fbpx

Cambiare è una parola attuale, soprattutto negli ultimi giorni.

In Italia poi è quasi una parola poco pronunciabile: siamo tutti memori di Tomasi di Lampedusa, del suo Gattopardo e del suo epitteto: Bisogna cambiare perché nulla cambi.

Che sia vero o meno, non sto qui a raccontarti la solita storia. Anzi, direi che sto per raccontarti decisamente una storia diversa.

Questa è fatta di persone di oggi, aziende che vogliono fare la differenza e innovare e, soprattutto, di un cambiamento fatto da persone.

Ti parlo della storia di uno degli ultimi progetti di Business Coaching che con la mia scuola, MASTER COACH ITALIA, abbiamo attivato in ben 4 aziende impegnate in un progetto sull’ambiente e la raccolta differenziata.

Non intendo farti il resoconto di un’avventura che si è trasformata un po’ come accade alle cose che ricicliamo, prendendo nuova vita  e nuova funzione.

Voglio invece parlarti di come queste persone – RISORSE umane – abbiano avuto voglia di mettersi in gioco nonostante fossero “costrette” a farlo.

Perché?  Perché ci sono mondi interi da scoprire tra le risorse di un’azienda che assomigliano a quelli dei Supereroi. Ed è proprio da questa metafora che siamo partiti nel viaggio di un accompagnamento al cambiamento. Perché anche tu, quando cambi, sei un supereroe.

E in questa storia, quella degli AROI – la formazione in coaching è stata diretta agli operatori ARO  per il conferimento differenziato – questa è la trama:
In un tempo vicino vicino, c’era un gruppo organizzato di persone che avevano ricevuto il compito di tenere lindo e pinto il mondo in cui vivevano.
Non che fosse a tutti chiaro di cosa si occupassero. Infondo passavano a setaccio intere strade e interi quartieri. Toglievano di mezzo ciò che non serviva, seguendo man mano le indicazioni di chi li guidava. Perché le strade fossero percorribili e mai troppo invase da rifiuti e detriti.
Tuttavia, un giorno, questa sommaria forma di raccolta, cedette il passo ad un progetto più ambizioso. Si era avviato un nuovo modello di conferimento, che avrebbe coinvolto non solo loro, gli operatori, ma i cittadini in prima persona.
Un modo nuovo per essere parte di un rinnovamento: la protezione e il rispetto dell’ambiente.
Così partirono in avanti i progettisti ingeneri a dedicarsi a tecnologie e calcoli algoritmici per determinare COME questo progetto avrebbe portato nuova consapevolezza e nuovi risultati di impatto positivo sull’ambiente.
Ma come in ogni storia, un PERICOLO IMCOMBE SEMPRE. E il pericolo di questa storia aveva un nome ben preciso: RESISTENZA AL CAMBIAMENTO.
Cambiare certo è naturale, è un processo inevitabile.
Tuttavia è anche ciò che più spaventa. Questo tipo di pericolo aveva la tediosa caratteristica di essere soprattutto scomodo, lontano dalla routine. Implicava un nuovo modo di educare persone e famiglie intere. Per questo motivo NON poteva essere lasciato in balia di improvvisazione. Nel quartier generale venne quindi convocato il team di lavoro, pronto ad agire secondo le nuove direttive. Muniti di divisa, nuovi mezzi e tecnologie, ma soprattutto di pazienza e spirito di gruppo, il team dei superAroi aveva da portare a termine giorno dopo giorno nuove missioni: riportare ordine e pulizia, conferimento per conferimento, nelle strade,  avendo cura di formare ed informare gli utenti – quando possibile – dei nuovi mezzi e delle innovate possibilità.
INSIEME si raggiungono risultati migliori, per questo il team dei superAroi sapeva che la parola chiave era: responsabilità insieme.
Conosceva bene il suo ruolo di trait-d’union tra l’azienda attivatrice e gli utenti, e sapeva che avrebbe dovuto dare il massimo perché tutto proseguisse per il meglio…Non sappiamo ancora come sia andata poi alla fine la storia..quello che è dato sapere finora è che i team  di SuperAroi sono al lavoro, pieni di responsabilità e di un superpotere tra tutti: agevolare e facilitare il cambiamento attraverso la consapevolezza del valore del proprio lavoro e della costanza. Infondo, Roma non è stata costruita in un giorno…e i SuperAroi questo lo hanno ben imparato, mettendo in campo ogni singola qualità personale per fare la differenza – e portare a termine la “differenziata”.”

E così potrei concludere, lasciandoti intendere che tutto è andato per il meglio.

Quello che però è giusto dirti è che CAMBIARE è un PROCESSO che si fa INSIEME, un passo alla volta.

La cosa più complessa da passare in un’attività di coaching è il criterio di responsabilità attiva che ciascun interlocutore – nel suo ruolo – possiede. Responsabilità è un concetto meraviglioso se solo ti prendi il momento per staccare la parola: respons-abilità. E’ un potere incredibile, poiché significa possedere la abilità di rispondere prontamente alle situazioni. E’ un elemento fondante del proprio processo di crescita, di autostima, di consapevolezza di ruolo. E’ la differenza tra CHI ha self-leadership e chi ancora deve conquistarla.

Non sto dicendo che tutti debbano essere leader. Sto dicendo che sapere di poter contare sulla propria abilità di rispondere alle situazioni, quali esse siano, equivale a scegliere la propria vita o il proprio lavoro, piuttosto che subirlo. Quale che sia il ruolo che agisci.

Perché per affrontare il cambiamento occorre essere sì super-eroi, ma soprattutto eroi di fiducia, di abilità, di capacità di essere attenti e concentrati, di fare la differenza attraverso le azioni, e le emozioni.

Quelle emozioni che se ben orientate, possono farti diventare davvero un leader positivo in tutti i contesti.

Gestire il cambiamento attraverso l’attivazione di qualità importanti come responsabilità, capacità comunicativa ed equilibrio emozionale, rende le persone – in azienda o meno – in grado di essere persone che sanno produrre valore. Per sé e per l’azienda stessa.

Se anche tu vuoi creare valore, è tempo di gestire il cambiamento verso nuovi risultati, attivando strategie che sappiano fare la differenza. Per te e il tuo business.

Coach Daniela Marrocco (Docente Scuola di Coaching MCI)