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Ed eccomi qui! Ancora di rientro da un viaggio. Scozia questa volta.

E’ sempre piacevole fare un viaggio fuori dai confini a cui sei abituato.
Lingua inclusa.
Sapori, odori, atmosfere e clima diversi ti fanno immergere in un luogo che ti porta quasi sempre lontano da te stesso, prima che dalle abitudini domestiche.

Anche quelle lavorative.

Ecco, io durante il viaggio mi ispiro sempre …ed è successo anche questa volta.

Ti chiederai: cosa ha a che fare il viaggio con un articolo destinato al mondo business?

Tutto e niente, forse.

Nel mio viaggio sono entrata in contatto con realtà completamente diverse da quelle a cui sei abituato. La cosa che mi ha stupita più di tutto è il modo attraverso cui la gente che lavora nei posti del lontano – ero in Scozia, certo non in un posto miglia e miglia e miglia lontano da qui –  sembrano essere di un altro mondo.

La cosa curiosa, però, è che molti di loro vengono da qui. Dall’Italia.
Ti tranquillizzo subito. Non è un articolo di solita critica all’Italia, anche se potrebbe prestarsi visto il periodo elettorale.

Ma faccio la Business Coach e da coach ho notato alcune cose importanti che è giusto condividere.

Parliamo di autorevolezza.
E sì.
Perché nella Gran Bretagna e in SCOZIA precisamente mi ha colpita la grande passione per gli eroi di guerra e per le vicende storiche. Non c’era uno di loro che non fosse intriso di quella cultura e di quella autorevolezza scozzese che in pochissimi luoghi ho riconosciuto.

La storia è questa. Facile e veloce.
Autorevole è tutto ciò a cui conferisci un valore.
Meglio ancora: tutto ciò cui decidi di credere e conferire un valore.
Sarà per questo che proprio a pochi passi dalla storia del Cane Bobby (devoto al suo padrone tanto da vegliarlo anche dopo la morte) c’è l’elephant caffè, luogo semplice  e un po’ mistico che ha visto i natali di Harry Potter, dalla penna (si fa per dire) di JK ROWLING.

Autorevole.
Già. Come lei. Autrice di una storia e di una saga intera che appassiona tutte le età.

Quella parola…autorevole, mi è girata come un turbinio costante nella testa.
Passi giorni e giorni a parlare e fare coaching sulla leadership e sulla autorevolezza, quando un giorno ti accorgi che AUTOREVOLE nasce proprio da questo: la storia.

Eccoci al punto. Sicuramente se stai continuando a leggere questo articolo è perché l’autorevolezza ti serve, la cerchi o forse la devi necessariamente attuare.

Spesso però nelle aziende come nelle famiglie, come in tutti i sistemi organizzativi, l’autorevolezza scorre senza dare vita ad altro che autorità e gerarchia.
Autorità vs Autorevolezza. Sarà mai possibile arrivare ad un punto in cui le 2 forme di ordine troveranno una congiunzione?

Se c’è una cosa che voglio subito condividere con te è che l’autorità puoi anche conferirtela.
Infondo, dipende dal ruolo aziendale che ricopri.
Dipende dalla divisa. Dipende dalla posizione.
La agisci in modo diretto verso le persone che dipendono da te. Solo quelle che dipendono da te. In qualche modo.

L’autorevolezza, invece, ha qualcosa di diverso: non dipende solo da te.
Certo, ruolo, posizione, responsabilità, capacità di decidere sono comuni all’autorità. Su questo nulla da dire. C’è di diverso però che l’autorevolezza ti viene riconosciuta. Non puoi andartela a prendere con la forza.
Devi necessariamente conquistartela.
E’ un po’ come la fiducia. Si conquista.

A questo punto ti è lecito chiedere: perché dovrei conquistarmela quando è molto più veloce e semplice agire autoritariamente, anche con gentilezza?

E’ una giusta riflessione in effetti. E in alcuni casi, ti dico che forse l’autorità va fatta valere senza se e senza ma, soprattutto in casi di risoluzioni di problemi di urgenza.

Il punto però è che tu non vivi solo di urgenze in azienda o nel tuo business o nel tuo lavoro o in famiglia, perché se così fosse, parlare di autorità o autorevolezza è davvero l’ultimo dei problemi.

Dato che non vivi però solo di urgenze, mescolare sapientemente il ruolo, la posizione, la decisione e le responsabilità con l’autorevolezza diventa INDISPENSABILE PER CREARE UN TEAM CHE VOGLIA SUPPORTARTI DAVVERO.

Non c’è storia Scozzese che non lo insegni. Gli inglesi hanno provato all’infinito la loro autorità sulla Scozia, ma ciò che hanno ottenuto è davvero irrisorio rispetto a quanto ottenuto dal vincolo di autorevolezza degli eroi di Scozia come WILLIAM WALLACE.

Ora, non sto dicendo che ti serve immolarti per avviare un processo di autorevolezza nel tuo sistema organizzativo, ma cominciare a comprendere che dipende da te, questo sì.

Autorevolezza etimologicamente deriva da “autore”. Più precisamente autore di storie, di atti, coerenti con le parole. E’ questa la grande differenza tra un’autorità in senso lato (non politica o istituzionale) e l’autorevolezza.
Per questo non può essere auto-generata, piuttosto riconosciuta da chi la tua storia e i tuoi atti li vedono, li conoscono, li apprezzano e imparano a leggerli.

La storia di ciò che intendi fare per il tuo business e per la tua azienda, i progetti, la visione, non sono solo parole da spendere durante le convention. Sono insieme di atti e fatti che saranno passati al microscopio dalle persone che dipendono da te, che vivono e condividono con te l’azienda. Iniziare a chiarirne le trame, i valori e gli obiettivi è solo il primo passo per far si che quelle persone condividano la tua storia e la tua impresa.

Non vuol dire che chi dipende da te, potrà decidere al posto tuo. Questo è compito tuo. Tuttavia, autorevole è colui che dà voce a chi fa parte del suo mondo, ascolta e impara anche altri punti di vista, chiarendo bene i ruoli che ciascuno compie in quella storia.

Quando la chiarezza della storia e dei suoi autori manca, ecco riemergere autorità imposte e luoghi di lavoro pieni di rancore e di indefinita insoddisfazione. Tutti amiamo le storie. Soprattutto quando sono vere e supportate dai fatti. Perché tutti amano gli eroi e amano seguirli quando sono giusti. Un tempo erano eroi, oggi Leaders autorevoli.