fbpx

Una delle parole più accostate al mio lavoro di Mental Coach è CAMBIAMENTO.

Tutti i miei clienti desiderano una cosa: CAMBIARE.

Più precisamente, non si rivolgono a me per CAMBIARE, ma per raggiungire un determinato obiettivo (maggiore autostima,  orientamento, benessere relazionale, risoluzione di un conflitto, benessere psicofisico, etc.).

Tutte le volte, però, arriva un momento in cui per raggiungere il loro obiettivo, devono necessariamente apportare un cambiamento.

Può essere un cambiamento nelle loro priorità, nella gestione delle emozioni, nella modo di porsi, nell’atteggiamento mentale… dipende. Ma quello che accomuna tutti è – appunto – dover affrontare il CAMBIAMENTO.

Tu sai bene che cambiare è difficile. Comporta lavorare sulle proprie abitudini, essere disposti a mettere in discussione il proprio modo di vivere e pensare, accedere a comportamenti nuovi e inusuali.

La famosa zona di confort può trattenerti e renderti il cambiamento difficile. Tanto difficile da bloccarti e farti rinunciare ai tuoi propositi. E, allora, addio obiettivi!

Ti sarà sicuramente capitato. Tutte le volte in cui ti sei ripromesso di INIZIARE a fare qualcosa, ma poi ti sei accorto che ti costava troppa fatica o incertezza e hai rinunciato.

COME AIUTARTI?

Ecco come aiuto i miei clienti. Utilizzo “l’effetto Zeigarnik” e la trappola dell’importanza.

Non ti spaventare. Niente di complicato. Questo è il bello del COACHING: non ama le cose complicate e tende a semplificare.

La trappola dell’importanza è quella tendenza che tutti abbiamo a rimandare una cosa quando è importante. Più quella cosa è importante per noi e più pensiamo che “non è giunto ancora il momento” –  “devo aspettare prima che tutto sia perfetto” – “siccome è una cosa importante, allora, merita tutto il mio tempo e la mia attenzione“.

In questo modo, però, non inizierai mai! Non ci sarà mai il momento in cui tutto sarà perfetto.

Ed è a questo punto che mi avvalgo dell’effetto ZEIGARNIK.
Cioè la tendenza dell’essere umano a completare un lavoro quando lo ha iniziato.
Gli esseri umani danno molta più importanza e attenzione alle attività iniziate e tendono a dimentare e procrastinare le altre.
Tendiamo a ricordarci molto di più di un lavoro iniziato, ma non finito, piuttosto che di un lavoro che dobbiamo ancora iniziare.

ECCO IL SEGRETO

Invito i miei clienti a fare un passo, un piccolissimo e minuscolo passo nella direzione del loro obiettivo.
So che se “iniziano qualcosa, poi tenderanno a continuare” (effetto Zeigarnik) e a non lasciare l’attività in sospeso.
E’ un passaggio che può fare la differenza nel coaching: accompagnate i vostri clienti (o voi stessi) verso un cambiamento graduale e rispettoso dei tempi di ciascuno.
L’idea di aver iniziato qualcosa e di NON volerla lasciare in sospeso, giocherà a nostro favore e ci spingerà nella direzione del cambiamento.
Se vuoi scalare una montagna, non guardare la cima. La cima ti sembrerà eccessivamente lontana e irraggiungibile. Piuttosto, inizia il tuo cammino e quando sarai sul sentiero di quella montagna, non ti resterà che procedere.

Allo stesso tempo, con lo stratagemma del “piccolo passo” supero la “trappola dell’importanza” che ci spinge a rimandare le decisioni importanti per noi.

Ti chiedo di sperimentare quanto scritto. Pensa ad una cosa che vorresti ottenere, ad un obiettivo che vorresti raggungere. Poi, individua un piccolo passo che ti spinga in quella direzione e, semplicemente, inizia il tuo viaggio di cambiamento.

Coach Pasquale Adamo (Direttore Scuola di Coaching MCI)