?

Tanto, tantissimo. Perché il teatro è il luogo conosciuto che chiamiamo vita. Tuttavia oggi non ti infognerò i pensieri con la commedia goffa del coach che ti dice che tu sarai il protagonista della tua sceneggiatura solo se lo vuoi.

No no. Qualsiasi cosa tu faccia, è evidente che ad un certo punto della tua vita entri in scena, hai performance da realizzare e risultati da generare.

Perciò ti dirò solo 5 cose del maestro Sibaldi che potranno aiutarti a prendere dal teatro quello che ti serve per fare della tua vita quello che vuoi.

SOLO CHE, c’è un PERO’.

Dovrai pensare in modo allargato, perché, vedi, il teatro NON ha confini, mentre la tua mente come la mia li ha ben messi. Ha ristretto campo e raggio di azione e visione.

Già proprio così. A te sembra di veder tutto reale, chiaro. Ma in realtà la tua visione, i tuoi occhi si fermano solo a ciò che c’è davanti a te. Eppure, c’è molto altro.

Pensa ai tuoi progetti, ai tuoi sogni. Ogni volta che ne hai generato 1 si è manifestato nella tua visione interna, detta anche seconda vista. La stessa che quando eri piccolo ti consentiva di trasformarti nel gioco in medico, pilota, pompiere, poliziotto, artista e mille altre cose.

Eccoci, iniziamo da qui.

Pensare che tutto sia possibile. Il teatro è il luogo ideale e ha ben 5 elementi per offrirti la sua magia.

Una magia che è dentro di te, perché, che ti piaccia o no, l’attore della tua vita SEI TU.

Bravo o meno, applaudito o fischiato, resti tu.

Stanno sulle dita di una mano e iniziano da qui, il sipario.

Tutti i teatri degni di questo nome ne hanno uno. E dentro di te, esiste il sipario. Un posto sicuro, nella mente, nella seconda vista, dove puoi generare idee, visionare, sognare, interpretare. Il luogo dove tutto è possibile e TU NON DEVI CHIEDERE PERMESSI a nessuno. Le tende sono chiuse. Il pubblico NON ti vede.

Tu puoi tutto.

Poi però, il sipario si apre. E TU SEI il secondo elemento: il PALCO.

Qui non sei più da solo dentro di te. Ed esiste il tempo: passato, presente, futuro. Esiste lo spazio. Esiste la performance. Si ma, quanto puoi muoverti veramente? Quanto sei sicuro delle tue scelte, delle tue idee? Il palco ti mette alla prova ed esige che tu possa muoverti. Solo che talvolta, in quel palco di vita, NON PUOI muoverti. Devi contare le cose che non ami, quelle che non tolleri. Perciò decidi che il palco è un po’ o molto meno di quello che veramente è. Chiudi e confini gli spazi. Della mente, delle scelte, dei desideri.

Ma lui è lì per intero, ancora.

Per questo dovrai ad un certo punto accorgerti che ci sono le LUCI da definire.

Ti illumineranno porzioni di palco e di audience. Le luci sono FONDAMENTALI perché tu riscopra la possibilità di muoverti.  E sono un elemento fondamentale nella tua mente, nelle scelte.

Pensi di scegliere nella vita cose veramente illuminate? Mmm, può darsi. Il punto è che gran parte dei FARI partono dal tuo passato.

Sei bravissimo a mettere in luce tutto ciò che hai appreso dal passato, nel bene e nel male. E spesso queste luci NON sono SUFFICIENTI  a muoverti verso il FUTURO CHE VUOI. Non riescono ad illuminarlo.

Eppure sei a TEATRO, te lo ricordi?

La tua mente è teatro. Perciò puoi fare una cosa diversa e chiedere al tecnico delle luci di puntare la luce dal futuro, cosicchè tu possa interagire, osservarlo e farti segnare la strada. NON DAL PASSATO, ma direttamente dal tuo futuro.

Ed eccoti finalmente sul palco. Penserai mica di essere da solo sul palco della vita.

Certo che no. Hai accanto a te le persone cui sei legato affettivamente. Sono lì dietro le QUINTE. A far da aiuto regista, suggeritore, supporter, a darti tempo e ritmo. Sono FONDAMENTALI in teatro perché la performance sia al meglio. Sono ANGELI CUSTODI oppure DEMONI spietati. Perché è questo che fanno le persone cui siamo legati: ci portano da una parte all’altra del termometro emotivo.

Uno sguardo di approvazione e voli in alto. Un cenno di disapprovazione, e metti in discussione persino ciò che sei. Per questo puoi solo farti un favore. Valutarli e – se è il caso – licenziarli dal loro ruolo. Non devi mandarli via con astio. E’ sufficiente che tu comprenda che SE VUOI PERFORMARE VERAMENTE nella tua vita, ESATTAMENTE COME HAI SEMPRE VOLUTO, quelle risorse lì non ti servono se non ti aiutano.

E siamo al punto finale, ormai. Manca solo un elemento. Lui, l’indiscutibile: il pubblico.

Ah, il pubblico! Croce e delizia del mondo del teatro. E della vita. Il pubblico è spietato talvolta, ma anche disattento, ignorante, o troppo forbito, presuntuoso, pretenzioso o forse affabile, collaborativo. Insomma, non puoi prevederlo.

Se stai pensando: NON AMO IL PUBBLICO, non mi serve pensarci, beh, sii pronto a rivedere il tutto, perché sappi che TUTTI ABBIAMO UN PUBBLICO. Ti basta pensare ai tuoi primi momenti di vita. Occhi negli occhi con lei, il suo odore, la sua pelle e il suo nutrimento. Pensi davvero di essere escluso dall’esibizione del pubblico?

Penso che tu abbia compreso che questo semplicemente NON è IN NATURA.

E allora cosa fai? Concordi la tua vita in modo tale che il PUBBLICO sovrano ami ciò che sei?

Dipende da che tipo di attore vuoi essere. Vuoi essere un attore mediocre?

Ok, puoi procedere accondiscendo e preoccupandoti di ciò che il pubblico (quello interiore soprattutto) ama.

Oppure, puoi fare il vero attore. Impegnato ad essere per essere credibile. Libero dai condizionamenti di DOVER essere amato per forza. E lì ti accorgerai, forse, che è LA PERFORMANCE che il pubblico vuole, perché è lì per vedere un BRAVO ATTORE, non un attore accondiscendente.

E non preoccuparti se non sei piaciuto a tutti. Un po’ di critica quasi quasi fa bene. E non è un problema tuo. Perché NEL TUO TEATRO la critica LA SCRIVI SEMPRE E COMUNQUE TU.

Ora, puoi iniziare a performare per ISPIRARE LA TUA VITA e darle la forma che vuoi. Ci sono diversi strumenti e strade per farlo, io ti suggerisco questa: clicca qui

Daniela Marrocco (Business Coach e Docente Scuola di Coaching MCI)