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Cosa c’è dietro le quinte di un’azienda efficiente, di un progetto vincente, o di un manager di successo?

Ci sono una serie di fattori determinanti.
Primo fra questi, la comunicazione efficace, ovvero elevate capacità di relazione tra gli addetti ai lavori.
Poi, il lavoro di squadra o Team working considerato dalle imprese una risorsa indispensabile per la sopravvivenza delle aziende, data la crescente complessità e competitività del mercato in cui operano.

All’interno di un’azienda moderna la Pianificazione strategica ed il Controllo di gestione richiedono competenze specifiche, in aggiunta a quelle tecniche, definibili nell’ambito delle cosiddette Soft Skills o Competenze Trasversali.

La capacità di relazionarsi con gli altri in modo efficace, creando un ambiente di lavoro empatico, in cui la creatività, l’intraprendenza e la cooperazione si sviluppino in modo proficuo, unita alla abilità nel gestire e risolvere i conflitti interni al gruppo di lavoro, diventano le vere e proprie “chiavi” del successo aziendale.

Il che richiede una grande “flessibilità”, sia mentale che comportamentale, da parte degli “attori” aziendali.

Sapersi muovere e destreggiare con successo in contesti nuovi ed altamente competitivi lavorando in team e guidando in modo efficace gli altri produce lo stesso effetto di una grande orchestra in cui più musicisti, opportunamente diretti, suonano all’unisono strumenti diversi con abilità e competenze proprie, in modo intonato, permettendo all’armonia dei suoni di espandersi tutto intorno.

Lavorare in Team significa questo, essere un’orchestra ben diretta in cui ognuno svolge in modo professionale il proprio compito, generando un valore aggiunto per l’impresa.

E’, infatti, opinione condivisa dalla maggior parte degli imprenditori che il lavorare individualmente renda assai meno, in termini di efficacia, rispetto al lavoro di gruppo, in cui vengono a crearsi le giuste sinergie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Fare squadra in azienda, peraltro, significa anche valorizzare le capacità del singolo, che può accrescere le proprie competenze proprio attraverso il confronto con i colleghi.

Strettamente connesso al Team working è il Problem solving, ovvero la capacità di affrontare e superare le eventuali difficoltà e i blocchi operativi proprio grazie al contributo originale e costruttivo di ogni membro della squadra.

Il Team working è basato su competenze relazionali la cui efficacia determina o meno la centratura degli obiettivi prefissati attraverso lo scambio di informazioni.

La “metafora” aziendale che viene trasferita è quella del progetto da portare a termine in un ambiente competitivo in cui la vera forza è costituita dal gruppo: si dovrà agire nell’imprevisto, superare difficoltà vere o apparenti, sfruttare le risorse a disposizione, mettere a punto piani in modo dinamico, confrontarsi con l’errore e condividere le proprie idee al fine di una strategia comune.

E dietro le quinte del Team working e del Problem solving cosa c’è? Il Coaching, di cui il Team working e il Problem solving sono solo due delle infinite espressioni. Il Coaching è il mondo delle infinite possibilità perché infinite sono le risorse dell’uomo.

Il Coaching  guida il Team nel passaggio da una visione individuale, centrata sulle specifiche competenze di ognuno, ad una visione complessiva di sviluppo degli strumenti utili all’accrescimento del Team nel suo complesso, quali ad esempio: la capacità di ascolto reciproco, l’opportunità di creare rapporti interpersonali empatici e di definire regole e ruoli specifici. Favorisce, inoltre, lo sviluppo delle potenzialità del Team Leader, elemento catalizzatore del processo di crescita della performance di gruppo, colui che guida gli altri verso un obiettivo, un cambiamento, o una trasformazione all’interno dell’azienda, finalizzata allo sviluppo delle proprie potenzialità.

Coach Vincenza Tridente (Tutor della 6° Edizione della Scuola di Coaching MCI – Bari)